Minori Stranieri Non Accompagnati in prima fila: a Trieste un nuovo modello di comunità educante

Minori Stranieri Non Accompagnati in prima fila: a Trieste un nuovo modello di comunità educante

Un abbraccio tra culture, generazioni e linguaggi. Un momento di condivisione profonda che ha visto i Minori Stranieri Non Accompagnati protagonisti assoluti di un'esperienza destinata a lasciare il segno. Si è tenuta mercoledì 25 giugno 2025, presso il Civiform di Opicina, la performance “Radici in Movimento”: un evento simbolico che ha suggellato due anni di lavoro, formazione, relazioni e crescita collettiva.

Un progetto d’avanguardia per un’inclusione reale

L’iniziativa – intitolata “I Minori Stranieri Non Accompagnati cittadini attivi della comunità educante” – è stata promossa dal Civiform, con la partecipazione di numerose realtà del territorio: Accademia della Follia, Cooperativa Agricola Monte San Pantaleone, CIOFS-FP, Duemilauno Agenzia Sociale, Santa Angela Merici Soc. Coop., Dijaški Dom Trst. È stata selezionata da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. L’obiettivo? Valorizzare i giovani migranti come risorse attive, capaci di generare valore nei contesti sociali in cui vengono accolti.

La forza trasformativa dell’arte e della relazione

Dopo oltre 20 tra seminari, corsi e laboratori rivolti a educatori, tutori, operatori e ragazzi, il progetto ha trovato nella performance teatrale il proprio momento apicale. “Radici in Movimento”, diretta da Antonella Carlucci con voce narrante di Alice Gherzil, coreografie di Sarah Taylor e coordinamento di Cinzia Quintiliani, ha visto i giovani superare timidezze iniziali, imparando a conoscersi e raccontarsi attraverso la musica, la danza, l’improvvisazione e la parola. Un’esperienza emozionale e simbolica che ha trasformato la diversità in una forza vitale di coesione.

Un modello replicabile per l’Italia dell’inclusione

«Questa esperienza – ha dichiarato la direttrice generale del Civiform Chiara Franceschini – ha promosso il protagonismo dei giovani, mettendo in rete pubblico, privato sociale e comunità. Ora la sfida è farne un modello per il futuro». Le istituzioni presenti, tra cui il Garante regionale dei diritti della persona Enrico Sbriglia, hanno sottolineato il valore trasformativo dell’iniziativa, riconoscendone il potenziale come progetto-pilota nazionale.

Un giardino interculturale per coltivare il futuro

Tra le tante attività: un giardino interculturale, laboratori su cittadinanza, lavoro e riciclo creativo, incontri con le scuole e una mostra fotografica. Il tutto costruito su relazioni autentiche, ascolto reciproco e condivisione. A oggi sono oltre 200 le persone coinvolte attivamente nella rete: educatori, insegnanti, rappresentanti istituzionali, tutori, volontari.

Con i Bambini: educare all’inclusione, costruire coesione

Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini, impresa sociale partecipata dalla Fondazione CON IL SUD, nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile. Uno strumento che sostiene in tutta Italia progetti innovativi per garantire a tutti i minori pari opportunità educative e relazionali, indipendentemente dalla provenienza o dal contesto familiare.