Gruppo Hera, approvato il bilancio del 2018: fatturato oltre i 6,6 miliardi,+ 8,0%

Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano, ha approvato oggi all’unanimità i risultati economici consolidati al 31 dicembre 2018, insieme al bilancio di sostenibilità. 16 anni di crescita ininterrotta e strategie vincenti, con il miglioramento di tutti i principali indicatori economico-finanziari e di sostenibilità Il Gruppo Hera ha chiuso l’esercizio 2018 con risultati in miglioramento, superiori alle attese. Una crescita a cui hanno contribuito tutte le aree di business e sostenuta in larga parte dalle attività regolate. I risultati raggiunti confermano il posizionamento eccellente del Gruppo Hera tra le multiutility, la solidità del modello di business e pongono le basi per cogliere ulteriori opportunità di espansione nei mercati frammentati in cui opera. Ininterrotto è il percorso di sviluppo lungo 16 anni che coniuga crescita interna ed esterna, con il raggiungimento di importanti economie di scala e sempre maggiori sinergie, grazie a una strategia industriale multibusiness, bilanciata tra attività regolamentate e a libero mercato, che si è confermata vincente. Dalla sua nascita, nel 2002, il Gruppo Hera ha quintuplicato il MOL mentre l’utile netto è cresciuto di 8 volte: la multiutility ha raggiunto così posizioni di eccellenza a livello nazionale in tutte le attività gestite (primo operatore nel settore ambientale, secondo nel servizio idrico integrato, terzo nella distribuzione gas e nella vendita di energia ai clienti finali). Questi risultati si accompagnano a una forte attenzione alla sostenibilità, ambientale e sociale, e alla creazione di valore condiviso, aspetti che rappresentano a tutti gli effetti ulteriori leve di competitività, con uno sviluppo aziendale in linea con l’Agenda ONU al 2030 e i più avanzati obiettivi a livello comunitario. Fatturato oltre i 6,6 miliardi, in aumento dell’8,0% Il fatturato 2018 del Gruppo Hera sale a 6.626,4 milioni di euro, in crescita di 489,5 milioni (+8,0% rispetto ai 6.136,9 del 2017), grazie in particolare ai maggiori ricavi di vendita gas ed energia elettrica legati ai volumi venduti, oltre ai maggiori ricavi dell’area ambiente e del servizio idrico. Margine operativo lordo in crescita a 1.031,1 milioni (+4,7%) Il MOL del Gruppo oltrepassa per la prima volta il miliardo di euro e arriva a quota 1.031,1 milioni (+4,7%), in aumento di 46,5 milioni rispetto ai 984,6 milioni del 2017 e al di sopra delle stesse previsioni di forecast anticipate lo scorso 10 gennaio (pari a 1.020 milioni). Un risultato determinato dalle buone performance delle diverse aree di business, in primis dell’area ciclo idrico integrato e dell’area gas. Risultato operativo e utile ante imposte in salita, migliora la gestione finanziaria Sale anche il risultato operativo netto a 510,1 milioni di euro, in crescita di 30,8 milioni (+6,4% rispetto ai 479,3 del 2017), nonostante i maggiori ammortamenti e accantonamenti operativi per i nuovi investimenti nelle attività di distribuzione regolate e le variazioni di perimetro. L’utile prima delle imposte passa dai 377,8 milioni di euro del 2017 ai 418,4 milioni (+10,7%), in aumento di 40,6 milioni di euro, grazie al miglioramento per 9,8 milioni della gestione finanziaria. Utile netto in forte crescita a 296,6 milioni di euro (+11,2%) L’utile netto di Gruppo sale a 296,6 milioni di euro (+11,2%), con una crescita di 29,8 milioni di euro rispetto ai 266,8 milioni dello scorso esercizio. L’aliquota fiscale media si attesta al 29,1% rispetto al 29,6% al 31 dicembre 2017, che beneficiava tra l’altro di alcune operazioni di affrancamento, senza le quali sarebbe stata pari al 30,8%. Il miglioramento è quindi pari all’1,7% e deve imputarsi ai benefici legati ai consistenti investimenti in beni strumentali per la trasformazione tecnologica e digitale effettuati dal Gruppo. L’utile di pertinenza degli Azionisti è pari a 281,9 milioni di euro (+12,1%), in aumento di 30,4 milioni rispetto al 2017. Investimenti in crescita a 462,6 milioni di euro, rapporto PFN/MOL in ulteriore miglioramento a 2,51x Al lordo dei contributi in conto capitale, nel 2018 gli investimenti complessivi sono stati pari a 462,6 milioni di euro, in crescita del 5% rispetto ai 440,5 milioni dell’anno precedente, destinati principalmente a interventi su impianti, reti e infrastrutture, per garantirne efficienza, sicurezza, resilienza e innovazione, oltre agli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto la distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e l’ambito depurativo e fognario. Il valore degli investimenti netti è pari a 431,8 milioni. La posizione finanziaria netta si attesta a 2.585,6 milioni di euro, in miglioramento rispetto al dato al 30 settembre 2018 e sostanzialmente stabile rispetto al precedente esercizio (2.523,0 milioni nel 2017), nonostante i maggiori investimenti, le operazioni di M&A realizzate nel corso dell’anno e il riacquisto di azioni proprie. In ulteriore miglioramento il rapporto PFN/MOL, che si riduce a 2,51 volte (rispetto a 2,56x del 2017). La solidità finanziaria del Gruppo si rispecchia nelle valutazioni delle principali agenzie di rating: Baa2 con Outlook stabile per Moody's e BBB con Outlook positivo per Standard & Poor's. Migliora ulteriormente la sostenibilità del Gruppo e sale al 36% il MOL a valore condiviso I positivi risultati economici si sposano con la sempre maggiore attenzione della multiutility alla sostenibilità. Il Gruppo Hera è stato tra i primi a introdurre, nel 2016, la rendicontazione a valore condiviso, ovvero delle attività di business che, oltre a generare margini operativi, rispondono ai driver per una crescita sostenibile definiti dall’Agenda ONU 2030 e, più in generale, dalle varie politiche a livello nazionale e internazionale. Nel 2018 il MOL a valore condiviso del Gruppo Hera è stato di 375,2 milioni di euro, e rappresenta il 36% del MOL complessivo (+14% rispetto ai 329 milioni dell’anno precedente). Un risultato perfettamente in linea con la traiettoria segnata dal Piano industriale, che proietta al 2022 questo valore al 40%. L’attenzione alla sostenibilità è inoltre testimoniata dal 40% degli investimenti totali effettuati dal Gruppo – pari a oltre 180 milioni di euro – destinati a iniziative e progetti finalizzati alla creazione di valore condiviso, nei tre driver nei quali Gruppo Hera ha fissato il proprio impegno: 71,3 milioni destinati per l’innovazione e il contributo allo sviluppo, 68,9 milioni per l’uso efficiente delle risorse, 48,3 milioni per l’uso intelligente dell’energia. Proposta di dividendo in crescita a 10 centesimi per azione e ingresso nel FTSE MIB Il 2019 ha visto l’ingresso di Hera nell’indice FTSE MIB di Borsa Italiana, che include i 40 maggiori titoli di Piazza Affari, grazie al livello di capitalizzazione del flottante e al controvalore delle azioni scambiate negli ultimi sei mesi. Il Consiglio di Amministrazione, in considerazione dei positivi risultati raggiunti e della solidità patrimoniale del Gruppo, ha deciso di proporre all’Assemblea dei Soci del prossimo 30 aprile un dividendo di 10 centesimi per azione, in crescita rispetto a quello pagato lo scorso giugno (9,5 centesimi per azione) e coerentemente a quanto già annunciato nel Piano industriale. Lo stacco della cedola avverrà il 24 giugno 2019, con pagamento a partire dal 26 giugno 2019. Dichiarazione del Presidente Esecutivo Tomaso Tommasi di Vignano “Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati raggiunti in quanto i vari indicatori ci confermano che quella del Gruppo Hera è una crescita sana: si traduce, infatti, in un aumento ulteriore dei tassi di rendimento, con ROI e ROE in progresso continuo da 4 anni, grazie alla crescente ed efficiente allocazione dei capitali, all’espansione sui mercati liberalizzati, agli efficientamenti raggiunti e alle innovazioni introdotte, che hanno determinato una crescita del 6% della redditività per dipendente. Confermiamo inoltre la nostra propensione alla creazione di valore per tutti gli stakeholder, a partire dai nostri azionisti a cui distribuiremo un dividendo di 10 centesimi per azione, in ulteriore crescita rispetto al passato e in linea con quanto abbiamo annunciato nel Piano industriale. Senza contare che potranno beneficiare di una maggiore liquidità del titolo, grazie al suo recente ingresso nel FTSE MIB.” Dichiarazione dell’Amministratore Delegato Stefano Venier “Gli ottimi risultati del Gruppo Hera, dovuti in larga parte alla crescita organica, testimoniano le azioni messe in campo per aumentare sempre più efficienza e sostenibilità, ma anche per ampliare il nostro mercato di riferimento attraverso le gare e la nostra capacità di competere sui mercati liberalizzati. Alla positiva gestione operativa si aggiungono il miglioramento della gestione finanziaria e le ottimizzazioni fiscali, pienamente riflesse nella crescita dell’utile. Ci tengo ad evidenziare come la nostra crescita vada di pari passo con l’attenzione alla sostenibilità e alla creazione di valore condiviso, leve fondamentali della nostra strategia, come testimoniato dalla crescita del MOL che, anche nel 2018, è stata integralmente in linea con i principi del valore condiviso e dalle innovative operazioni in campo finanziario, come il lancio nel maggio scorso della prima linea di credito revolving sostenibile, dopo che già nel 2014 eravamo stati pionieri con il primo green bond sul mercato italiano.” Autovalutazione del Collegio Sindacale Si rende noto che in data odierna il Consiglio di Amministrazione ha preso atto della Relazione di autovalutazione del Collegio Sindacale di Hera S.p.A. che ha proceduto, ai sensi della normativa vigente, a una propria autovalutazione, basata sull’analisi dell’idoneità dei propri componenti e dell’adeguata composizione dell’organo. Il Collegio ha accertato in particolare in capo ai suoi componenti la presenza dei requisiti di professionalità, competenza, onorabilità, ed esperienza.