Vandalizzate le nuove panchine al Giardino Basevi: «Così si calpesta il bene comune»
Non è bastato l’impegno dell’amministrazione nel riqualificare l’arredo urbano della città. A pochi giorni dalla loro installazione, le nuove panchine collocate davanti al Giardino Basevi si presentano già imbrattate da scritte vandaliche, sfregiate nel loro valore estetico e simbolico.
L’intento era quello di offrire un angolo di decoro e accoglienza ai cittadini, ma l’intervento ha fatto immediatamente i conti con l’inciviltà. Un gesto che ferisce l’intera comunità, trasformando un'opera pubblica in un bersaglio di incuria e disprezzo.
Sebbene sia auspicabile un rafforzamento dei controlli da parte delle Istituzioni, è soprattutto sul senso civico dei cittadini – e anche dei semplici passanti – che deve poggiare la tutela del bene comune. Segnalare, indignarsi, non voltarsi dall’altra parte: sono gesti che fanno la differenza.
Il bene pubblico è tale solo se condiviso e difeso da tutti. Lasciarlo degradare nel silenzio significa abdicare alla responsabilità collettiva. E ogni panchina imbrattata è un piccolo pezzo di città che viene sottratto al rispetto e alla bellezza.
Trieste merita di più. Merita cura, sicurezza, responsabilità. Merita cittadini che sappiano dire no all’inciviltà, anche con un semplice sguardo che si rifiuta di restare indifferente.