Fedriga: «Tamponi per tutti? Non è possibile»

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«Tamponi per tutti? Non è possibile. Lo riferisce Monica Canciani, amministratrice del gruppo Trieste #sepolfar»

«Lo spiega - ancora -  direttamente Massimiliano Fedriga: “non è una procedura possibile per mancanza di disponibilità dei kit, le aziende che li producono non riescono ad aumentarne la capacità produttiva vista l'esigenza mondiale. Il tampone in sé ha un'affidabilità che va dal 75 all'80 per cento; ciò significa che un test su 5 può risultare negativo quando invece è positivo e la stessa incubazione del virus può far emergere delle discrepanze. I tamponi "una tantum", rischierebbero di creare falsi negativi e false certezze; pertanto è meglio effettuare tamponi ripetuti da riservare però a categorie più a rischio "in primis quella dei sanitari che affrontano l'emergenza in primalinea". Desta grande preoccupazione la situazione legata al reperimento e all'arrivo dei reagenti che servono per poter effettuare i tamponi. Senza un numero sufficiente i laboratori dovranno inevitabilmente rallentare il numero di test effettuati sulla popolazione».