Continui furti da Mediaworld di pc Apple: sgominata banda rumena, utilizzavano sotto gli abiti appositi body

Sono tre le persone, tutte originarie della Romania, ma domiciliate in provincia di Roma, destinatarie di misure cautelari emesse dal gip del tribunale di Gorizia, a conclusione dell’indagine condotta dal nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri di Gradisca D’isonzo contro i furti seriali di materiale hi-tech ai danni della catena “Mediaworld”.

Le misure, sono state emesse a carico di T.A.G., 32 anni, domiciliato ad ardea (rm), D.A.I. 21 anni, domiciliato ad ardea (rm) E S.I.G., 23 anni, senza fissa dimora in italia.

Le indagini, iniziate lo scorso gennaio, a seguito di una serie di furti consumati presso gli Store “Mediaworld” di Villesse e Tavagnacco, si sono sviluppate grazie ad un certosino lavoro di analisi delle comunicazioni telefoniche/telematiche e alle localizzazioni gps, permettendo di ricostruire tutta la filiera criminale, individuando gli autori dei furti e le modalità di trasferimento della refurtiva al sud italia.

Ogni settimana, la banda, composta quasi sempre da tre-quattro persone, per rendere difficoltosa la propria localizzazione si spostava al nord italia utilizzando veicoli a noleggio sempre diversi e alloggiando ogni volta in strutture ricettive differenti. in una giornata, erano così in grado di colpire store “mediaworld” ubicati in province diverse, trafugando quotidianamente, tre/quattro pc o tablet, il tutto marchiato apple.

La peculiare attività del sodalizio criminale disarticolato lo scorso giugno, oltre ai rilevanti aspetti di natura economica, (il valore commerciale della merce recuperata si aggira intorno ai 28.ooo euro), si concretizzava nell’"abitualità e professionalità nella condotta criminosa", come hanno tenuto a sottolineare gli investigatori dell’aliquota operativa della compagnia carabinieri di Gradisca D’isonzo coordinati dalla dott.ssa Laura Collini.

Per trafugare i prodotti, i ladri si aiutavano indossando sotto gli abiti appositi body, ed utilizzando i cosidetti jammer, apparecchiature in grado di eludere le barriere antitaccheggio. 

Le refurtiva recuperata, e’ stata gia’ restituita ai legittimi proprietari.