Detenuto triestino di i 30 anni muore in carcere a Gorizia, ipotesi malore
Un uomo di 30 anni, residente a Trieste, è stato trovato morto ieri sera nella propria cella del carcere di Gorizia dal personale di sorveglianza. Secondo quanto si è appreso, sarebbero al momento escluse responsabilità di terzi così come un gesto autolesionistico. Si ipotizza possa essere stato vittima di un malore. L'uomo, con problemi di tossicodipendenza, era stato arrestato nei giorni scorsi per un furto all'esterno di una farmacia di Staranzano (Gorizia), dove era stato sorpreso, assieme a un complice, mentre rubava medicinali usati e scaduti. Per fare luce sulle cause del decesso, è stata disposta l'autopsia. "In carcere si continua a morire per suicidio o per 'altre cause' - osserva il segretario generale del Sindacato di polizia penitenziaria, Aldo Di Giacomo - ma dietro 'altre cause' ci sono situazioni che fanno pensare al suicidio oppure, come nel caso del giovane detenuto di Gorizia, tossicodipendente, di mancanza di cure e assistenza adeguate. È semplicemente indegno non individuare in tempi ragionevoli una causa alla morte in cella o, successivamente, in ospedale, come accade in alcuni casi". Inoltre, aggiunge, "è certamente indegno che gli accertamenti per le cause di morte negli istituti penitenziari durino all'infinito e, in troppi casi, restino senza esito". (ANSA). YT8-FMS