Azione Trieste chiede tempi certi per il ritorno del CPIA nella sede storica di via Foscolo

Azione Trieste chiede tempi certi per il ritorno del CPIA nella sede storica di via Foscolo

Da mesi Azione, sia sul territorio che in Parlamento, ha messo al centro dell’attenzione il tema della scuola, impegnandosi con costanza a sostegno degli studenti e dei lavoratori della scuola pubblica. Un impegno lontano da logiche elettorali, mosso unicamente dall’obiettivo di ricostruire un pilastro fondamentale della società, oggi in forte difficoltà.

A Trieste, il partito ha puntato i riflettori anche sul CPIA – Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti – un istituto che, pur lontano dalle prime pagine come i licei alle prese con emergenze strutturali, svolge un ruolo essenziale per l’integrazione sociale degli adulti e per l’attuazione concreta dell’articolo 3 della Costituzione.

La questione della sede storica di via Foscolo
Una delle sedi naturali delle attività del CPIA dovrebbe essere quella di via Foscolo. Il condizionale è d’obbligo: da tempo, infatti, le lezioni si svolgono altrove. Il trasferimento delle attività nella sede di via Slataper, pur non essendo una novità assoluta per Azione – abituata a denunciare continui spostamenti scolastici – pone un problema ben più grave: i tempi lunghissimi per il rientro nella sede originaria.

Secondo quanto riportato sul portale ufficiale del CPIA, la sede provvisoria di Largo Pestalozzi era stata prevista dall’anno scolastico 2015/2016 per una durata di “due o tre anni”. Un termine ampiamente superato senza che vi sia una data certa per il ritorno in via Foscolo.

L’iniziativa di Azione a Trieste
Di fronte a questa situazione ritenuta “inaccettabile”, Azione Trieste – con il coordinatore U30 Carlo Turchetto e la segretaria provinciale Daniela Rossetti – chiede all’amministrazione comunale e agli uffici competenti di indicare subito una data chiara di fine lavori.

La segreteria provinciale evidenzia inoltre la negligenza della politica tradizionale nel risolvere problemi concreti che incidono sulla vita quotidiana dei cittadini. A conferma di ciò, Rossetti ricorda il documento approvato il 30 dicembre 2021 dalla Quinta Circoscrizione del Comune di Trieste, in cui si chiedeva di farsi portavoce presso gli uffici competenti “per un celere compimento dei lavori necessari”.

Un impegno che non si ferma
Azione ribadisce che continuerà a seguire da vicino la vicenda del CPIA e, più in generale, la condizione delle scuole triestine, per garantire che promesse e impegni si traducano finalmente in risultati concreti per studenti, insegnanti e l’intera comunità.