"Eugenio Rosmann": il premio a favore dell'ambiente e dei neo-laureati

La quinta edizione dei premi “Eugenio Rosmann” si è svolta quest’anno nella Sala delle colonne dell’Europalace Hotel di Monfalcone. Il concorso – nato da una proposta del professore emerito dell’Università di Trieste, botanico ed ecologo Livio Poldini - mira a valorizzazione tesi di laurea di ogni livello per incoraggiare i giovani studiosi a promuovere buone pratiche per la difesa, la conservazione e il miglioramento del nostro ambiente naturale. I riconoscimenti sono resi possibili dai contributi della BCC di Staranzano e Villesse, del Comune di Monfalcone e del 5 per mille della stessa Associazione Rosmann e gode del patrocinio delle Università di Trieste e Udine.

Prima dell’assegnazione dei premi Stefano Filacorda, docente dell’Università degli Studi di Udine, afferma “io sono quello che sono grazie a Eugenio Rosmann. Pensare ora a quanto conta per i nuovi giovani laureati quest’esperienza mi emoziona”.

È un evento che il Comune apprezza moltissimo perché va nella direzione di quelle che sono le linee guida di questa Amministrazione, che è molto attenta agli aspetti ambientali. Monfalcone è infatti una città che vuole cambiare volto, diventando turistica e attenta all’ambiente. L’associazione quindi è estremamente in linea con noi”, aggiunge l’Assessore del Comune di Monfalcone Sabina Cauci. 

I saluti istituzionali continuano alla presenza dell’Assessore alla tutela ambientale del Comune di Gorizia Francesco Del Sordi: “premiare dei ragazzi che si sono impegnati in attività di studio su temi estremamente importanti è un’iniziativa lodevole che mi sento di sostenere. Oggi l’ambiente è arrivato ad un livello di considerazione più alto rispetto ai miei tempi: un po tutti hanno iniziato a considerare l’ambiente non solo tema d’élite, ma un comun denominatore tra tutti. L’ambiente è uno, è unico e va salvaguardato. Mi auguro di poter andare avanti con queste iniziative a sostegno dei giovani laureati”. 

Premiati con il premio Rosmann sono stati Verdiana Vellani, che ha studiato la risposta dei coralli mediterranei alle ondate di calore e alle microplastiche, Ivan Farace, laureatosi all’Università della Tuscia, ha analizzato il comportamento aereo della Balenottera comune nel Mediterraneo e le relazioni con gli aspetti ambientali e antropici e Luca De Stasio si è dedicato al basso Isontino e le sue infrastrutture verdi e blu, matrici di rigenerazione socio-economica.

Diverse tesi sono state inoltre oggetto di menzioni speciali, tra cui “Effetti dello stress da sommersione sulle alofite di barena: nuove prospettive di upcalling” di Paolo Cinghiano dall’Università di Udine, motivato in quanto “tratta un tema originale e molto attuale, anche nell’ottica delle conseguenze dei cambiamenti climatici e che interessa direttamente il nostro territorio costiero e lagunare”.
Un’altra menzione speciale è stata assegnata alla studentessa dell’Università di Trieste Alice Rotiroti per la tesi “La giustizia climatica e l’unione europea, un’analisi della giurisprudenza recente”, che è “per l’importanza e la novità dell’argomento, interessante per gli sviluppi futuri di questo strumenti di tutela legale dell’ambiente”. 

L’edizione di quest’anno inoltre, prevede dei premi speciali, uno dei quali messo in palio dal CAI di Monfalcone e vinto da una tesi dell'Università di Trento e Innsbruck del dott. Carlo Bee, dedicata alle conseguenze sulle foreste della tempesta Vaia dell’ottobre 2018 sulle Alpi Orientali, con simulazioni numeriche ad alta risoluzione del campo di vento.

Il premio “Arte, Scienza e Benessere”, messo in palio dall’omonima associazione di volontariato di Zoppola di Pordenone, è stato vinto da Giorgia Sacchi, grazie allo studio del processo di carbonizzazione idrotermica dei reflui degli allevamenti, un problema ambientale e sociale che opportunamente può fornire preziose risorse.

La famiglia della professoressa Cauci ha indetto un altro premio speciale per ricordare il padre Dionisio Cauci, mancato nei mesi scorsi. Il premio sui cambiamenti climatici è stato vinto da uno studio sulla relazione tra isole di calore e verde urbano nel Comune di Monfalcone e in particolare sulle benefiche funzioni del verde urbano a cura della dottoressa Margherita Bertossi. 

L’Associazione non ha indotto premi indirizzati solo agli studenti ma pure alle Associazioni. Nasce quindi quello che quest’anno si chiama “Populus alba”, dedicato alla storica attivista del WWF monfalconese e poi dell’associazione Rosmann Elga Bois. È stato assegnato all’Ispettorato forestale di Gorizia, che si è fatto promotore dell’istituzione del biotopo regionale del Monte Sabotino, che ospita oltre 450 specie floristiche Il premio, consistente in un'opera artistica realizzata dal maestro Cristiano Leban, è stato consegnato ai Forestali. 

Sono state anche assegnate alcune menzioni alle tesi di laurea della dott.ssa Alice Rotiroti per il suo lavoro sulla giustizia climatica nell’Unione europea, al dott. Paolo Cingano dell’Ateneo di Udine che ha studiato gli effetti dello stress da sommersione sulle alofite di barena e alla dott.ssa Arianna Fornaroli dell’Università di Milano per un pregevole studio sui gruppi di delfini di Risso delle isole Azzorre.

Ad accompagnare la serata, la chitarra della giovane e talentuosa chitarrista Mateja Martini ed i vini proposti dalle pasticcerie Maritani.