Il futuro prende parola: a Trieste oltre mille studenti alla Fiera delle Professioni e delle Competenze

Il futuro prende parola: a Trieste oltre mille studenti alla Fiera delle Professioni e delle Competenze

Una mattinata di confronto, idee, storie e visioni. La 14ª edizione della Fiera delle Professioni e delle Competenze ha trasformato il Generali Convention Center Trieste in un vero laboratorio del futuro, dove 1.270 studenti delle scuole superiori di Trieste e Gorizia hanno potuto incontrare imprenditori, esperti, formatori e protagonisti del mondo professionale.

L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra Camera di Commercio Venezia Giulia, Aries, Ufficio Scolastico Regionale e gli istituti scolastici del territorio, si conferma ancora una volta un appuntamento strategico per affrontare le trasformazioni del mondo del lavoro con sguardo lucido e orientato alle possibilità.

paoletti: “un percorso dinamico, per aiutare i giovani a scegliere senza paura”

Il presidente della Camera di Commercio, Antonio Paoletti, ha sottolineato il valore di un format rinnovato grazie alla collaborazione con Smart Future Academy. Un percorso “dinamico e coinvolgente, fatto di speech ispirazionali e testimonianze autentiche”, pensato per aiutare gli studenti ad affrontare il momento cruciale delle scelte.

Paoletti ha insistito su un punto fondamentale: creare le condizioni perché i giovani, una volta formati, restino nel Friuli Venezia Giulia. Il territorio si sta muovendo nella giusta direzione con nuove misure di sostegno, che tuttavia devono essere accompagnate da politiche retributive più competitive, condizione imprescindibile per impedire la fuga dei talenti.

rosolen: “i giovani sono la nostra forza più grande”

L’assessore regionale Alessia Rosolen ha richiamato l’attenzione sul valore umano e strategico delle nuove generazioni, definendole “la forza più importante per il futuro del territorio”.

L’obiettivo, ha ribadito, deve essere quello di rendere attrattivo il Friuli Venezia Giulia, curando in modo puntuale il delicato passaggio dalla scuola al lavoro. Opportunità concrete, orientamento consapevole e un ecosistema competitivo sono le chiavi per trattenere energie fondamentali per la crescita.

“sbagliare va bene”: la lezione dell’intelligenza artificiale

Tra gli ospiti più attesi, l’ingegnere ed esperto di IA Walter Riviera, che ha offerto una visione diversa e profondamente umana dell’innovazione.

In un mondo “veloce, saturo di stimoli e messaggi”, Riviera invita a rallentare: “Va bene sbagliare, va bene non avere tutte le risposte. L’importante è sapersi adattare”. Una riflessione preziosa per generazioni abituate a vivere sotto la pressione della performance.

un format che ispira: l’esperienza di smart future academy

La presidente Lilli Franceschetti ha portato a Trieste un modello già diffuso in molte città italiane: raccontare storie di successo attraverso la voce dei protagonisti, permettendo agli studenti di interagire direttamente con loro.

Una formula che sta funzionando e che in questa edizione ha dato nuova energia al salone.

schettini incanta la platea: “brillate, anche se non sapete ancora come”

Tra i momenti più sentiti, lo speech del fisico e divulgatore Vincenzo Schettini, volto amatissimo dei social con “La Fisica che ci piace”.

Schettini non ha cercato risposte, ma domande: “Cosa farò da grande?” non per ottenere un risultato immediato, ma per capire dove poggiare i primi mattoni del proprio percorso.

Il suo messaggio finale ha commosso la platea: “Siete tanti, belli, e brillate. Non serve riconoscere subito quel bagliore, ma serve lavorare, credere nei progetti e non restare fermi ai sogni”.

una mattinata ricca di stimoli e visioni

Sul palco si sono alternati anche Diego Bravar, Michele Da Col e Valentina Perrera, contribuendo a un mosaico di esperienze capace di offrire ai ragazzi una fotografia realistica e motivante del mondo del lavoro contemporaneo.

Un evento che non si limita a informare, ma che accende visioni, incoraggia le passioni e fornisce strumenti concreti per orientarsi in un futuro che non chiede perfezione, ma coraggio.