La statua di D'annunzio sul The New York Times: «Celebra poeta o nazionalista?»

 «Trieste è popolata di statue. Ma nessuno ha provocato polemiche (l'articolo parla di volantinaggi di protesta, adesivi, bottiglie di vetro rotte) come quelle attorno alla statua in piazza della Borsa di Gabriele d'Annunzio, che ispirò il fascismo e governò». Sono le prime parole di un articolo pubblicato ieri, sabato 16 novembre  2019 dalla versione online del The New York Times dedicato alla «statua di Gabriele d'Annunzio, raffigurata seduta a gambe incrociate mentre è intento a leggere seduto su una panchina in piazza». Nell'articolo viene sottolineato il comportamento di una bambina che prima avrebbe calpestato con il piedi del poeta, per poi dargli una pacca sulla testa calva. La reazione di un'anziana dei pressi non si è fatta attendere. La donna infatti avrebbe, alla presenza del giornalista, redarguito severamente la piccola  «Tali sono le polemiche provocate in queste settimane da d'Annunzio, la cui installazione in Piazza della Borsa a Trieste a settembre ha angustiato molti residenti locali» riferisce il giornalista. «Come poeta - viene sottolineato - , d'Annunzio è considerato tra i grandi stilisti italiani. Ma alcuni residenti si lamentano del fatto che è stata la politica di d'Annunzio, non le sue opere, a motivare l'iniziativa di metterlo nella loro città, a cui aveva pochi legami». Il giornalista ha poi riportato, riassumendo anche le dichiarazioni dei diversi esponenti, «la protesta della vicina Croazia, che lamentava che la statua "mina le relazioni amichevoli e di vicinato" tra i paesi».

L'ARTICOLO