Comunicato UILM Fvg: sciopero generale il 5 novembre

Si terrà a Udine, lunedì 19 ottobre 2020, l’Attivo Regionale di FIM FIOM UILM del Friuli Venezia Giulia. L’attivo unitario dei Metalmeccanici, lancia le Assemblee Sindacali in tutte le fabbriche dopo la rottura del tavolo voluta da Federmeccanica ed Assital lo scorso 7 ottobre.

I punti salienti di questa tornata contrattuale, il Salario ma sopratutto la tutela dei posti di lavoro. E’ proprio sul Salario il confronto sul rinnovo ha subito uno stop improvviso dopo 11 mesi di confronti. Critici Fim Fiom e UILM sulla mancanza di un solo documento sui temi trattati, 11 mesi inconcludenti e molte incognite sul futuro delle fabbriche Italiane.

Certo il tema pandemia ha sortito effetti devastanti su economia e stato sociale, acuendo le differenze e le diseguaglianze sociali. Il Contratto Nazionale dovrà vivere per tutelare i più deboli, è un rinnovo contrattuale che guarda al futuro, che è investito della responsabilità di diventare linea guida per tutti i rinnovi dei contratti nazionali fermi da tempo. Fim Fiom UILM rivendicano minimi salariali adeguati a salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie, quel sistema di riforma del CCNL introdotto nel 2016 che ha introdotto elementi innovativi, si è rivelato insufficiente a garantire questa tutela, è necessario il recupero del potere d’acquisto per i quali diventa impensabile realizzare un contratto che nei prossimi 3 anni produca solo 40€ di incremento.

Ma non solo questo dentro il confronto, partecipazione, formazione, inquadramento professionale, welfare, formazione, contrattazione di II livello, salute e sicurezza, sostegno alla genitorialità, smart working, tutti temi indispensabili sulle quali vanno trovate risposte per dare dignità e mettere al centro la persona, temi che dovranno trovare risposte perché gli aumenti di produttività realizzati non hanno prodotto una ridistribuzione verso i lavoratori. Servono fiducia ed atti concreti, abbiamo perso 840 Mila posti di lavoro nonostante i divieti di licenziamento e la sofferenza relativa gli enormi ritardi sul fronte del pagamento degli ammortizzatori sociali che ha messo in crisi interi comparti come l’Artigianato dove 40.000 lavoratori hanno dovuto attendere 5 mesi le provvidenze degli ammortizzatori sociali.

Situazione esasperata all’incremento delle tariffe energetiche che in un solo colpo segna incrementi del 15%, e poi ancora le molteplici crisi aperte al Mise, la necessità di tutelare i settori c.d. strategici. Un 2020 che nonostante il lock down ha prodotto un incremento dei morti sul lavoro del 20% in più, segno che ancora molto bisogna fare. Sono 10 milioni i lavoratori pubblici e privati che attendono i rinnovi contrattuali nel settore privato e pubblico e i metalmeccanici si sentono investiti di grande responsabilità.

I delegati di fabbrica del Friuli Venezia Giulia faranno sentire la loro voce, le preoccupazioni quotidiane e per il futuro, verso lo Sciopero Generale del 5 Novembre, coadiuvati dal Segretario Generale della UILM Rocco Palombella che concluderà i lavori dell’Attivo Regionale dei Metalmeccanici per fermare la deriva liberista di Federmeccanica e Confindustria, lo sciopero in questo particolare momento è l’unico strumento a nostra disposizione per tenere insieme i lavoratori e vincere.

Anche dopo fine anno divieto di licenziamento o sarà dramma sociale!!! la smetta Confindustria di chiedere l’interruzione del provvedimento, Metalmeccanici ricordano i benefici andati alle Imprese dal Decreto Cura Italia e Decreto Agosto, ovvero 54 Mld. di € su 112, 8 Mld. (il 48%).

 

Pordenone, lì 17 ottobre 2019