Con una nuova mostra riapre domani Castello di Miramare

Per il Castello di Miramare il 2 giugno non sarà una semplice riapertura dei cancelli. In questo lungo periodo di chiusura, nel Parco e nel Museo i lavori di restauro, consolidamento e miglioramento dell’offerta culturale non si sono mai fermati. Ecco perché domani il Castello di Miramare si presenterà ai visitatori con una nuova veste e, soprattutto con una nuova proposta culturale. Inserito nel percorso di visita, infatti, già da domani si potrà ammirare la mostra “Focus on” “La scienza della visione, fotografia e strumenti ottici all’epoca di Massimiliano D’Asburgo” nella quale viene esposto il megaletoscopio dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo, un visore per stampe fotografiche che permette di osservarle con particolari effetti di luce. L’esposizione è allestita nella ex Sala Progetti del Castello completamente ridefinita perché, finora, era adibita all’esposizione di foto, progetti e disegni del cantiere del Castello: da questa occasione sarà invece dedicata alle mostre temporanee e ai Focus on, un nuovo progetto espositivo per la promozione e la valorizzazione della raccolta museale di Miramare che, con il megaletoscopio, è giunto alla terza edizione. La serie dei Focus on è un percorso di approfondimento tematico incentrato su una o più opere d’arte del Museo, che consente di gettare uno sguardo nuovo sulla collezione e di narrarne la storia a partire dagli oggetti, ricostruendone contesti di produzione, significati e vicende conservative.

Da poco restaurato, il megaletoscopio che è al centro di questa mostra, grazie a un allestimento innovativo e immersivo, che darà al visitatore l’impressione di essere all’interno di una camera oscura, è uno degli strumenti nati verso la metà dell'Ottocento, in parallelo con il perfezionamento delle tecniche fotografiche, che consentono una resa sempre più fedele e oggettiva della realtà. Si tratta di visori o proiettori utilizzati per visualizzare immagini dipinte o fotografiche con diversi effetti L’apparecchio fu commercializzato nei primi anni Sessanta dell’Ottocento dall’ottico Carlo Ponti. Da poco restaurato, fu acquistato da Massimiliano ed è una delle più eloquenti testimonianze dell’interesse dell’arciduca per le ultime novità tecniche e scientifiche dell’epoca. Nelle collezioni del Museo si conservano infatti decine di fotografie con soggetti vari, in parte destinate all’arredamento degli appartamenti privati degli arciduchi e spesso una delle fonti d’epoca fondamentali per lo studio del complesso di Miramare e delle sue collezioni.

La mostra non è l’unica novità che attende i visitatori del Castello: nell’atrio d’ingresso è stata completamente ridefinita la quadreria, ristabilendo l’esposizione delle opere originariamente concepita da Massimiliano e Carlotta sulla base delle foto d’epoca e, al primo piano, è stata rimessa in funzione dopo anni la coreografica fontana con draghetti, un espediente d’arredo molto in voga nelle ottocentesche dimore signorili.

Come il Castello, l’esposizione “La scienza della visione, fotografia e strumenti ottici all’epoca di Massimiliano D’Asburgo”, sarà aperta dalle 14 alle 19 e la visita è compresa nel biglietto d’ingresso. Il Parco del Castello, invece, osserverà il consueto orario di apertura, dalle 8 alle 19.