Caro bollette, Adesso Trieste: “Ottenuto l’anticipo di 3 mozioni sul tema della povertà energetica
I consiglieri comunali di Adesso Trieste hanno richiesto e ottenuto l'anticipo della discussione di 3 mozioni legate al caro-bollette, di cui una a firma propria, una della Lista Dipiazza e una del Movimento 3V. Nella propria mozione, AT propone interventi mirati per fare fronte a una situazione sempre più insostenibile: l'apertura di un tavolo in Prefettura con il coinvolgimento delle parti sociali, il blocco degli stacchi per morosità incolpevole e l’accelerazione sulla realizzazione di comunità energetiche.
A marzo 2022 AT aveva già presentato la propria mozione contro il caro-bollette, che però era stata giudicata non urgente da parte della maggioranza. Oggi è ancora più evidente l'urgenza di intervenire su questi temi al fine di promuovere, di concerto tra le parti, pratiche e strumenti a sostegno della popolazione.
«Il caro bollette e il carovita, conseguenza diretta dell'affidamento di interi settori strategici come l'energia ai mercati speculativi, aprono a scenari incerti e molto complicati per tanti concittadini - dichiara Kevin Nicolini, Consigliere Comunale di AT - Tutto questo, insieme alla già difficile situazione socio-economica e lavorativa dei cittadini, sortisce effetti sempre più pesanti sulla qualità di vita delle persone. Tutto ciò è ancora più inaccettabile a fronte dei grandi risultati economici di aziende come AcegasApsAmga, che stanno realizzando ricavi stellari grazie a questa situazione tragica».
«Nell'ultimo Consiglio Comunale abbiamo chiesto e ottenuto l'anticipo della discussione di tre mozioni legate al caro-bollette (oltre alla nostra, una del Movimento 3V e una della Lista Dipiazza) perché riteniamo che non ci sia più tempo da perdere e che ogni istituzione, incluso il Comune, debba fare la propria parte - sono le parole del Capogruppo di AT in Consiglio Comunale Riccardo Laterza -. Con lo stesso spirito, nel corso della discussione abbiamo proposto agli altri gruppi politici di lavorare a una mozione unitaria. Non sarà facile, ma riteniamo che sia opportuno che il Consiglio si esprima con il consenso più largo possibile su un tema così impattante per la vita delle persone».