Sicurezza, Paul Pisani: "Giovanissimi a volte sfruttano loro età per evitare conseguenze delle loro azioni"
Nella serata dedicata al tema della sicurezza a Trieste, andata in onda su Trieste Cafe e condotta da Luca Marsi, è intervenuto anche Paul Pisani della GIS. Durante la trasmissione, Pisani ha commentato i recenti dati sulla sicurezza pubblicati dal Sole 24 Ore, secondo i quali Trieste si posizionerebbe al quindicesimo posto tra le città più insicure d'Italia, risultando la prima in classifica nella regione Friuli Venezia Giulia.
Una percezione diversa della sicurezza
Pisani ha subito chiarito la sua posizione, sottolineando di non aver letto il report in questione. "Vivo anche altre città, perché i miei colleghi della GIS operano in altre realtà come Roma, Padova, Milano, Como, Firenze, Bologna, Pordenone e Trieste ovviamente," ha affermato. Da questa esperienza, Pisani ritiene che Trieste sia una città piuttosto tranquilla sotto il profilo della sicurezza. Ha spiegato come, in termini di eventi e concerti, la città sia molto diversa da metropoli come Milano, Roma o Bologna. Secondo lui, il numero limitato di discoteche e luoghi di svago di Trieste rende difficile fare paragoni diretti con altre grandi città italiane.
Gli interventi della GIS e le problematiche giovanili
Pisani ha poi portato l’attenzione sull'attività della GIS, che quest'anno ha garantito la sicurezza in diversi eventi. Ha sottolineato che, nonostante qualche incidente, tutto è andato "meravigliosamente bene." Tuttavia, Pisani ha espresso una certa preoccupazione riguardo al comportamento dei giovani, specialmente minorenni, che a volte sfruttano la loro età per evitare le conseguenze delle loro azioni. "Purtroppo si nascondono dietro il dito del ‘io sono minorenne,’ provocando e sfidando senza accettare le responsabilità," ha affermato.
Pisani ha spiegato che questi giovani spesso iniziano a filmare quando le autorità o gli addetti alla sicurezza sono costretti a intervenire, creando situazioni delicate. "Io di solito gli dico: ragazzi, vi state nascondendo dietro un dito, dietro questi 15 anni, 14 anni, fate gli uomini," ha commentato, invitando i giovani ad assumersi la responsabilità delle loro azioni.
La classifica e la realtà di Trieste
Riguardo alla classifica sulla sicurezza del Sole 24 Ore, Pisani si è mostrato scettico: "Credo che questa sia una classifica un po’ buttata lì," ha dichiarato. Pur riconoscendo che esistono problemi di sicurezza in città, ha sottolineato che la percezione può variare notevolmente e che Trieste non può essere direttamente paragonata a città come Milano o Roma. "La carta di solito si lascia scrivere," ha concluso, riferendosi all’idea che i numeri e le statistiche non sempre riflettono l’esperienza diretta e la complessità di una situazione.
Un dibattito aperto
La trasmissione di Trieste Cafe, con la partecipazione di vari esponenti locali, compreso l’intervento di Pisani, ha contribuito a una riflessione più ampia sul tema della sicurezza a Trieste. Mentre alcune statistiche dipingono un quadro preoccupante, l’esperienza di chi lavora sul campo, come il GIS, suggerisce una realtà più sfumata, in cui la sicurezza dipende da vari fattori, tra cui il comportamento dei giovani e la gestione degli eventi pubblici.