Legambiente Trieste non prende le distanze dalle minacce di morte al Sindaco Dipiazza

"Ringraziamo Telequattro per lo spazio (esagerato?) dato alla battuta con cui Paolo Angiolini, membro del nostro Direttivo, ha concluso il suo intervento in occasione della visita guidata promossa dal Comitato spontaneo per la difesa della Pineta di Cattinara.
 
Peccato che si sia voluto trasformare "un witz" (che ha regalato una risata: la si sente nel servizio) in "minacce di morte!" Va detto, per completare l'informazione , che Angiolini si è riferito a quanto il Sindaco ebbe a dire lo scorsa 29 agosto alla delegazione di Altura: "Trattandosi di alberi vecchi, semplicemente si anticipa di qualche anno la loro morte". Da cui la battuta: perché Dipiazza non applica questa regola anche per se stesso?
 
A noi invece preme riportare la parte precedente dell'intervento, dove il nostro rappresentante ha sottolineato che "queste centinaia di alberi sono costituiti da tonnellate di carbonio sottratto alla CO2 dell'atmosfera". Forse non è ancora chiaro, soprattutto a chi di dovere, che dobbiamo fare una corsa contro il tempo per fermare il disastro climatico già in atto. Va fermata ogni ulteriore emissione di anidride carbonica (la CO2) ma va anche riassorbita la troppa già in eccesso che determina il surriscaldamento globale. "Va conservata ogni foglia di ogni ramo di ogni albero", dice Stefano Mancuso e si deve procedere con la massima velocità a piantumazioni di nuovi fusti.
 
Noi evidenziamo, purtroppo, la generale e superficiale sottovalutazione di questa Amministrazione nei confronti del patrimonio naturale, da cui dipende la vita nel pianeta, noi compresi. Basti ricordare l'ipotesi dell'ovovia, che inciderebbe pesantemente (e inutilmente) sul Bosco Bovedo, riconosciuto Patrimonio europeo; ma anche l'inutile taglio dei Tigli a Domio, le potature estetiche devitalizzanti, la mancata sostituzione degli alberi abbattuti per emergenze. Il Comune deve tener conto del valore dei benefici degli alberi e del verde in generale per la salute e il benessere delle persone e degli animali, per i servizi ecosistemici (ossigeno, riduzione CO2 e assorbimento inquinanti, ostacolo alla ondate di calore, benessere psicologico) che le piante ci danno e che noi dobbiamo valorizzare."
 
A riuferirlo il Circolo Verdeazzurro Legambiente Trieste