Grim lascia il Pd. LE REAZIONI. Cosolini: «Mi dispiace ❤️». Orel (PSI): «Non perdiamo niente»

«Sono profondamente convinta che serva un’altra risposta alle sfide di questo millennio. Rispetto al grande shock della globalizzazione, per battere la risposta “cattiva” del sovranismo, non basta mettere in campo strumenti di protezione passiva che hanno le loro radici in politiche di welfare e redistribuzione della ricchezza portate avanti nel secolo scorso». Lo afferma Antonella Grim a proposito del suo addio al Pd. «Accanto - ancora - a questa risposta, sono convinta vada praticata anche un’altra via che ha le radici nelle recenti e contemporanee scelte dei governi di centro sinistra, che parli e cerchi anche strumenti di produzione di ricchezza - perché solo così puoi fare vera equa e duratura ridistribuzione- che non si fermi solo ad ampliare welfare facendo debito pubblico, che parli ai quarantenni, trentenni massacrati da scelte per esempio previdenziali capaci solo di dare risposte all’oggi ma non al domani ed al dopo domani.» «Una proposta politica - sottolinea Grim -  fortemente europeista e coraggiosa su ambiente e crescita, capace di tenerle insieme queste priorità, non di rifugiarsi in “ ismi” identitari ormai inefficaci. È una sfida che vuole provare a raccogliere quella parte del paese silente e spaesata, non a minare o indebolire il campo del centro sinistra. Non è una scelta contro il Partito Democratico. Rispetto a questo grande straordinario partito, c’è solo la necessità di fare chiarezza, anche e soprattutto verso elettori ed iscritti. Con rispetto e, dal mio punto di vista, riconoscenza e amicizia. Ho trascorso dieci anni sfidanti, entusiasmanti, complessi nel pd e sarò sempre grata a tantissime persone per il percorso che insieme abbiamo costruito». «Da tempo - non certo nelle ultime 48 ore  conclude -  o per qualche canzonetta - purtroppo non mi sentivo più a casa. Come mi ha augurato ieri sera una straordinaria militante del pd di TRIESTE, spero ora di ritrovare quel sorriso, l’entusiasmo politico e anche personale, che avevo smarriti negli ultimi mesi. E non potrei mai restare dentro ad una comunità attaccando i suoi segretari, soprattutto provinciale e regionale. Non è il mio stile. Grazie alla comunità del partito democratico, in particolare a quella del pdfvg. Ora è tempo di partire per questa nuova avventura». A stretto giro sono arrivate le reazione di alcuni politici locali. L'ex sindaco Roberto Cosolini ha affermato «Mi dispiace Antonella❤️, come sai la mia scelta è del tutto diversa», l'ex segretaria cittadina del Pd Adele Pino:  «Non ho condiviso l'uscita di Bersani e di D'Alema, condivido ancora meno la.vostra, soprattutto per tempi e modi. Io non ho condiviso tutta una serie di passaggi di Renzi dal referendum in poi ma non me ne sono andata, sono rimasta accettando di essere in minoranza. Vi state assumendo una grande responsabilità nei confronti del Paese, non posso che augurare a voi ed al Paese che tutto ciò non porti danni gravi». Gianfranco Orel segretario cittadino del Partito Socialista Italiano: « Non perdiamo niente». Il consigliere comunale del Pd Giovanni Barbo: «capisco ma non condivido. sulle motivazioni possiamo discutere, ma soprattutto a livello nazionale tempi e modi potevano essere diversi, se davvero la scelta era di campo»