Cabinovia, Adesso Trieste: "il Comune cambi strada e realizzi un’opera davvero utile per Trieste"

Nel suo tentativo di accreditare i vantaggi e la non modificabilità di un’opera inutile e dannosa per la città come il progetto di cabinovia da Campo Romano al Molo IV, l'Amministrazione comunale di Trieste non si sta attivando per ri-destinare il finanziamento ottenuto verso la realizzazione di infrastrutture di certo più utili, come una moderna rete tranviaria elettrica. Al contrario, spaccia per indicazioni ufficiali del Governo affermazioni estrapolate da riunioni ministeriali - delle quali peraltro non vi è traccia - per accreditare l’impossibilità di investire in modo più assennato quelli che sono pur sempre fondi pubblici.
 
Ciò che invece risulta dalla lettura del documento "Istruzioni tecniche per la selezione del progetti PNRR" del Governo, è che, ferme restando le previsioni inerenti a risultati attesi e fasi procedurali (target e milestone) dei progetti finanziati, tutto il resto è modificabile. Ne consegue che non vi sarebbero al momento ostacoli formali a dirottare le risorse su una moderna linea di tram-treno.
 
“La questione è politica e non tecnica – sottolinea il capogruppo in Consiglio comunale di Adesso Trieste, Riccardo Laterza – noi pensiamo, in sintonia con quanto sostengono i comitati di cittadini nati spontaneamente, che la cabinovia abbia un impatto inaccettabile e che sarebbe in ogni caso profondamente sbagliato sprecare quasi 50 milioni di euro di risorse pubbliche in un'opera inutile e insostenibile. Nel lungo periodo, inoltre, se le generose previsioni relative ai flussi di mobilità che intercetterebbe l'ovovia non si realizzeranno, il costo di mantenimento dell'opera peserà sulle tasche delle triestine e dei triestini, rendendo praticamente impossibile qualsiasi investimento su sistemi di mobilità veramente sostenibili. Un'ipoteca inaccettabile contro la quale si stanno mobilitando in moltissimi. Adesso Trieste continuerà a sostenere il percorso delle associazioni e dei comitati per impedire la realizzazione dell'opera”.