Report Polizia a Trieste, in un anno 158 arresti e 3215 indagati: TUTTI I NUMERI

Il 10 aprile è un giorno speciale per la Polizia di Stato perché si celebra l’Anniversario della sua fondazione avvenuta nel 1852.

Con l'avvento della Repubblica, la Polizia divenne strumento di garanzia della nascente democrazia e contribuì al ristabilimento della legalità.

A democrazia matura, il Paese ebbe bisogno di una Polizia organizzata al nuovo contesto europeo e la riforma attuata con la legge 121 del 1° aprile 1981 ha portato a grandi conquiste per gli appartenenti alla Polizia di Stato: in primis, la smilitarizzazione dei ruoli, poi un forte processo di democratizzazione interna ed, infine, la sindacalizzazione, con scelte sempre più condivise nell’interesse del personale tra la Dirigenza e le organizzazioni sindacali.

Da ricordare inoltre che sono trascorsi più di 60 anni dall’ingresso delle donne in Polizia: infatti, con la legge 1083 del 7 dicembre 1959, venne istituito il Corpo della Polizia femminile che si occupava dei reati che riguardavano la tutela della moralità pubblica, della famiglia, delle donne e dei minori.

Si trattò di un cambiamento storico che aprì le porte alle donne nella nostra Amministrazione, la prima a farlo tra tutte le Forze di Polizia.

Le poliziotte in servizio oggi sono oltre 15000 e ricoprono ogni ruolo, dall’agente al dirigente generale, disimpegnando la propria attività con grande professionalità e una sensibilità non comune in ogni settore e Specialità della Polizia di Stato.

La Polizia di Stato è diventata così “una amministrazione civile ad ordinamento speciale”, un’Amministrazione moderna ed al passo con i tempi.

Il calendario istituzionale di quest’anno ripercorre i 40 anni di questo percorso e le immagini raccontano il cambiamento di questa Forza di Polizia, descrivendone l’evoluzione della simbologia, dell’operatività e del concetto di prossimità.

Esserci Sempre, un hashtag, una mission, una filosofia operativa a favore della collettività che si sposa con il concetto di sicurezza partecipata.

Per un mondo migliore, per una convivenza non semplice e non scontata anche e soprattutto in periodi di restrizioni dovute alla pandemia.

 

Arrestati e Denunciati

I meri dati statistici della Questura parlano di 158 persone arrestate nel periodo compreso tra il 1° aprile 2020 e il 10 marzo 2021 e di 3.215 indagate in stato di libertà.

 

Ufficio di Gabinetto: gestione emergenza Covid-19 e campagna vaccinale

L’Ufficio di Gabinetto ha curato, con grande professionalità e perizia, la complessa gestione dei servizi di ordine pubblico finalizzati al rispetto delle prescrizioni volte al contenimento del fenomeno pandemico, oltre alla pianificazione degli ordinari servizi di ordine pubblico. Dal 1° aprile 2020 al 31 marzo scorso gli operatori della Polizia di Stato hanno controllato, in tutto il territorio provinciale, 115648 persone. Sono state sanzionate 1247 persone, mentre 227 sono state quelle denunciate all’A.G. in quanto si sono sottratte all’isolamento fiduciario e 28 per aver rilasciato false attestazioni/dichiarazioni sulla propria identità.

L’attenzione è stata rivolta anche agli esercizi commerciali: 11556 sono stati i locali controllati e 24 i titolari-gestori sanzionati per l’inosservanza della normativa.

4 esercizi commerciali sono stati chiusi e 4 sottoposti a chiusura provvisoria nei primi tre mesi di quest’anno.

Da non dimenticare che l’Ufficio di Gabinetto ha curato altresì l’attività di gestione ed organizzazione, sotto l’egida della locale Prefettura, della complessa campagna vaccinale delle Forze di Polizia che si è svolta presso gli Ospedali di Cattinara e Maggiore nei mesi di febbraio e marzo 2021 in occasione della somministrazione della prima dose del vaccino.

 

U.P.G.S.P. - Nucleo Regionale Artificieri - U.O.P.I. - RPC

Nel periodo compreso tra il 1° aprile 2020 e il 10 marzo 2021, le chiamate al 113 - passate tramite il 112 NUE - sono state 29.886 e gli equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico (U.P.G.S.P.) hanno effettuato 7.574 interventi, identificato 22.643 persone, arrestandone 45 e indagandone 1.189.

L’attività di controllo in tutto il territorio provinciale, con particolare attenzione alla fascia confinaria e alle principali arterie stradali, è stata svolta anche con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Padova.

Si ricordano, inoltre, i servizi integrati per la sicurezza a mare svolti dalle moto d’acqua della Polizia di Stato lungo il litorale nonché la presenza efficace, nei centri storici, delle pattuglie ciclomontate.

Inglobato nell’U.P.G.S.P. il Nucleo degli Artificieri, con valenza regionale, è una struttura operativa estremamente delicata che può contare su personale altamente specializzato: si occupa della bonifica di aree e siti dove si svolgono manifestazioni o eventi nonché della messa in sicurezza di ordigni e residui bellici.

Già inserite all’interno dello stesso U.P.G.S.P., ora autonome, si desidera sottolineare, inoltre, l’importante ruolo svolto dalle Unità Operative Primo Intervento (U.O.P.I.), composte da personale addestrato per intervenire in caso di eventi particolarmente critici; tali Unità affiancano nella quotidianità gli equipaggi delle Volanti nel controllo del territorio, con particolare attenzione agli obiettivi sensibili.

 

Divisione Anticrimine

La Divisione Anticrimine ha notificato 49 Avvisi Orali, 4 Avvisi Orali con prescrizione, 25 Fogli di via obbligatori, 21 Da.Spo urbani e 2 Da.spo sportivi, mentre il Gabinetto Polizia Scientifica ha effettuato 2.849 rilievi fotosegnaletici e 138 sopralluoghi, concorrendo a 156 servizi di Ordine Pubblico e di Polizia Giudiziaria.

Meticolosa è stata e continua ad essere l’attività di verifica delle dichiarazioni contenute nelle autocertificazioni prodotte dall’utenza per giustificare gli spostamenti in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa antipandemica.

Attraverso questa Divisione e con l’ausilio dell’Ufficio Stampa e Relazioni Esterne, la Polizia di Stato presta molta attenzione alla tematica della violenza di genere e lo fa attraverso diverse iniziative, come la campagna “Questo non è amore”, camper “itinerante” che, in periodo pre-pandemico, era divenuto punto di ascolto ed informativo mobile e che aveva portato il personale della Questura nelle principali piazze della città, con interventi di personale specializzato ed incontri con la cittadinanza.

La Divisione Anticrimine, inoltre, ha realizzato un video-tutorial per l’utilizzo dell’App Youpol, nata per le segnalazioni di episodi di bullismo e di spaccio di stupefacenti, ma estesa, durante l’emergenza sanitaria, anche alle segnalazioni per violenza domestica.

A tal proposito, la “Sala Dafne”, inaugurata nel 2019 all’interno del Polo San Sabba, è stata riallocata nel compendio della Questura per essere prontamente utilizzabile per l’ascolto protetto delle fasce deboli alle quali viene riservata una corsia preferenziale di trattazione.

 

Divisione Polizia Amministrativa e Sociale

La Divisione Polizia Amministrativa e Sociale ha rilasciato 2.162 passaporti; 168 le armi ritirate e 25 Carte europee d’arma da fuoco rilasciate; 9.913 gli esercizi pubblici controllati, di cui 141 sanzionati e 7 le sospensioni ex art. 100 Tulps.

5.996 i permessi di soggiorno rilasciati e 66 le espulsioni eseguite nei confronti di cittadini stranieri mentre 8 sono stati gli allontanamenti di cittadini comunitari eseguiti.  

Ovviamente meticolosa e capillare è stata e continua ad essere l’attività di controllo alle attività commerciali e ai pubblici esercizi, effettuata sin dalla fase del primo “lockdown”, per un totale di più di 10 mila controlli a persone e attività.

Nell’attività di prevenzione e controllo rispetto a fenomeni potenzialmente a rischio, un ruolo importante ha la capillare attività di verifica del rispetto delle norme a contrasto della ludopatia e fondamentale anche l’attività di controllo svolta con l’Agenzia delle Dogane e Monopoli in materia di gioco d’azzardo.

 

D.I.G.O.S.

Non si deve dimenticare, anche in chiave preventiva e sul piano dell’attività antiterrorismo, l’attività informativa e di intelligence della Divisione Investigazioni Generali Operazioni Speciali (DIGOS).

A tal proposito si ricordano le numerose ordinanze di custodia cautelare, eseguite il 23 febbraio scorso ed emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Trieste nei confronti di soggetti indagati nell’ambito di un’articolata attività di indagine, iniziata nel 2017 e diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trieste, volta a contrastare un’organizzazione criminale, finalizzata all’ingresso e al transito in territorio nazionale di immigrati irregolari, a scopo di lucro. Le indagini sono state condotte da questa DIGOS con il supporto del Servizio per il Contrasto all’Estremismo e Terrorismo Esterno della DCPP/UCIGOS.

Meritevole anche l’attività investigativa avviata a seguito dell’irruzione del 4 agosto scorso presso la sede del Consiglio della Regione Friuli Venezia Giulia.

Nei confronti di dieci militanti del movimento CasaPound, riconosciuti come gli autori dell’interruzione di pubblico servizio, è stata effettuata una perquisizione delegata dalla Magistratura.

Il combinato disposto tra l’attività di monitoraggio della DIGOS e l’attività organizzativa dell’Ufficio di Gabinetto ha fatto sì che tutti i più importanti eventi pubblici del capoluogo giuliano si svolgessero senza rilievi per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Ci si riferisce, in particolare, all’evento del 13 luglio scorso, in cui il Presidente della Repubblica Sergio MATTARELLA ha incontrato a Trieste l'omologo sloveno Borut PAHOR per la firma del protocollo relativo alla cessione del "Narodni Dom" alla “Unione economica slovena”, espressione della locale minoranza linguistica.

La DIGOS ha seguito, poi, tutta l’attività informativa che ha preceduto la predisposizione dei servizi di ordine pubblico da parte dell’Ufficio di Gabinetto connessi allo svolgimento in sicurezza della kermesse “ESOF2020”, presso l’area congressuale inaugurata al Porto Vecchio di Trieste (alla cerimonia finale ha partecipato, tra gli altri, l’allora Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Giuseppe CONTE, che aveva preso parte a una dimostrazione pubblica di comunicazione criptata in fibra ottica con tecnologia quantistica, eseguita per la prima volta in Italia).

La DIGOS ha individuato, infine, l’autore di due meditati danneggiamenti alla Sinagoga di Trieste; le indagini sono risultate particolarmente complesse e laboriose.

Gli episodi e gli atteggiamenti tenuti in occasione dei danneggiamenti sembravano particolarmente significativi di una premeditazione nonché preoccupanti per una spiccata idiosincrasia per gli aspetti liturgici collegati al luogo.

 

Squadra Mobile

La posizione di confine del territorio provinciale ha portato ad affinare le attività di contrasto alla c.d. criminalità transfrontaliera, tipizzata da caratteristiche di pendolarismo, prevalentemente in riferimento proprio a detti fenomeni predatori e migratori, oltre che in materia di stupefacenti.

In considerazione di quanto sopra la Squadra Mobile della Questura ha intrattenuto regolari e proficui scambi informativi con gli Uffici della Specialità della Polizia di Stato, in particolare con il Settore di Polizia di Frontiera Terrestre per il necessario raccordo info-investigativo per contrastare efficacemente al favoreggiamento della immigrazione clandestina nonché con le altre Forze di Polizia operanti sul territorio, con le quali sono state avviate congiuntamente diverse investigazioni.

La “situazione criminale” è stata caratterizzata da una serie di reati predatori e in materia di droga con massimo impegno rivolto al contrasto del fenomeno della produzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Significativa l’incidenza di reati contro la persona, che ha visto la commissione di alcuni tentati omicidi; molteplici sono state, nel corso del periodo le investigazioni svolte in materia di c.d. fasce deboli, per la repressione dei reati di maltrattamento in famiglia, atti persecutori, violenze sessuali ed altro.

La Squadra Mobile ha arrestato 108 persone (53 per stupefacenti e 14 per reati contro il patrimonio) indagandone 239, rispetto ai 91 e ai 137 soggetti dell’anno precedente. 

Tra le principali attività svolte dalla Squadra Mobile nel periodo di riferimento, si ricorda l’arresto operato nei primi giorni di aprile del 2020 di un cittadino turco di 20 anni, trovato in possesso di 700 grammi circa di marijuana destinata allo smercio nel mercato locale.

Degna di menzione l’operazione “Eat Enjoy” svolta da questa Squadra Mobile unitamente a quella di Udine con il supporto del Servizio Centrale Operativo e della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e disimpegnata in seno ad un fascicolo processuale incardinato presso la locale Procura della Repubblica - D.D.A. di Trieste, a seguito della quale è stata acclarata l’operatività di un gruppo albanese sedente in territorio nazionale, dedito allo smercio di cocaina in gran parte della penisola per conto di un sodalizio criminale di origini albanesi, con base operativa nella città di Rotterdam e cellule operative, costituite nella maggior parte da connazionali, residenti in Lombardia, Liguria, Umbria, Toscana, Lazio, Puglia ed altro. È stato accertato come lo stupefacente arrivasse in Italia occultato a bordo di vetture, munite di doppiofondo e fornite ai corrieri dalla medesima organizzazione per i trasporti da e per l’Olanda. Nel mese di giugno 2020 è stato eseguito provvedimento cautelare emesso dal G.I.P. di Trieste – su richiesta del P.M. titolare del fascicolo – che ha portato all’arresto di 26 degli oltre 40 indagati, con arresti operati non solo in diverse regioni d’Italia ma anche in Olanda e Germania. L’indagine aveva nel tempo consentito di sequestrare 17 kg circa di cocaina ad elevato grado di purezza.

Dai successivi sviluppi investigativi è stata accertata la responsabilità di ulteriori 7 soggetti, 4 dei quali tratti in arresto nel mese di agosto 2020 poiché indagati per avere gestito attività di spaccio di cocaina in questo capoluogo.

Sempre nel mese di giugno 2020 sono stati altresì tratti in arresto 2 triestini, uno dei quali titolare di un bar sito nel centro di Trieste, indagati in concorso per detenzione a fini di spaccio di marijuana; nell’occasione erano stati sequestrati complessivamente 350 grammi circa di marijuana e la somma di circa 14.700 €.    

Si segnala, ancora, altra attività d’indagine svolta dalla Squadra Mobile unitamente al Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di Trieste e dirette dalla Procura della Repubblica di Trieste, all’esito della quale, sempre nel mese di agosto, si è data esecuzione a due ordinanze applicative della misura cautelare degli arresti domiciliari emesse dai G.I.P. di Trieste con l’arresto di due soggetti residenti in questa provincia, indagati per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina, eroina, hashish e marijuana. Uno degli indagati, un avvocato, nello scorso mese di luglio 2020, si era reso artefice di una pericolosa fuga a bordo del proprio veicolo. Nell’occasione, nonostante gli operatori avessero più volte intimato l’alt, l’uomo, nel tentativo di farsi strada aveva dapprima investito tre poliziotti posti innanzi al veicolo, per poi percorrere ad altissima velocità l’affollato viale Miramare. Nella circostanza gli agenti erano stati costretti ad esplodere, in condizioni di sicurezza ed al fine di bloccarlo, tre colpi alle gomme. Il fuggitivo veniva bloccato nei pressi di una struttura ricettiva sita lungo la Strada Costiera allorquando lo stesso veniva affiancato, speronato e costretto a fermarsi. Nell’occasione era stata rinvenuta un’ingente quantità di cocaina ed hashish. Oltre ai due soggetti tratti in arresto, sono state indagate ulteriori 4 persone e sequestrati complessivamente 160 grammi circa di cocaina, circa 370 di marijuana, 11 grammi di hashish e una dose di eroina.

Ancora, nel mese di ottobre 2020 a seguito di esecuzione di ordinanza applicativa della custodia cautelare a carico di un triestino del ’71 indagato per droga sono state rinvenute 35 piante di marijuana di varia altezza, nonché l’attrezzatura atta alla loro coltivazione; a seguito delle risultanze l’uomo ed il figlio sono poi stati tratti in arresto.

I primi di gennaio 2021 è la volta dell’arresto di un uomo sloveno residente a Trieste colto nella flagranza del delitto di detenzione a fini di spaccio di circa 195 grammi di marijuana.

Nella mattinata dell’8 febbraio scorso, infine, a seguito dell’esecuzione di tre decreti di perquisizione emessi dalla Procura della Repubblica di Trieste è stato tratto in arresto in flagranza di reato un triestino di 20 anni per detenzione a fini di spaccio di oltre 270 grammi di marijuana.

 

Commissariati di P.S. distaccati e sezionali

Tornando al controllo del territorio, importanti sono i presidi della Questura presenti in Provincia intesi come Commissariati, distaccati e sezionali. In particolare il “Polo San Sabba”, tramite il Commissariato di San Sabba, l’Ufficio Sezionale di Rozzol Melara e il Posto Fisso di Cattinara, ha svolto diverse attività di prevenzione e repressione dei reati commessi nel vasto territorio di propria competenza.

Il Commissariato P.S. di San Sabba, tra le varie attività, si è occupato della trattazione della delicata materia riguardante i soggetti deboli e, in particolare, del “Codice Rosso” arrivando, nel corso dell’anno, ad evadere, nell’ambito di questa specifica materia, 85 deleghe trasmesse dalla locale Procura della Repubblica, di cui 10 si sono concluse con l’emissione da parte dei G.I.P. di Trieste dell’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento, mentre 3 procedimenti penali si sono conclusi con gli arresti domiciliari degli indagati.

Per la sua collocazione è strategico il ruolo del Commissariato P.S. di Duino Aurisina, realtà a ridosso del confine con la Slovenia, area di transito verso il Goriziano di traffici illeciti non solo in campo immigratorio.  Nutrita l’attività di polizia giudiziaria e si segnalano i numerosi servizi ciclo-montati del Commissariato e dell’UPGSP in zona Opicina, Barcola e Sistiana durante la stagione primaverile ed estiva 2020. Tra l’altro, gli operatori della pattuglia ciclo-montata hanno partecipato anche all’evento denominato 9^ Rampigada Santa 2020, svoltosi in versione “virtuale”.

Tale manifestazione consiste in una crono-scalata a piedi, in bicicletta o in entrambe le discipline, dell'erta cittadina di Scala Santa, 2.050 metri di lunghezza interamente pavimentati in pavè (bolognini) con pendenza media del 16,2% (min 10,8% - max 21%), che si tiene annualmente nel mese di settembre “per promuovere una mobilità urbana più sostenibile dimostrando in maniera estrema che se si può andare a piedi o in bici su per Scala Santa si può andare a piedi o in bici dappertutto”.

Vista la situazione epidemiologica, l'edizione 2020 si è tradotta in una sfida “a colpi di video, mini-spot a favore della mobilità sostenibile, o perle di elogio alla fatica sulle proprie gambe”.

Quattro componenti della squadra ciclo-montata e due operatrici della Polizia Scientifica hanno nell'occasione realizzato un video che documenta l'ascesa in bicicletta sull'impegnativa salita, che è poi stato pubblicato fuori concorso proprio allo scopo di promuovere la mobilità sostenibile, tanto da meritarsi un riconoscimento speciale da parte degli organizzatori.

Importante l’attività del personale del Commissariato distaccato di Muggia, posto anch’esso a ridosso della fascia confinaria con la Slovenia: forte è stata l’attività di prevenzione e di controllo del vasto territorio di competenza, anche e soprattutto in chiave antipandemica.

Notevole è stata inoltre l’attività del predetto Commissariato finalizzata al contrasto dell’immigrazione irregolare proveniente dalla cd. Rotta balcanica, che ha interessato principalmente l’area del Comune di San Dorligo della Valle (TS) e dei crimini transfrontalieri in generale.

Da segnalare anche il presidio del Commissariato di Opicina, punto di riferimento per l’utenza residente sull’Altipiano carsico sia per le incombenze di carattere amministrativo sia per la preziosa attività di prevenzione.

 

Ufficio Sanitario della Polizia di Stato

Ritornando alla pandemia, preme sottolineare l’importante attività svolta nella quotidianità dai Medici e dalla struttura sanitaria della Polizia di Stato, investiti da un notevole carico di lavoro nell’ultimo anno.

Il tutto senza venir meno agli affari per così dire correnti, come la notevole mole di impegni connessi con la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, oltre all’ausilio fornito alle strutture sanitarie dell’A.S.U.G.I. presenti in Provincia per effettuare le prime visite, in particolare ai migranti.

Non si può dimenticare l’impegno dei Medici e della struttura sanitaria della Polizia di Stato che ha comportato il 25 febbraio u.s., sotto la direzione della stessa A.S.U.G.I., la partenza della campagna vaccinale antipandemica riservata alle Forze di Polizia, all’insegna del “sempre più vicini ai cittadini ma in sicurezza”. Così come si evidenzia il loro servizio a disposizione dei frequentatori dei corsi di formazione presso la locale Scuola Allievi Agenti.

 

Trasferimenti e Lavori

In quest’anno davvero complicato si ricorda anche l’inaugurazione lo scorso dicembre, presso il Centro Polifunzionale di via Mascagni, del nuovo Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico (U.P.G.S.P.).

La nuova sede della Squadra Volanti ha rappresentato una scelta strategica in quanto l’Ufficio maggiormente operativo della Polizia di Stato si è inserito in un’area non centrale della città come il rione di San Sabba.

Si sono così fornite indirettamente risposte alle aspettative dei cittadini al fine di aumentarne la fiducia nei confronti dell’Istituzione, contribuendo di fatto a un miglioramento della qualità di vita dei residenti.

Infine, anche il Palazzo della Questura, dopo questo trasferimento, è da allora interessato da importanti opere di ristrutturazione e riorganizzazione degli spazi destinati ai vari Uffici, per far fronte a nuove esigenze di natura amministrativo-operativa.

 

Settore Polizia di Frontiera, Polizia di Frontiera Marittima. Gestione dei flussi migratori

A proposito di stranieri, alla luce della maggiore pressione migratoria derivante dal flusso illegale proveniente dal quadrante geografico euroasiatico e dalla Rotta balcanica, il Settore Polizia di Frontiera di Trieste ha arrestato in flagranza di reato 42 persone per il favoreggiamento all’immigrazione irregolare.

3394 i migranti rintracciati a ridosso della fascia confinaria (tra questi, 1595 gli afghani, seguiti da 1165 pakistani).

L’attività di indagine ha avuto una forte evoluzione, anche dovuta a sempre maggiori e strette collaborazioni del Settore Polizia di Frontiera con le Autorità di Polizia confinarie, con EUROPOL e le due Procure maggiormente interessate alla criminalità transfrontaliera, quale quella di Trieste - Direzione Distrettuale Antimafia e di Koper (Slovenia).

Significativa anche l’attività svolta dalla Frontiera Marittima di Trieste, che ha indagato 130 persone in stato di libertà e ha respinto alla frontiera 49 persone, rintracciando 72 stranieri irregolari.

Importante è l’attività di controllo effettuata per lo più nei confronti dei marittimi e dei passeggeri in arrivo dalla Turchia a bordo dei traghetti e delle navi di linea, così come è costante il monitoraggio di aree sensibili prospicienti lo specchio acqueo, sempre in un’ottica di collaborazione sinergica in particolare con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale.

 

Polizia Postale e delle Comunicazioni

Importante è il monitoraggio della rete e si ricorda la proficua attività svolta dal Compartimento Polizia Postale e della Comunicazioni per il Friuli-Venezia Giulia, Ufficio che ha implementato ulteriormente e sistematicamente il monitoraggio del web contro il fenomeno del cyberterrorismo, mediante la collaborazione in particolare con la DIGOS della Questura e il raccordo del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma monitorando costantemente circa 200 spazi web.

Dall’inizio della diffusione pandemica da COVID-19, la Polizia Postale ha altresì intensificato il monitoraggio della rete con lo scopo di scongiurare l’aumento di reati relativi allo sfruttamento sessuale dei minori online, determinato dalle misure restrittive assunte. Sono stati monitorati più di 5000 spazi virtuali, di cui alcuni inseriti in black list (dunque resi irraggiungibili dalle connessioni effettuate sul territorio italiano), denunciate 25 persone e 1 arrestata.

In particolare si segnala l’operazione “PEPITO” che ha portato alla denuncia di 13 persone in ambito nazionale per detenzione di materiale pedopornografico a seguito di una complessa attività di indagine nata dal monitoraggio della rete. Sempre nella lotta al contrasto dello sfruttamento sessuale minorile online il Compartimento ha portato a termine l’operazione “NOODLES” che ha consentito di identificare a seguito di una indagine sul social Facebook diversi soggetti responsabili di apologia e istigazione a pratiche di pedofilia e pedopornografia. L’attività ha portato all’arresto di un soggetto nella provincia di Viterbo e ad indagare sei persone nonché al sequestro a seguito delle perquisizioni delegate dall’A.G. di Trieste di migliaia di files dal contenuto pedopornografico e molteplici dispositivi informatici.

Complessivamente sono stati deferite all’A.G. 74 persone sia per reati contro la persona che contro il patrimonio come le truffe online, le frode informatiche, gli accessi abusivi al sistema informatico nonché altri reati connessi agli attacchi cibernetici alle aziende. A tal proposito questo Compartimento, nell’ambito della protezione delle infrastrutture critiche informatizzate, ha sottoscritto il 30 gennaio scorso il Protocollo con l’Università degli Studi di Trieste. Momento importante come l’impegno, ormai da diversi anni, in campagne di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli connessi all’utilizzo della rete internet.

Nel corso dell’anno sono stati infatti effettuati – in via telematica – incontri educativi che hanno raggiunto migliaia di studenti e centinaia di docenti e genitori in diversi istituti scolastici, con i quali vi sono continue relazioni soprattutto in ordine alle problematiche legate cyberbullismo e all’utilizzo indebito dei dispositivi informatici da parte degli alunni.

Il 9 febbraio 2021 si è svolto, in contemporanea nazionale, l’evento on line “Safer Internet Day” con la partecipazione, in collegamento da Roma del Signor Capo della Polizia e del Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni. Più di 12.000 studenti di quasi 100 scuole della nostra Regione hanno partecipato all’evento collegandosi dalle proprie aule.

 

Polizia Stradale

Il sistema sicurezza si rafforza nell’unità d’intenti ed è fondamentale, come già accennato, l’attività delle Specialità presenti in questa Provincia.

Attenzione alla rete viaria e ferroviaria, non soltanto per monitorare gli spostamenti condizionati dalla normativa antipandemica, ma per garantire un’adeguata attenzione nei confronti del mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, soprattutto in un’area confinaria come questa.

2 gli arrestati e 62 gli indagati dalla Sezione Polizia Stradale di Trieste, a fronte di 10427 veicoli controllati e 6717 contravvenzioni accertate.

La collocazione geografica permette un monitoraggio attento della movimentazione in entrata e in uscita Stato e si presta attenzione al riciclaggio e alla reimmatricolazione di veicoli, così come costanti sono le interlocuzioni con le compagnie assicurative per varie ipotesi di truffe collegate per lo più a falsi incidenti stradali.

Non di minore importanza le campagne di prevenzione per una guida consapevole, penalizzate quest’anno a causa della pandemia che non ha permesso relazioni in presenza con gli studenti e il monitoraggio del traffico pesante soprattutto effettuato nelle zone di retrovalico e all’ingresso di importanti snodi autostradali.

A tal proposito si ricorda la recente attività di controllo di veicoli adibiti al trasporto di animali vivi provenienti dai Paesi dell’Est. Sono state 40 le contravvenzioni elevate, di cui 24 quelle accertate sulla specifica normativa.

 

Polizia Ferroviaria

267 le persone indagate e 3 arrestate dal Reparto operativo Trieste Centrale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Friuli-Venezia Giulia e costante la presenza degli operatori a bordo dei treni e nei siti di competenza per garantire la sicurezza dei viaggiatori, attraverso la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni delittuosi e di degrado presenti in ambito ferroviario.

Molte le operazioni denominate “Alto Impatto” e i “Rail Safe Day”, finalizzati a prevenire comportamenti impropri o anomali, spesso causa di investimenti, così come attenzione rivolta al trasporto delle merci e all’attività di contrasto ai furti di rame denominata “Oro Rosso”.

Sotto il profilo internazionale, significativa la partecipazione all’interno del network europeo di polizie ferroviarie RAILPOL, secondo le direttive impartite dal Servizio Polizia Ferroviaria, allo scopo di migliorare le tecniche specialistiche e di rafforzare la collaborazione tra i Paesi membri mediante il reciproco scambio di informazioni e la definizione di comuni strategie operative.

Di fondamentale importanza, infine, risulta l’attività di prevenzione e formazione che la Polizia Ferroviaria persegue con forza attraverso diverse campagne di educazione alla legalità ed alla sicurezza, rivolte per lo più ai ragazzi, come il progetto “Train…to be cool” con il coinvolgimento di numerosi istituti scolastici.

 

Scuola Allievi Agenti

Agenti già immessi nei servizi operativi, così come gli attuali corsisti, costretti dalla pandemia a rigidi protocolli e a formarsi alternando a periodi di istruzione e di addestramento ad altri di didattica a distanza. Preme sottolineare l’importante opera di formazione da parte del corpo docente e l’impegno che la Direzione destina affinché i poliziotti di domani acquisiscano gli strumenti e le motivazioni necessari e richiesti da questa preziosa professione al servizio dei cittadini.

 

 

SCHEMA RIEPILOGATIVO

(01.04.2020-10.03.2021)

 

ARRESTATI (Questura)                                         158

INDAGATI IN STATO LIBERTÀ (Questura)          3.215

 

CONTROLLATI COVID-19                                    115.648

SANZIONATI                                                          1.247

DENUNCIATI QUARANTENA                                        227

DENUNCIATI FALSE ATTESTAZIONI                    28

LOCALI CONTROLLATI                                         11.556

TITOLARI-GESTORI SANZIONATI                        24

 

AVVISI ORALI                                                        49

FOGLI DI VIA OBBLIGATORI                                 25

DA.SPO URBANI                                                    21

 

PASSAPORTI RILASCIATI                                     2.162

PERMESSI DI SOGGIORNO RILASCIATI                        5.996

ESPULSIONI                                                           66

ALLONTANAMENTI COMUNITARI                               8

 

MIGRANTI RINTRACCIATI RETROVALICO         3.394

MIGRANTI RINTRACCIATI ZONA PORTUALE     72