Assistenza sanitaria gratuita dei medici volontari di Donk HM; il 96% di visite a Trieste a stranieri (VIDEO)

Assistenza sanitaria gratuita dei medici volontari di Donk HM; il 96% di visite a Trieste a stranieri (VIDEO)

Presentato oggi il report delle attività di Donk Humanitarian Medicine odv, associazione di volontariato socio-sanitaria indipendente e apartitica, attiva dal 2012 per offrire assistenza sanitaria gratuita alle persone, italiane e straniere, che per diversi motivi fanno fatica ad accedere alle cure mediche.
Nonostante l'accesso alle cure sia un principio sancito dalla nostra Costituzione e il SSN offra assistenza sanitaria gratuita a chiunque si trovi in condizioni di urgenza, per coloro che sono sprovvisti della tessera sanitaria o non risultano iscritti all'anagrafe sanitaria regionale spesso l'accesso ai servizi sanitari sul territorio diventa complicato e le cure mediche di base difficili da ottenere. Il mancato possesso della tessera sanitaria o dell'iscrizione all'anagrafe sanitaria regionale, infatti, fa sì che tali persone possano ricevere le cure di cui necessitano (anche per un raffreddore o un mal di testa) solo attraverso l'accesso al Pronto Soccorso, che comunque non può garantire una presa in carico, continuità nelle cure o approfondimenti diagnostici di tipo specialistico (se non in casi urgenti o non differibili).
È importante ricordare che garantire la salute dei più fragili vuol dire contribuire anche ad assicurare la salute di tutta la Comunità. Il monitoraggio della salute e il controllo della diffusione di eventuali malattie infettive, infatti, prevengono problematiche di salute pubblica maggiori e abbattono gli accessi al Pronto soccorso.
Sono circa 70 i medici e infermieri volontari, attivi ogni giorno per prestare gratuitamente il loro servizio in stretta collaborazione con le Istituzioni e con le associazioni presenti sul territorio che si occupano di indigenti, di accoglienza dei richiedenti asilo, di minori stranieri non accompagnati e di persone senza fissa dimora. Si pongono come “medici di base” affiancando alla prescrizione di trattamenti anche l’orientamento sanitario e l’educazione igienico-sanitaria. Sono organizzati attraverso turni mensili in cui ognuno mette a disposizione il proprio tempo in base alle specifiche possibilità: si tratta di uomini e donne occupati, in pensione o specializzandi, che supportano l’associazione con le visite negli ambulatori, la reperibilità telefonica o il consulto a distanza.
Nei diciotto mesi presi in esame nel report il numero dei volontari è aumentato in maniera importante (+25%), specchio della necessità evidenziata sul territorio. In questi ultimi anni, infatti, è esponenzialmente aumentata la richiesta di assistenza sanitaria da parte non solo delle classi più fragili della popolazione locale, ma anche da parte di una
 
nuova categoria di utenti: coloro che appartengono ai flussi migratori che interessano la nostra regione per lo più come luogo di transito verso altre zone.

L’analisi dei dati ha rivelato che sono state 4.631 le persone visitate nel periodo di interesse (+41%), di cui il 95% di sesso maschile e il 92% senza tessera sanitaria.
Nel corso del 2023, in particolare, l’impegno dei volontari ha permesso di aumentare la quantità di “ambulatori”, ovvero la presenza in una certa fascia oraria, sia in modalità “fissa” all’interno delle strutture di accoglienza sia in modalità “mobile” grazie a Donky, il camper-ambulatorio acquistato e allestito grazie al contributo della Fondazione CRTrieste e del Rotary Club Trieste Nord. Si è arrivati così ad avere 8 ambulatori fissi a Trieste (tra Centro Diurno di San Martino al Campo, Casa Malala a Fernetti e Ostello Scout a Campo Sacro) e 2 mobili (Gradisca d’Isonzo e Trieste).
L’ambulatorio più “impegnativo” è stato quello del Centro Diurno di via Udine, dove da agosto 2022 a dicembre 2023 sono state effettuate 3.862 visite e dove la presenza dei volontari è passata da 2 a 5 giorni in settimana. Seguono Casa Mala con 552 e Ostello Scout con 1.066.
Parallelamente all’attività in presenza è stata confermata l’assistenza a ben 19 strutture di accoglienza, volontariato o dormitori che vengono assistite dai volontari di Donk HM grazie al mantenimento del consulto telefonico 7/7. Questo servizio, creato durante la pandemia, si è rivelato un prezioso strumento di supporto per gli operatori dei centri, che sanno di poter contare sulla professionalità e sull’umanità dei medici e degli infermieri volontari di Donk. Da luglio 2022 a dicembre 2023 le richieste sono state in totale 521, di cui il 59% per adulti e il 41% per minori.
Per quanto riguarda la descrizione statistica delle persone visitate: il 50% ha un'età compresa tra i 18 e i 30 anni, il 25% dai 30 ai 40 anni, il 25% supera i 40 anni e il 4,5% è MSNA (Minore straniero non accompagnato). Sono in totale 61 i Paesi di provenienza, tra cui spiccano Pakistan (55,6%), Afghanistan (16%) e Bangladesh (9%).
Le patologie più riscontrate sono state di tipo cutaneo, lesioni da traumi causati dal viaggio e malattie infettive respiratorie. Seguono per frequenza disturbi articolari da sforzo o conseguenti a traumi, problemi digestivi e patologie odontoiatriche. Di particolare interesse i disturbi della salute mentale, soprattutto per i minori stranieri non accompagnati, per i quali è stato avviato un progetto ad hoc di supporto psicologico anche grazie alla Fondazione Pietro Pittini. I risultati verranno presentati nella seconda metà del 2024 al termine della prima rilevazione.
Ulteriore novità, oltre all’aumento della disponibilità settimanale, anche la possibilità di utilizzare un mezzo mobile, “battezzato” Donky, acquistato e allestito grazie al contributo della Fondazione CRTrieste e del Rotary Club Trieste Nord, e che ha permesso di andare incontro alle esigenze specifiche rilevate grazie alla presenza di due sanitari e di un mediatore per fornire servizi di medicina generale insieme e alcuni esami specialistici. Dal 26 luglio 2023 al 10 gennaio 2024 Donky è stato attivo 41 giornate; l’equipaggio, composto di volontari, ha visto impegnati in totale: 16 medici, 4 infermieri, 1 conducente, 1 volontaria del Servizio Civile Universale e 1 mediatore culturale. I siti monitorati sono due: la Chiesa di San Valeriano a Gradisca d’Isonzo (GO) e la mensa dei Frati Cappuccini Minori in Montuzza a Trieste. Tra le 301 persone visitate in quasi il 90% dei casi si è trattato di persone di età compresa tra i 18 e i 40 anni; il 96% di origine straniera e il 4% di origine italiana; il
 
95% uomini e il 5% donne. Da segnalare che 35 casi sono state consulenze di orientamento al SSN: molti infatti hanno difficoltà a muoversi nella burocrazia che, in Italia, varia di regione in regione.
L’attività di Donk HM odv si rivolge anche al di fuori dei confini nazionali. È questo il caso di un progetto di cooperazione internazionale che ha iniziato a svilupparsi nel corso del biennio 2022-2023 e che vede coinvolto il Ciad, un Paese talmente povero che la gran parte della sua popolazione non ha accesso alle cure essenziali e le malattie cardiache sono un problema crescente di salute pubblica. African Pace Project nasce dalla collaborazione con alcuni medici dell'Ospedale La Renaissance, l’Ospedale Universitario di Riferimento Nazionale (CHU- RN) e il Complesso Universitario Ospedaliero Le Bon Samaritain (CHU-BS). La telecardiologia e l'e-learning sono stati identificati come strumenti ideali per migliorare le competenze e fornire a medici e personale sanitario indicazioni essenziali nella gestione dell'aritmia, della cardiologia pediatrica e dei casi clinici complessi. Il progetto ha un duplice scopo: da un lato quello di insegnare la tecnica del posizionamento di pacemaker a due team di medici locali per renderli indipendenti, dall’altro offrire assistenza medica a distanza attraverso una piattaforma che permette di effettuare il teleconsulto per i casi più complessi e che offre un’offerta formativa di corsi specialistici per i medici locali. Al momento, grazie al contributo dell’8x1000 della Chiesa Valdese, è stata allestita la sala multimediale per ospitare la formazione a distanza, mentre a partire dal 2024 l’acquisizione di un progetto triennale di Cooperazione internazionale proposto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia permetterà concludere il progetto avviato.
Donk Network è la piattaforma di e-learning e telemedicina creata grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per poter fornire formazione e consulti in maniera efficace ed efficiente, che può essere utilizzata non solo per aiutare personale sanitario di altri Paesi, ma anche per i medici e infermieri volontari di Donk, agli operatori dei centri di accoglienza e tutti coloro che sentono la necessità di essere aggiornati e preparati per affrontare le diverse situazioni che possono presentarsi (gestione dei conflitti, riconoscere i disturbi post traumatici, …) grazie a corsi erogati in modalità sincrona e asincrona.
La formazione è un tema importante per Donk HM odv, a tutti i livelli e in tutte le direzioni: a partire dal presidente, Stefano Bardari, che nel 2023 ha concluso a Ginevra il Master universitario di Studi Avanzati di Sanità Pubblica con orientamento internazionale.; ma è anche quella che sperimentano e vivono sul campo i volontari del Servizio Civile Universale che scelgono Donk per la loro esperienza annuale, o i tirocinanti che chiedono di potersi avvicinare alle attività dell’associazione, o ancora i volontari di altre associazioni che incrociano il loro percorso con quello di Donk per un periodo più o meno lungo. In particolare nel report sono citati: 7 volontari esterni, 2 infermiere indipendenti da fuori regione, 2 volontari di ResQ, 1 medico dell’associazione “Cesare di Carlo odv”, 1 tirocinante in neuroscienze, 1 tirocinante in Project management, 70 scout divisi in 3 gruppi. Le loro storie sono state raccontate attraverso i canali social dell’associazione (Facebook, Instagram e YouTube) e su Donk News, la rivista pubblicata due volte all’anno per fare il punto sui progetti in corso e sui principali temi legati alla medicina umanitaria. Il magazine è consultabile sul sito www.donkhm.org.

Oltre all’attività medica Donk Humanitarian Medicine odv si è dedicata anche alla divulgazione e alla sensibilizzazione verso i temi dell’inclusione, del volontariato e del
 
dialogo. SALUTE! Festival del volontariato e della medicina umanitaria è stato voluto per celebrare i 10 anni di attività dell’associazione, che ha raccolto lo spunto, emerso da più parti, di trovare un momento di confronto, condivisione e approfondimento in cui far dialogare le realtà - locali e nazionali - che, a diverso livello, si occupano di fragilità sociale e, allo stesso tempo, di coinvolgere i più giovani per essere da stimolo nell’avvicinarsi a certe tematiche. Sono stati 6 gli incontri che si sono tenuti nel corso del 2023 e che hanno coinvolto 17 volontari e circa 320 persone (a cui vanno aggiunti i visitatori della mostra fotografica “Cambiare rotta” allestita all’interno della libreria La Feltrinelli a Trieste).
Il 2023, come detto, è stato caratterizzato da un aumento significativo del numero di migranti in arrivo dalla Rotta balcanica che ha fatto emergere le difficoltà del sistema di accoglienza che non è stato in grado di dare una pronta risposta a tutti coloro che necessitavano di aiuto. Da questa riflessione è nata, alla fine dell’estate scorsa, la spinta a organizzare un monitoraggio della salute nelle zone limitrofe alla Stazione Ferroviaria e al cosiddetto Silos, struttura fatiscente e luogo di ricovero per molti migranti arrivando a ospitare fino a 400 persone. Un’attività nuova, diversa rispetto a quella tradizionale svolta all’interno di uno spazio preparato all’attività sanitaria. Il desiderio di rendere questo servizio uno strumento davvero efficace ha portato il coinvolgimento di Medici Senza Frontiere, realtà specializzata in questo tipo di attività e con cui era già stato stipulato un protocollo di intesa in occasione dell’Emergenza Ucraina. In questo modo è stato possibile creare un team preparato che ogni giorno per cinque settimane tra febbraio e marzo 2022 si è recato nella zona di maggior densità di migranti per verificare la necessità di approfondimenti medici, fornire informazioni sui servizi igienico-sanitari disponibili e dare orientamento sanitario. È stato inoltre condiviso e adattato un modello di certificazione e strutturata una scheda di raccolta dati. Tra febbraio e marzo 2024 sono state 140 le visite effettuate, di cui: 118 con MSF, 122 come prima visita e 18 come follow up. 51 persone sono state indirizzate verso altri servizi o strutture sanitarie, 4 persone inviate in ospedale per approfondimenti e 2 Minori stranieri non accompagnati portati in Questura per avviare la richiesta di documenti.
Questa attività rappresenta un ulteriore sforzo dei volontari per garantire il Diritto alla salute, sancito dall’art. 25 della Dichiarazione universale dei diritti umani, sia a coloro che si trovano a dover trovare riparo in luoghi con condizioni igienico-sanitarie assenti, sia tutelare il Diritto alla salute di tutta la comunità, attraverso il controllo di eventuali condizioni di pericolo sanitario.
Cosa bolle in pentola per il futuro? Per Donk Humanitarian Medicine odv la cura della persona continua a essere l’obiettivo centrale delle azioni, da sostenere insieme con le altre associazioni e con le Istituzioni, sempre “con”, sempre “per” e mai “contro” qualcuno, per superare le discriminazioni e creare un clima migliore in cui vivere in cui, prima di tutto, ci siano le persone: con le loro differenze e le loro specificità. Per questo è di fondamentale importanza ripetere a noi stessi e agli altri: restiamo umani! In questo modo diventerà naturale rimboccarsi le maniche e aiutare chi è in difficoltà.

 

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