Il programma di “Pray for the peace of Jerusalem”, concerto memoriale in ricordo di Marco Sofianopulo nel quinto anniversario della sua morte, è stato presentato oggi (lunedì 25 novembre) nel corso di una conferenza stampa, svoltasi nel salotto azzurro del palazzo municipale, alla quale sono intervenuti l’assessore alla Cultura Giorgio Rossi, la direttrice dei Civici Musei Laura Carlini Fanfogna, mons. Giorgio Carnelos, canonico decano del capitolo della Cattedrale di San Giusto, il maestro Massimo Belli, direttore della Nuova orchestra da camera “Ferruccio Busoni”, la maestra del Rita Susovsky del Complesso vocale “Gruppo Incontro”, l’organista della cattedrale di San Giusto Riccardo Fossi, la presidente della Commissione Cultura del Comune Manuela Declich e Paola Pitacco Sofianopulo.
Nell’introdurre l’importante concerto che si terrà domenica 1 dicembre, alle ore 20.30, nella cattedrale di San Giusto, con ingresso libero, l’assessore Giorgio Rossi, oltre al “valore artistico e spirituale dell’appuntamento”, ha voluto in particolare evidenziare “il senso di gratitudine della famiglia Sofianopulo per la città di Trieste” ribadendo anche l’impegno a sostenere l’attività della Cappella Civica. Bisogna dire -ha aggiunto mons. Carnelos - “grazie a Dio per il dono alla nostra Chiesa di Marco Sofianopulo”, che per il “suo spirito creativo e profondamente religioso si può definire come un Bach dei nostri tempi”.
La direttrice Laura Carlini Fanfogna ha invece ricordato lo spessore artistico poliedrico della famiglia Sofianopulo da Cesare a Marco e Antonio. Rita Susovsky, portando il messaggio del maestro del coro della Cappella Civica Roberto Brisotto ha a sua volta evidenziato lo stretto legame tra Marco Sofianopulo e la stessa Cappella Civica, che diresse per 28 anni, sviluppando un’intensa attività istituzionale, ma anche concertistica, in collaborazione con prestigiosi maestri, musicisti e orchestre. “E’ stato un compositore di altissimo livello artistico e di talento che lascia un elevato patrimonio musicale”. Parole di stima e apprezzamento anche da parte di Riccardo Fossi che ha ricordato la “figura di riferimento che resterà sempre una vetta da raggiungere”. Il nostro -ha spiegato il maestro Massimo Belli – è stato un intenso e proficuo rapporto di collaborazione che ci ha portato a realizzare tanti progetti, anche quelle “Mattinate musicali” ora giunte alla diciannovesima edizione”. “Sono quindi onorato di organizzare con la famiglia questo evento” che propone nel suo programma “Nigun di solitudine e abbandono”, con al violino Lucio Degani e soprattutto “Pray for the peace of Jerusalem” un bel brano, con soprano Marianna Prizzon e Baritono Alberto Gallo, un messaggio forte di pace che Marco voleva dare. Un grazie alla famiglia è stato espresso anche dalla presidente Manuela Declich, che ha sottolineato la valenza di questi “momenti di comunità importanti”, “una bellissima occasione d’incontro per la nostra città e che testimonia un grande amore per Trieste”. Infine anche la moglie di Marco, Paola Pitacco Sofianopulo ha ringraziato il Comune per questo concerto, che contribuisce a valorizzare e far conoscere, soprattutto ai giovani, l’umile sensibilità di un grande artista come Marco Sofianopulo.
Nato a Trieste nel 1952 da famiglia di origini elleniche, Marco Sofianopulo ha conseguito i diplomi di pianoforte, composizione (è stato allievo prediletto di Giulio Viozzi) organo e composizione organistica e percussioni. Giovanissimo è entrato a far parte del corpo docente del conservatorio Tartini di Trieste dove ha insegnato dal 1975 lettura della partitura e , in seguito, fino alla quiescenza composizione vocale e corale. Autore dal linguaggio libero, moderatamente cromatico, sensibile alla cultura delle sue origini elleniche, ha composto opere che spaziano in ogni campo della musica. Nel 2010 la prima opera lirica è stata rappresentata al Teatro Lirico Nazionale di Atene. Le sue musiche sono state eseguite in Europa e in altri continenti, premiate in concorsi, pubblicate da numerose case editrici, registrate da emittenti radio TV e incise su LP e CD. Mancato il 14 novembre del 2014, la sua eredità artistica è custodita dal Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma e, a Trieste, dal Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” nel fondo a lui intitolato, comprendente la totalità delle sue musiche, manoscritte e a stampa.