Salvaguardare la tradizione linguistica, stanziati fondi per notiziari in friulano
Un milione e 200mila euro per l'informazione radiotelevisiva in friulano: a tanto ammonta lo stanziamento per il triennio 2026-28 inserito nella legge di stabilità con un emendamento trasversale, approvato a larga maggioranza dall'Aula venerdì scorso.
"Come presidente dell'Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia non posso che essere soddisfatto e orgoglioso di questo risultato", ha sottolineato Mauro Bordin alla conferenza stampa convocata dai consiglieri regionali Diego Bernardis (Fp) e Markus Maurmair (FdI) per illustrare l'emendamento. "È frutto di un'azione sinergia e trasversale degli esponenti di tutte le forze politiche - ha proseguito -. Grazie alle tv e alle radio, l'informazione in friulano arriverà nelle case di migliaia di persone, non solo in Friuli Venezia Giulia, ma in tutto il mondo".
"La Regione non ha mai lesinato le risorse per le realtà che promuovono la lingua friulana", ha aggiunto Bordin, che ha ringraziato per questo l'assessore alle Autonomie locali e Lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti. "Crediamo nella valorizzazione del friulano, anche come strumento identitario, che rafforza il senso di appartenenza, le radici della nostra comunità".
Bernardis, nel suo intervento, si è soffermato sul percorso che ha portato all'approvazione dell'emendamento "iniziato più di un anno fa in V Commissione con le audizioni di tanti portatori di interesse e che ha visto anche la sottoscrizione, un mese fa, della Carta di Gorizia, tra i cui obiettivi c'è anche la stipula di convenzioni per trasmissioni radiotelevisive in friulano". Bernardis ha ringraziato tutti i colleghi che hanno lavorato per la stesura e l'approvazione del documento.
Ha parlato di "azione corale, partita dal basso, che coinvolge anche i privati", Maurmair. "Siamo riusciti ad avere una convenzione importante con la Rai - ha aggiunto - e ora ci sono le condizioni per stimolare lo Stato a fare un ulteriore passo avanti. Puntare sull'informazione, molto seguita, è una buona strada per promuovere la lingua friulana". Presenti alla conferenza stampa anche le consigliere Lucia Buna (Lega) e Manuela Celotti (Pd). "Abbiamo dato stabilità a questa iniziativa con uno stanziamento di 400mila euro che si ripete per tre anni", ha precisato Buna, sottolineando anche il ruolo importante dell'informazione radiofonica "che ci tiene compagnia in diversi momenti della giornata". "È un risultato di tutti, in particolare dei consiglieri che provengono da quei territori dove si parla in friulano quotidianamente - ha sottolineato Celotti -. Avere un'informazione in marilenghe, soprattutto sull'emittente pubblica, è un elemento di dignità. Un primo passo, cui speriamo ne facciano seguito altri, anche più sostanziosi". Sarà l'Agenzia regionale per la lingua friulana (Arlef), rappresentata in conferenza dal presidente Eros Cisilino, a gestire la stipula delle convenzioni con le emittenti radiotelevisive per l'avvio dei programmi in friulano. Per l'Arlef sono stati messi a bilancio 400mila euro in più rispetto allo scorso anno. Lo ha ricordato in chiusura Roberti, ringraziando tutti quelli che hanno contribuito alla stesura dell'emendamento e sottolineando che "sulle lingue minoritarie non si è mai fatto tanto come in questi ultimi anni".