Morning News, ritornissimo di Claudio Sterpin a “Impossibile il suicidio, fu un fatto premeditato”
Nella puntata odierna di Mattino Cinque News su Canale 5, Claudio Sterpin – amico di Liliana Resinovich – è intervenuto in diretta per commentare gli sviluppi delle indagini sulla morte della donna, avvenuta a Trieste nel dicembre 2021.
L’intervista si è focalizzata sulle recenti attività investigative, che vedono ora la Procura di Trieste indagare per omicidio volontario e non più per istigazione al suicidio o per morte come conseguenza di un gesto autolesivo.
Sterpin ha dichiarato:
«Non spetta a me dirlo, ma questo zirconio doveva essere trovato tre anni e mezzo fa. Siamo in ritardo, ma meglio tardi che mai. La prima Procura ha lavorato un anno e mezzo per concludere che Liliana si fosse suicidata. Ora la condotta della Procura è cambiata e speriamo vadano fino in fondo».
Durante la diretta, la giornalista ha ricordato che gli avvocati di Sebastiano Visintin – marito di Liliana – non escludono ancora oggi l’ipotesi del suicidio. A questa osservazione, Sterpin ha replicato:
«Per me questa ipotesi è da escludere. Quello che è successo era premeditato da tempo. Liliana non poteva essersi tolta la vita nel luogo in cui è stata trovata».
Sterpin ha poi espresso dubbi sulle circostanze del ritrovamento del corpo:
«Aveva sacchi neri e bianchi, come per simulare un soffocamento. L’ho già detto: Liliana è morta soffocata, ma bisogna capire dove e quando, e chi l’ha portata lì».
Il caso resta uno dei più discussi degli ultimi anni a Trieste. Le indagini attuali puntano a chiarire ogni aspetto della vicenda, compreso il ruolo di eventuali terze persone, indicate anche da alcuni media come “l’ombra del terzo uomo”.
La Procura prosegue gli accertamenti in attesa di nuovi riscontri tecnici e testimonianze.