25 Luglio 1943 - 2023 80° Anniversario della prima caduta del regime fascista (VIDEO-SERVIZIO)
Il Comitato Pace Convivenza Solidarietà Danilo Dolci e l’Associazione culturale Tina Modotti-APS invitano le cittadine e i cittadini a un incontro di ricordo e riflessione sul tema della caduta del regime fascista, accelerata dalla destituzione di Mussolini sconfessato dal Gran Consiglio del fascismo proprio tra il 24 e il 25 luglio del 1943 e poi fatto arrestare. Lo Stato fascista tentò una “rinascita”, tornando alle sue origini antiborghesi con la Repubblica Sociale Italiana, in realtà uno stato-fantoccio succube della Germania nazionalsocialista. Dopo l’8 settembre di quello stesso anno diverse parti d’Italia, tra cui la nostra regione, vennero direttamente governate dagli occupatori nazionalsocialisti, fino alla Liberazione.
Ottant’anni dopo questi fatti, qui brevemente riassunti, pensiamo che sia ancora necessario fare i conti con questo periodo tragico soprattutto perché è in corso una guerra della memoria in cui per il momento prevale chi vuole esaltare il regime fascista e relativizzarne i crimini, in realtà indubitabili e storicamente accertati. Il revisionismo attuale, in Italia e in tutta Europa, ormai si è trasformato in rovescismo e cioè in una lettura che vede l’assoluzione dei regimi fascisti interpretati come reazione al ben più pericoloso nemico slavo-ateo-comunista. Secondo questa lettura il fascismo sarebbe stato un regime sì dittatoriale, ma quasi innocuo rispetto alla violenza hitleriana, e comunque entrambi reazioni alle evocate barbarie bolsceviche.
Noi invece crediamo che il fascismo sia solo violenza e sopraffazione e che la devastazione da esso portata in Europa e nel mondo sia ancora oggi uno dei motivi del disordine globale. Al fascismo devono essere attribuiti la distruzione del -sia pure imperfetto- regime liberale; l’asservimento alle parti più retrive del padronato italiano (agrari e industriali); l’uccisione mirata e sistematica degli avversari politici; un feroce colonialismo e le aggressioni a molti Stati (Libia, Etiopia, Grecia, Albania, Jugoslavia, Unione Sovietica, etc.); la ferocia bellica; il razzismo elevato a sistema; l’antiebraismo strutturale; la misoginia che avrebbe voluto relegare le donne a un ruolo subordinato e servile; l’omofobia.
Voler rivalutare o solo normalizzare il fascismo, per praticare forme di governo che da questo traggano ispirazione (come qualche personalità con cariche politiche elevatissime continua a fare), è preoccupante. Non temiamo le internazionali nere, pur in parte ancora esistenti, ma la loro assunzione di maschere pseudo-democratiche che permettono anche a partiti di estrema destra di raggiungere il potere grazie all’alleanza con i poteri forti e a un astensionismo ormai dilagante. Contro queste forme che tendono a minare la democrazia parlamentare manifestiamo questo 25 luglio: mai più fascismo, mai più razzismo, mai più guerre!
Invitiamo infine ad informarsi sui canali dell’ANPI, presso le Case del Popolo e dei vari luoghi d’aggregazione per partecipare alle tradizionali pastasciutte antifasciste che si terranno a partire da questo weekend in varie località, come fece all’epoca papà e la famiglia Cervi offrendola agli abitanti di Campegine per festeggiare la prima caduta del fascismo quel 25 Luglio 1943.
Durante le pastasciutte si potrà ancora contribuire alla sottoscrizione nazionale ANPI per le popolazioni colpite dall'alluvione in Emilia-Romagna.
Prossima iniziativa di pace contro le maledette guerre, appuntamento all'albero di cachi per ricordare dopo Hiroshima il bombardamento atomico di Nagasaki il mercoledì 9 agosto in parco San Giovanni (alla villa Renner) alle ore 19.
Comitato Pace Convivenza Solidarietà Danilo Dolci