"Ad ognuno il suo, non spetta alla polizia l'accoglienza dei migranti"

Pubblichiamo da Lorenzo Tamaro - Segretario Provinciale SAP
 
I corposi rintracci dei giorni scorsi hanno messo in risalto quanto non si stia dando la giusta attenzione a ciò che sta accadendo su questo territorio a riguardo dell'immigrazione clandestina proveniente dalla “rotta balcanica”.
 
Le forze di Polizia in questi giorni sono state messe a dura prova dalla notevole mole di lavoro, complice gli scarsi organici a disposizione e le strutture del tutto inadeguate a gestire un fenomeno del genere.
 
Riteniamo però che il peggio di questa situazione, emerga nel fatto che gli operatori di Polizia, terminate le operazioni di identificazione e sbrigate le pratiche previste per legge, abbiano dovuto "ospitare" per lungo tempo nei propri uffici i "rintracciati" in attesa di essere collocati in strutture attrezzate.
 
E’ evidente che c’è stata una grossa difficoltà a collocare così tante persone in così poco tempo in strutture deputate a questo compito.
 
Non spetta però alla Polizia e alle forze dell'ordine anche questo compito.
 
Preoccupa che anche in questo, ancor maggiormente ora per quanto potrebbe accadere a seguito della crisi afghana, non ci sia già una "macchina organizzativa ben oliata" che stabilisca in tempi brevissimi adeguate sistemazioni.
 
Le forze di Polizia non devono diventare la valvola di sfogo del fenomeno immigrazione: ad ognuno il suo compito.