Associazioni Lgbt FVG: «Regione vuole cancellare progetto nelle scuole contro omofobia»

«LA REGIONE VUOLE ABROGARE L’ARTICOLO DI LEGGE CHE SOSTIENE IL PROGETTO CONTRO IL BULLISMO E L’OMOFOBIA NELLE SCUOLE. IL PROGETTO PERÒ CONTINUA VERSO LA SUA DECIMA EDIZIONE»

Lo rilevano in una nota Antonella Nicosia - Presidente Arcigay Arcobaleno Trieste Gorizia Onlus, Nacho Quintana Vergara - Presidente Arcigay Friuli e Angela Cattaneo - Presidente Lune Associazione Lesbiche del Nord Est.

«Di quale - continuano i 3 -  progetto parliamo? Il progetto A SCUOLA PER CONOSCERCI  nato nell’ambito del volontariato in collaborazione con il mondo della scuola e delle istituzioni: dieci anni fa un piccolo gruppo formato da psicologi, insegnanti e volontari avvertiva la necessità anche in FVG di affrontare e contrastare il bullismo omofobico che colpisce prima di tutto le e gli adolescenti omosessuali, bisessuali e transgender, ma in generale anche chi viene percepita/o come tale. Una forma di comportamento aggressivo, che isola le vittime, le denigra attraverso il linguaggio, impedendo loro di vivere serenamente l’ambiente scolastico e di crescere esprimendo liberamente la propria identità. Un fenomeno che ha gravi conseguenze sulle vittime, sul loro benessere psicofisico e sul rendimento scolastico: depressione, ansia, comportamenti suicidari, assenze dalle lezioni, scarso profitto, cambio di scuola e talvolta anche l’abbandono degli studi. Ma a risentirne è anche la comunità scolastica: le relazioni tra studenti, insegnanti, la vita e il lavoro in classe».

«Un progetto  - continua la nota - cresciuto nel tempo, portato avanti da volontari e supportato da professionisti, un gruppo che in un decennio ha incontrato migliaia di studenti e studentesse nelle scuole del FVG per parlare di bullismo e omofobia, per prevenire e contrastare questi fenomeni con l’aiuto degli insegnanti. Un progetto che è stato oggetto di ricerche da parte dell’Università di Trieste; che ha proposto decine di incontri di formazione per insegnanti e genitori, che ha visto la collaborazione e il supporto negli anni della Regione stessa, dell’Ufficio Scolastico Regionale, di Comuni, Province ed Aziende Sanitarie. Un progetto che ha ricevuto importanti riconoscimenti, primo fra tutti quello del Presidente della Repubblica».

«La prossima settimana - ancora i te - , nel corso della votazione della Legge di assestamento di bilancio 2018-2020, la maggioranza del Consiglio Regionale del FVG abrogherà 7 commi dell’articolo 8 della Legge regionale 45/2017. Come scrive a chiare lettere il consigliere leghista e relatore di maggioranza Bordin, si tratterà della «abrogazione delle disposizioni relative all’attuazione di iniziative in materia di contrasto alla discriminazione», cioè la discriminazione a danno delle persone omosessuali, bisessuali e transgender. E tra quei commi da abrogare con tanta cieca arroganza, ci sono anche quelli che sostengono il progetto A scuola per conoscerci».

«La Regione - viene sottolineato -  lancia quindi un grave messaggio: “STOP ALLA PREVENZIONE E AL CONTRASTO DEL BULLISMO E DELL’OMOFOBIA”, un messaggio con negative conseguenze sull’intera comunità, capace di dare forza ai discorsi omofobici, al pregiudizio che alimenta la discriminazione e lo stigma sociale nei confronti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) che vivono, lavorano e studiano in Friuli Venezia Giulia. Purtroppo l’omofobia non si esprime solo attraverso l’insulto, la derisione o l’esclusione tra pari ma, come in questo caso, anche attraverso atti legislativi che cancellano iniziative in materia di contrasto alle discriminazioni».

«Noi - concludono -  come associazioni, davanti a questa triste deriva, vogliamo dare un messaggio altrettanto chiaro, e forte, ma soprattutto positivo: NON CANCELLERETE CON DUE COMMI DI LEGGE IL PROGETTO. Certamente i prossimi anni saremo abbandonati da un’istituzione importante, qual è la Regione. Da una parte saremo più esposti alle difficoltà ma dall’altra saremo ancor più convinti del lavoro da fare per costruire una società dove non si abbandona a se stessa/o nessuna/o, soprattutto a maggior ragione chi appartiene a una minoranza ancora oggi discriminata e stigmatizzata, ma ce se ne prende cura e la/o si sostiene nel difficile cammino verso l’uguaglianza e la libertà di essere se stessa/o. Noi saremo quindi ancor più motivati ad andare avanti e ad essere presenti già a settembre, ad inizio del prossimo anno scolastico, nelle 22 scuole del FVG che sostengono questo progetto giunto alla sua decima edizione».