Consiglio Comunale Duino Aurisina, approvate le risoluzioni di due vertenze legali

Il Consiglio Comunale di Duino Aurisina ha dato il via libera alla Giunta Pallotta per procedere alla risoluzione di due vertenze che da anni vedono impegnato il Comune.
 
La prima riguarda il contenzioso sorto con la Cooperativa Rete Sociale Tributi, soggetto a cui fu affidato il servizio di gestione dei servizi tributari e catastali del Comune dal 2014 al 2017, la seconda interessa le società Rilke, Rorimar e STS coinvolte negli accertamenti ICI e IMU della zona della Baia di Sistiana.
 
“Abbiamo raggiunto due risultati di fondamentale importanza per il Comune – spiega il Sindaco Daniela Pallotta – frutto del lavoro di anni del Vicesindaco Pertot, dell’Assessore Battista, dei nostri uffici e dei legali che ci hanno affiancato nelle due vicende, l’avv. Luca De Pauli e l’avv. Pietro Dessenibus”.
 
“L’accordo raggiunto con Rete Sociale Tributi – spiegano gli assessori Pertot e Battista – mette il comune al riparo da un possibile dissesto finanziario, la transazione si è infatti chiusa a 350mila € a fronte di una richiesta iniziale della controparte di circa 2,7 milioni di euro, una cifra che avrebbe causato serissime difficoltà al bilancio comunale. Inoltre questa cifra è inferiore a quanto previsto dal contratto originale stipulato con la Cooperativa e rappresenta quindi un doppio risparmio per l’ente. Infine aver chiuso questa vicenda ha messo al riparo il Comune da un sostanzioso danno erariale di cui avrebbero dovuto rispondere amministratori e funzionari in carica all’epoca della stipula dell’accordo”.
 
“Nella vicenda sugli accertamenti tributari per le società Rilke srl, Rorimar srl e STS srl – aggiungono gli assessori Pertot e Battista – si è arrivati alla ridefinizione degli importi dovuti al Comune alla luce degli aggiornamenti normativi degli ultimi anni. E’ un risultato positivo perché, oltre all’incasso di quasi 850mila euro per le casse dell’ente, ci permette di regolarizzare il rapporto con il Gruppo Rizzani De Eccher, che rappresenta uno dei maggiori contribuenti del Comune, e chiariamo con certezza quali saranno i contributi esigibili in futuro”.
 
RETE SOCIALE TRIBUTI
 
La Cooperativa Rete Sociale Tributi di Brescia fu incaricata di gestire i servizi tributari e catastali del Comune per il triennio 2014-2017. Nel 2018, a seguito dell’insediamento della nuova amministrazione comunale, il Segretario Comunale evidenziò alcuni profili di possibile illegittimità nell’affidamento e, in particolare, che quanto dovuto alla Cooperativa (oltre 443mila euro) superava di oltre due volte la soglia comunitaria prevista per appalti e servizi in settori ordinari (209 mila euro), rendendo di fatto l’accordo nullo per violazione di norme imperative. A questo si aggiungeva il fatto che l’assegnazione del servizio fosse giunta per affidamento diretto senza alcuna gara espletata, inoltre l’aliquota del compenso relativo agli accertamenti era stata fissata al 32%, molto superiore a quella normalmente a mercato del 23 o 24%.
 
L’iter giudiziario, iniziato con la richiesta da parte del Comune al Tribunale di Trieste di dichiarare nulli i contratti, ha visto la controparte richiedere una somma pari a circa 2.7 milioni di euro. La transazione, condotta per il Comune dall’Avvocato Luca De Pauli, ha portato ad un accordo che vedrà il Comune pagare solo 350.000 €, chiudendo definitivamente il contenzioso.
 
RILKE, RORIMAR E STS
 
La vicenda, iniziata nel 2015, riguarda tre delle società coinvolte negli accertamenti tributari della zona della Baia di Sistiana: Rilke srl, Rorimar srl e STS srl, afferenti al Gruppo Rizzani De Eccher. Il concordato raggiunto rappresenta una rivisitazione degli importi dovuti al Comune alla luce delle nuove normative e delle agevolazioni previste dalla Carta del Contribuente.
 
In particolare sono tre gli aspetti che sono andate a modificare il valore finale dell’accordo:
 
 
1)     le sentenze del TAR e la nuova legge 160/19 sull’IMU di fatto hanno azzerato il valore imponibile dei beni collabenti, fabbricati non più agibili o idonei alla funzione per cui erano stati costruiti, di fatto ruderi o gravemente degradati. In questa fattispecie ricadono le rovine dell’ex Albergo Austriaco, non più di conseguenza soggette al calcolo dell’IMU. La previsione iniziale di 11,5 milioni è stata pertanto ricalcolata e ridotta a 4,1 milioni, sulla base della perizia svolta dal Professor Stellin (Docente di Estimo dell’Università di Padova) che ha fatto riferimento agli estremi tariffari indicati dalla delibera del Consiglio Comunale n.11 del 10 giugno 2015;
 
2)     la presa d’atto che una delle cause intentate avrebbe certamente visto il Comune soccombere a causa della consegna oltre i termini di legge, da parte Cooperativa a suo tempo incaricata dal Comune, degli accertamenti previsti;
 
3)     la possibilità per il contribuente, prevista dalla legge, di abbattere del 50% le sanzioni.
 
 
In virtù di questo concordato il Comnune incasserà 564.000 euro a cui si aggiungono, grazie ad un ravvedimento operoso che era condizione sine qua non per la trattativa, di altri 230.000 euro di Tasi non pagata dal 2015 al 2019 e altri 42.000 euro di IMU per il periodo 2016-2019. Il tutto porta ad un incasso di 846.000 euro complessivi.
 
Procede su un iter separato la vertenza con Serenissima SGR con cui, ad oggi, non si è pervenuti ad un accordo.
 
In virtù di questo concordato il Comnune incasserà 564.000 euro a cui si aggiungono, grazie ad un ravvedimento operoso che era condizione sine qua non per la trattativa, di altri 230.000 euro di Tasi non pagata dal 2015 al 2019 e altri 42.000 euro di IMU per il periodo 2016-2019. Il tutto porta ad un incasso di 846.000 euro complessivi.
 
Procede su un iter separato la vertenza con Serenissima SGR con cui, ad oggi, non si è pervenuti ad un accordo.