La Danza di Ricerca torna al Foro Romano di San Giusto con la Performance Onda Azione danzata
Sabato 28 giugno alle ore 18.30 presso il Foro Romano di San Giusto il centro di Ricerca Dancing House presenterà Onda - azione danzata, una performance site specific giunta ormai alla sua seconda edizione.
Si tratta di un progetto didattico e performativo, nato nel 2023 da un’idea di Marta Zacchigna e Sara Todeschini che ha come obiettivo spingere il pubblico ad una riflessione aperta sul mito della velocità, dell’efficienza e della produttività tipico della vita contemporanea.
L’azione danzata infatti consiste in una camminata lentissima in cui i performer muovono dentro un “grande abbraccio” che invita provocatoriamente il pubblico a rallentare il passo e a “respirare” con il movimento lieve e sincronizzato dei danzatori.
Prima della esibizione sul Molo Audace - prevista per il 13 settembre 2025 - l’azione performativa fa tappa al Foro Romano inaugurando così una nuova location. L’onda infatti non è vincolata ad un contenitore, è piuttosto l’espressione di uno stato, di una qualità che dal corpo si espande anche ad altri livelli come quello immaginativo e simbolico. Lo spazio che ospita l’Onda finisce così per essere trasfigurato da un’azione poetica a seconda del luogo che incontra.
L’innovazione della performance site specific consiste nell’aver reclutato i performer tramite una chiamata rivolta all’intera cittadinanza: costituiscono l’Onda 2025 counsellor, educatori, project manager, pediatri, insegnanti, persone dai 17 ai 74 anni che hanno scelto di partecipare al progetto per il suo portato simbolico e che quindi non hanno necessariamente competenze nell’ambito della danza. Il messaggio dell’azione danzata è quello di tornare a dare senso all’unicità dell’individuo ma anche fondare una nuova umanità capace di tornare alla lentezza, alla bellezza, alla contemplazione condivisa.
L’energia fluida e acquatica dei corpi dei performer trova questa volta sul colle caro ai triestini la solidità della pietra trasformandola in presenza viva. Le rovine infatti ci interrogano sul tempo, sulla permanenza e sulla caducità. Così la performance nata sul mare risale alla sorgente abbeverandosi di terra e rigenerandosi attraverso un nuovo ascolto dello spazio.
Il cammino di Onda - incarnato dal popolo della lentezza - diventa così anche un invito a riscoprire il valore del tempo naturale e a risvegliare in ogni essere una nuova possibilità di meraviglia.
La volontà del progetto Onda è anche quello di fondare un appuntamento annuale, un evento che nelle prossime edizioni possa coinvolgere sempre più persone riunite dall’intenzione di portare e potenziare nel tempo un messaggio forte che vuole rimettere al centro il desiderio, la vitalità e la relazione.
Onda infatti non evoca solo il contenuto dell’atto performativo ma anche la sua stessa “dinamica”, volta a coinvolgere e portare con sé sempre più persone. Lo spazio del foro romano resterà calpestabile per tutta la durata dell’evento cosicché il pubblico possa osservare l’Onda da diverse distanze e punti di vista.
L’Onda umana sarà costituita da Cinzia Bignamini, Sandra Cavanna, Francesco Facca, Amanda Hobley, Giulio Marocco, Silvia Moroni, Laura Michelazzi, Roberta Natalucci, Carlo Scialpi, Arta Sulay, Sara Todeschini, Matteo Venier, Giovanna Ventura, Massimiliana Viezzoli, Marta Zacchigna, Elisa Zubin.
L’evento è promosso da Marta Zacchigna (danzadiricerca.com), danzatrice e formatrice nell’ambito della danza che da anni promuove corsi e seminari in ambito sia privato che pubblico, con la collaborazione di Sara Todeschini, insegnante e formatrice di Hatha Yoga e Presidente del Centro Joytinat Yoga Ayurveda Trieste.