Randagismo felino, svolta storica Fvg: obbligo di microchip e sterilizzazione per i gatti liberi

Foto di Annette Meyer da Pixabay [...]

Randagismo felino, svolta storica Fvg: obbligo di microchip e sterilizzazione per i gatti liberi

Un importante passo avanti nella tutela dei nostri amici a quattro zampe: la Regione Friuli Venezia Giulia ha approvato nuove norme per contrastare il randagismo felino e supportare le associazioni animaliste che operano sul territorio. La decisione, presa durante la seduta del Consiglio regionale del 10 ottobre 2025, rappresenta un traguardo storico per la protezione degli animali e il riconoscimento del lavoro svolto quotidianamente dai volontari.

Obbligo di microchip e sterilizzazione
Tra le principali novità spiccano l’istituzione dell’anagrafe felina regionale e l’introduzione dell’obbligo di sterilizzazione per i gatti circolanti. Si tratta di strumenti fondamentali per monitorare e prevenire la proliferazione delle colonie feline, garantendo al contempo una gestione più efficace e responsabile del fenomeno.
Dal 1° luglio 2026, tutti i gatti lasciati liberi di circolare dovranno essere registrati nel Sistema Informativo Nazionale per gli Animali da Compagnia (SINAC-FVG) e sterilizzati dai loro proprietari o detentori, secondo le modalità previste dalla nuova normativa.

Una regione modello nella tutela animale
Queste misure consolidano ulteriormente l’impegno del Friuli Venezia Giulia nel campo della tutela degli animali. Già con la Legge Regionale 39/90, la Regione aveva posto fine alla soppressione dei cani non reclamati, ispirando la successiva normativa nazionale e diventando un esempio di civiltà e sensibilità verso il mondo animale.

Riconoscenza e collaborazione dal volontariato
Le associazioni animaliste del territorio hanno espresso profonda gratitudine verso il Presidente del Consiglio regionale Massimiliano Fedriga, l’Assessore alla Sanità Riccardo Riccardi e il personale dell’Ufficio Sanità Pubblica Veterinaria, in particolare il dottor Manlio Palei e la dottoressa Sabrina Loprete, per la disponibilità e l’ascolto dimostrati nel confronto con il Terzo settore.
«La situazione del randagismo felino era ormai critica – sottolineano le associazioni – sia per l’impatto economico sugli enti pubblici, sia per il lavoro quotidiano dei volontari. Con queste nuove disposizioni si apre finalmente un capitolo di speranza e opportunità per tutti».

Sostegni economici alle associazioni
Accanto alle nuove norme, la Regione ha previsto anche contributi economici destinati alle associazioni iscritte al registro regionale. I fondi serviranno a sostenere le attività di gestione delle colonie feline e la distribuzione di alimenti alle referenti accreditate dai Comuni.
Un aiuto concreto che permetterà di proseguire con maggiore serenità il lavoro di cura e tutela dei gatti randagi, rafforzando la collaborazione tra istituzioni e volontariato.

Verso una comunità più rispettosa e solidale
Le associazioni si dichiarano pronte a collaborare con rinnovato entusiasmo, portando avanti un impegno condiviso per costruire una comunità più consapevole, rispettosa e solidale nei confronti degli animali. La nuova normativa segna così non solo un cambiamento legislativo, ma anche un passo culturale verso una convivenza più etica tra uomo e natura.