Monfalcone, chiusi 6 centri massaggi "centri della prostituzione": arrestato cittadino cinese

È stata un’operazione che è durata un anno e che ha richiesto un grande impiego di forze e professionalità. Voglio ringraziare di cuore a nome di tutta la città l’arma dei Carabinieri e la polizia locale per il grandissimo lavoro che hanno portato avanti con indagini costanti, oltre al magistrato che ha seguito la vicenda. Per la nostra città oggi l’aria è più pulita”, commenta il sindaco, Anna Maria Cisint, alla notizia dell’operazione congiunta tra i militari dell’Arma e la Polizia locale appunto culminata nell’arresto per sfruttamento della prostituzione, violenza sessuale e lesioni personali di un 50enne cinese, al sequestro di tre centri massaggi da lui gestiti e alla chiusura con ordinanza urgente di altri tre per gravi irregolarità anche sanitarie. “Questa operazione rientra nel grande lavoro che siamo portando avanti a Monfalcone su più fronti per la lotta al degrado e la difesa della legalità. Le donne in questi finti centri massaggi erano costrette a vivere in condizioni del tutto degradanti, tanto da dormirvi all’interno e da non poter nemmeno uscire”, aggiunge il primo cittadino.

Un’attività complessa, ha rimarcato il comandante della Polizia locale di Monfalcone Rudi Bagatto: “In piena collaborazione con i carabinieri sono stati monitorati i centri massaggi, con un impegno che per mesi e mesi si è protratto dalle di mattina 10 alle 3 di notte. Abbiamo proceduto all’identificazione di circa 300 clienti e ci siamo avvalsi del posizionamento di telecamere all’interno delle strutture e di intercettazioni telefoniche. Gravi le carenze igienico sanitarie riscontrate, con muffa e piccole cucine nell’antibagno, a conferma di quanto le donne venissero trattate in modo degradante”.