Petizione popolare scuole d'infanzia a Trieste, Brandi: «Inesattezze, imprecisioni ed errori»

Dopo la conferenza stampa indetta dai consiglieri comunali d'opposizione Maria Teresa Bassa Poropat, Laura Famulari e Sabrina Morena, prende la parola l'assessore all'educazione Angela Brandi: «Riguardo il punto sulle attività formative sostitutive all'ora di religione cattolica, queste sono  già comprese nel testo da noi presentato. Le attività sono poi parte integrante del post. L'ora non è obbligatoria, infatti all'atto dell'iscrizione viene richiesto al genitore di barrare se avvalersi o meno dell'insegnamento della religione cattolica. In caso di mancata scelta, vale la regola del tacito assenso».

‘No limite del 30% di stranieri nelle scuole per l’infanzia di Trieste’

«Sulla questione - conclude Brandi-  del maggior punto per zona o circoscrizione d'appartenenza, questo concetto è ormai superato dalla real dei fatti in cui ci sono altri fattori che determinano la miglior scelta possibile per un genitore, vedi il posto del posto del lavoro, chi porta il bambino,  ad esempio i nonni. Per quanto concerne il 30% ho già risposto più e più volte spiegano al meglio la motivazione della scelta, anche in occasione di alcune conferenza stampa convocate appositamente in passato».