Allarme Riserva Marina di Miramare: "Quasi tutti i ricci di prateria prossimi alla morte con sofferenza a 5 metri di profondità"
"☠️Dopo lo sbiancamento delle madrepore, un altro fenomeno preoccupante è stato riscontrato dai nostri ricercatori nelle ultime settimane sui fondali dell’AMP Miramare: in una zona particolare della riserva, ad una profondità di 5-6 metri, la quasi totalità dei ricci di prateria (𝑆𝑝ℎ𝑎𝑒𝑟𝑒𝑐ℎ𝑖𝑛𝑢𝑠 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑢𝑙𝑎𝑟𝑖𝑠) si presentava prossima alla morte con importanti segni di sofferenza, come l’evidente e cospicua perdita degli aculei ma contemporaneamente con un’emissione importante di gameti Molti inoltre gli esemplari già morti ormai ricoperti da una pellicola di batteri e in evidente stato di decomposizione degli organi interni. La temperatura al fondo registrata era di 27°. Ad una settimana dall’evento il 100% dei ricci di quella specifica zona era morto.
🌡️Seppure le popolazioni di ricci siano notoriamente soggette ad oscillazioni (nel 2019 erano quasi scomparsi dai fondali di Miramare), intere distese di esemplari morti nello stesso momento non erano mai state osservate.
Anche in questo caso, come per le cladocore, il principale indiziato è il cambiamento climatico e in particolare le numerose ondate di calore che quest’estate hanno colpito il nostro mare.
🔥 Proprio nei giorni scorsi la Stazione di biologia marina di Pirano Nacionalni inštitut za biologijo ha avvisato che il Golfo di Trieste sta sperimentando una cosiddetta “𝐨𝐧𝐝𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐜𝐚𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐦𝐚𝐫𝐢𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐨𝐧𝐝𝐢𝐭𝐚̀” 𝐝𝐚 𝐫𝐞𝐜𝐨𝐫𝐝: i dati rilevati a 22 metri indicano che una temperatura sul fondo del mare ha raggiunto i 24,65 gradi Celsius, il livello di più alto dal 2002. E quando le ondate colpiscono il fondo ancor più che la superficie (dove l’aumento è stato più moderato), gli effetti sulla biodiversità fanno sentire ancora di più perché nella maggior parte dei casi gli organismi non sono in grado di rifugiarsi in acque più fredde.
🎤Di questi e altri fenomeni che stanno interessando la biodiversità marina, strettamente legati ai cambiamenti globali e alle pressioni antropiche locali, parleremo domenica alle 18.30 a Trieste Next, durante il talk “𝐍𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐠𝐫𝐚𝐧𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐛𝐥𝐮: 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐢 𝐚𝐫𝐫𝐢𝐯𝐢 𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐞 𝐚 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐆𝐨𝐥𝐟𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚”, evento di chiusura del ricco programma di eventi che abbiamo organizzato con OGS - Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale presso lo stand congiunto in piazza Unità.
👽Il responsabile delle nostre attività di monitoraggio Saul Ciriaco ci racconterà come sta cambiando la componente biologica del Golfo di Trieste, dall’ingresso di specie aliene invasive come la noce di mare e il granchio blu alla diffusione di specie termofile provenienti da mari più caldi, dalla sempre più grave regressione algale dei nostri fondali alle morie diffuse di organismi come i ricci e le cladocore.
🆓La partecipazione all’incontro è libera senza necessità di prenotazione.
📷Foto di Saul Ciriaco"
A riferirlo Area Marina Protetta Miramare