Siot - boom: verso il miliardo e mezzo di tonnellate di greggio scaricato

Il Gruppo TAL ha organizzato oggi, come da tradizione, l’overview dedicata alla stampa e agli stakeholder locali: in una colazione di lavoro al caffè Tommaseo, Alessio Lilli, General Manager del Gruppo TAL e Presidente della SIOT, Società Italiana per l’Oleodotto Transalpino, ha illustrato i risultati ottenuti nel 2018 e gli obiettivi relativi all’anno in corso.

Il 2018 è stato per il Gruppo TAL - ha dichiarato Alessio Lilli - un anno di continuità e nuove sfide, in particolare in due settori nei quali i nostri investimenti sono focalizzati: la ricerca tecnologico-scientifica e la sicurezza. Il 2019 sarà un anno di traguardi, perché a breve raggiungeremo un risultato unico per l’Europa: avremo scaricato al Terminale Marino del porto di Trieste un miliardo e mezzo di tonnellate di crude oil dall’entrata in funzione dell’Oleodotto Transalpino, mentre a metà anno toccherà i nostri ormeggi la ventimillesima petroliera”.

Per l’Oleodotto che da Trieste rifornisce di greggio il cuore dell’Europa - il totale fabbisogno di Baviera e Austria, una consistente quantità di energia necessaria alla Repubblica Ceca - si tratta di importanti conferme, relative all’efficienza e alla stabilità delle società di gestione che fanno capo al Gruppo TAL.

“Per dare concretezza a questi numeri - ha sottolineato ancora Alessio Lilli – un miliardo e mezzo di tonnellate di greggio corrispondono alla quantità di petrolio che è stata utilizzata in Italia negli ultimi 25 anni”.

SICUREZZA - Accanto ai numeri, l’attività: sul fronte sicurezza, il 2018 ha visto il Terminale Marino della SIOT essere oggetto di un audit di controllo da parte dell’European Maritime Safety Agency, l’organismo che a livello europeo è competente per la verifica della sicurezza nei porti. “Il risultato dell’audit è stato eccellente - ha annunciato Alessio Lilli - e il nostro sistema di sicurezza verrà citato come best practice a livello europeo, un riconoscimento che rende valore all’operato dei nostri tecnici e di chi lavora con grande dedizione e rispetto nella nostra azienda”.

I NUMERI 2018 - L’overview con gli stakeholders è stata anche l’occasione per sintetizzare i dati relativi al 2018: l’anno scorso sono stati scaricati 41,7 milioni di tonnellate di greggio, giunte nel porto di Trieste con 465 navi. “I dati - ha commentato Alessio Lilli - sono sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente, quando avevamo scaricato 42,4 milioni di tonnellate. Si tratta di numeri che confermano il fabbisogno tedesco, austriaco e ceco di energia, e garantiscono all’economia triestina un importante ritorno economico in termini di occupazione, fatturato e sviluppo”.

RICERCA TECNOLOGICA - La società austriaca del Gruppo TAL è stata invece protagonista nel 2018 di una innovazione a livello internazionale, inaugurando una centrale “idroelettrica” che invece dell’acqua utilizza il greggio.

“Si tratta di una novità a livello mondiale – spiega Lilli – utilizzare i principi delle centrali idroelettriche ma con il greggio non era mai stato fatto. Dopo aver affrontato le sfide tecnologiche per la sua realizzazione ci è rimasta quella di darle un nome visto che non esisteva nulla di questo tipo e così, tra di noi, la chiamiamo “centrale petroelettrica”.

L’impianto è capace di produrre il 12% dell’energia che TAL utilizza in Austria, una quantità che potrebbe soddisfare il fabbisogno annuale di oltre 3.000 famiglie.

Realizzata con un investimento di 11 milioni di euro, la centrale è situata a 1.335 metri sul livello del mare nel comune di Mittersill, ed è stata realizzata in tre anni. “Grazie a questo progetto il Gruppo TAL ha contribuito a diminuire il proprio impatto ambientale, aumentando la propria efficienza energetica. È l’unica centrale al mondo che produce energia elettrica sfruttando la caduta del greggio, senza alcuna emissione di CO2 ” ha concluso Alessio Lilli.