Addio a Paolo Rizzi, voce gentile della canzone triestina
Si spegne a 89 anni una delle anime più autentiche della canzone locale: Paolo Rizzi, cantautore nato nel 1936, è stato per decenni una voce poetica e ironica della Trieste più vera, quella che si canta con il cuore e si racconta con un sorriso malinconico.
Una carriera tra l’Italia e la Germania
Rizzi iniziò a esibirsi a soli vent’anni, riscuotendo subito successo alla rassegna “Primo Applauso” condotta da Enzo Tortora. Quel debutto gli aprì le porte del mondo dello spettacolo: entrò in una compagnia di rivista e avanspettacolo che lo portò in tournée in tutta Italia, da Venezia a Napoli, da Bari a Pistoia, raccogliendo consensi ovunque.
Il ritorno a Trieste e l’amore per la sua terra
Al rientro a Trieste, Rizzi non smise mai di coltivare la sua passione. Vinse nel 1959 un festival canoro cittadino con la sua “Triestin voio cantar”, accompagnato dall’orchestra di Pippo Calamita. Nel 1960 si trasferì a Stoccarda, dove portò la sua musica nei locali italiani e proseguì nella composizione.
Due anni più tardi tornò a Trieste, iniziando un nuovo capitolo fatto di canzoni legate al territorio, come l’indimenticata “Marina de Opicina”, diventata un piccolo inno per molti triestini.
Una vita di musica e sentimento
Negli anni Settanta, la sua attività cantautorale divenne ancora più intensa: partecipò stabilmente alla rassegna della canzone triestina, arrivando nel 1977 al secondo posto assoluto. Le sue melodie delicate, i testi semplici ma mai banali, parlavano di vita quotidiana, nostalgia, amore per Trieste. Una forma di resistenza poetica, lontana dalle mode ma vicinissima alla gente.
Francesca, l’amore di una vita
Accanto a lui, fino all’ultimo, l’amata moglie Francesca Zernone, scomparsa nel gennaio scorso. Francesca non fu solo la sua compagna, ma anche collaboratrice preziosa nella scrittura dei testi e delle musiche. Una presenza che ha illuminato ogni brano, ogni nota. Ora, come nelle più belle ballate d’amore, si ritrovano insieme, dopo una vita trascorsa in armonia.
Il saluto della città
L’ultimo saluto a Paolo Rizzi è previsto per sabato 17 maggio alle ore 10.20, presso via Costalunga a Trieste. Non saranno solo familiari e amici a piangerlo, ma anche tutti coloro che in questi anni hanno trovato rifugio, ricordi e identità nelle sue canzoni.
Paolo Rizzi se ne va lasciando un’eredità silenziosa ma profonda: quella di aver dato voce al cuore della sua città con sincerità, delicatezza e passione.