“Pro Vita Famiglia: Ministro Valditara vieti ''bagni gender'' al Galilei e in tutte le scuole!!”
«Inammissibile l'iniziativa della dirigente scolastica del Liceo scientifico Galilei di TRIESTE, Claudia Virili, che in un piano dell'edificio ha fatto sparire i bagni riservati ai maschi e alle femmine sostituendoli con bagni ''no-gender''. Oltre ad essere illegale, dato che secondo il DM 18 dicembre 1974, 3.9.1 sull'edilizia scolastica i bagni ''devono essere separati per sesso'', è un'iniziativa prevaricatrice ed ideologica che sminuisce l'importanza della diversità sessuale tra maschi e femmine, che rischia di aumentare la confusione già presente in molti giovani su queste differenze e per altro può causare situazioni imbarazzanti o addirittura lesive della dignità soprattutto delle ragazze, che vengono così private di uno spazio di intimità a loro riservato. Ci uniamo alla denuncia dell'assessore regionale Alessia Rosolen che ha giustamente qualificato l'iniziativa come ''un'applicazione di posizioni politiche in un contesto sensibile, più utile alla propaganda che a promuovere la cultura dei diritti''. Chiediamo al Ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara di prendere provvedimenti urgenti per vietare la presenza di bagni gender nelle scuole di tutta italia, e alla Dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale, Daniela Beltrame, di avviare un'istruttoria formale sul caso e di chiedere chiarimenti alla dirigente scolastica sull'annunciato ''più ampio progetto educativo che nei prossimi mesi comprenderà momenti di formazione per i docenti su temi legati agli stereotipi e alle discriminazioni'', verificando nel dettaglio che tipo di iniziative saranno assunte, con l'utilizzo di quali materiali e col coinvolgimento di quali esperti o attivisti politici». Così Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus. Immediapress è un servizio di diffusione di comunicati stampa in testo originale redatto direttamente dall'ente che lo emette. L'Adnkronos e Immediapress non sono responsabili per i contenuti dei comunicati trasmessi (Redazione/Adnkronos)