Liliana potrebbe essere morta giorni dopo la sua scomparsa, le indagini in corso

Nuove ipotesi sul caso di Liliana Resinovich fanno pensare che la donna non sia morta il giorno della sua scomparsa bensì qualche giorno dopo. Nonostante l'autopsia non dica ancora quando, lo stato di conservazione del cadavere spinge a credere ad un decesso successivo al 14 dicembre. Il procuratore capo De Nicolo però ha dichiarato che per ottenere delle risposte sicure è necessario attendere la relazione finale del medico legale, la quale sarà realizzata una volta avuti gli esiti degli esami prescritti.

Elementi indispensabili per ricostruire gli ultimi giorni di vita di Liliana potrebbe essere le registrazioni delle telecamere degli autobus che passano vicino alla sua abitazione.

Attualmente, gli inquirenti stanno visionando le immagini al fine di trovare un fotogramma utile, ma l'impresa non è semplice sia perchè a bordo c'è l'obbligo di mascherina e sia perchè l'angolo di ripresa non sempre garantisce una visuale dettagliata. Si stanno inoltre svolgendo esami sugli oggetti rinvenuti accanto al corpo della donna, in particolare sui sacchi neri delle immondizie. Questi ultimi sarebbero stati trovati in una posizione che potrebbe confermare sia la presenza di qualcuno che avrebbe infilato all'interno Liliana dopo averla uccisa - o dopo avere assistito ad un suo malore senza averne avuto la responsabilità -, sia con l'ipotesi più difficile da comprendere, ovvero che la donna sia entrata da sola dentro i sacchi per lasciarsi morire dopo avere assunto delle sostanze. Fonte notizia: rainews.it,