Torna Piazza Europa, parte del centro pedonalizzato: 160 espositori, attese 250 mila persone

Quattro giorni di ricchezza di prodotti con Piazza Europa, oggetti d'artigianato, occasioni d'acquisto e leccornie gastronomiche di ogni genere e provenienza (europea ma non solo), davvero per tutti i gusti e per ogni esigenza; il tutto “spalmato” su una vasta area del centro, tutta pedonalizzata - di norma o per questa speciale occasione - che si estenderà tra l'asse via Mazzini-piazza Repubblica e quello Bellini (sul Canal Grande)-piazza Ponterosso-piazza Sant'Antonio-Ponchielli-Paganini, e tra via Santa Caterina e le Rive, “occupando” con i suoi variegati colori e manifestazioni anche via Dante, via Cassa di Risparmio (con propaggini oltre il Passaggio Joyce fino all'inizio di via Trento) e via Genova.

Sarà questa , da domenica 22 aprile, con inaugurazione alle ore 11, in piazza Sant'Antonio Nuovo, e prosecuzione fino alla giornata festiva di mercoledì 25, Piazza Europa 2018, la grande e prestigiosa mostra-mercato, promossa dalla Confcommercio-FIVA (Federazione Italiana Venditori Ambulanti e su aree pubbliche) in co-organizzazione con il Comune di Trieste, che, dopo lo straordinario successo dell'edizione 2017 – quando “riapparve” a Trieste dopo un'assenza di 7 anni facendo registrare un afflusso di quasi 210 mila visitatori -, torna nuovamente nella nostra città puntando a risultati ancor più alti.

Come ha auspicato infatti il competente Assessore comunale al Commercio ed Eventi correlati, nel corso della presentazione in Municipio, questa edizione potrebbe verosimilmente toccare il record delle 250 mila presenze.

Un obiettivo ambizioso ma raggiungibile, considerato che saranno “in piazza” oltre 160 espositori in grado di offrire prodotti di qualità e, contemporaneamente, oltre ai triestini che hanno sempre apprezzato la manifestazione, anche i tanti turisti che stanno affollando la città in questo periodo. Inoltre anche l'ampio orario di apertura, dalle 9 del mattino a mezzanotte, farà la sua parte in tal senso.

Sarà certamente, e in ogni caso – ha osservato l'Assessore comunale al Commercio ed Eventi correlati –, una bella occasione in più per rafforzare e nutrire di contenuti la rinnovata e rafforzata vocazione turistica di Trieste; un evento che, tra l'altro, ha dimostrato di avere ormai un “suo” tradizionale pubblico e di saper attrarre molti visitatori anche da oltreconfine, da Slovenia, Croazia e Austria. Un'iniziativa dunque che, anche per la forza di queste cifre, dovrebbe soddisfare gli stessi commercianti nostrani, ai quali, inoltre, sarà consentito per l'occasione di “uscire” all'esterno dei rispettivi esercizi, portando in strada le proprie offerte senza bisogno di “bolli” o di autorizzazioni specifiche.

Ancora da parte dell'Assessore competente un ringraziamento alla Trieste Trasporti per la collaborazione (in particolare in ordine allo spostamento delle linee e fermate di bus con la provvisoria pedonalizzazione di via Mazzini) e due puntualizzazioni: il consueto mercatino di piazza Sant'Antonio (già di Ponterosso) sarà spostato in questi giorni in piazza Vittorio Veneto mentre sarà ovviamente necessaria l'istituzione di una serie di divieti di transito e di sosta che entreranno in vigore già da domani, sabato 21, per consentire l'arrivo e il posizionamento dei mezzi di “Piazza Europa” (vedi anche Ordinanza viabilità allegata).

Favorevoli auspici anche secondo il presidente del Consorzio ambulanti FVG Michele Franz che, anche a nome del presidente nazionale FIVA Errico, ha sottolineato l'importanza della manifestazione triestina, ricordando che “è proprio nel capoluogo giuliano infatti che, nel 2001, si svolse la prima manifestazione di questo tipo. È qui che tutto è nato, più di 15 anni fa e per questo è un grande piacere tornare in questa città accogliendo l'invito della amministrazione comunale”.

Infine, Fabrizio Astolfi, ha annunciato che per la prima volta a Trieste, in concomitanza con Piazza Europa, si svolgerà il Trieste Dog Show: domenica 22 aprile (o in caso di maltempo mercoledì 25), dalle ore 16 alle 18.30, nell’apposita area allestita in via Genova si terrà una Sfilata amatoriale cinofila (a cura di Astol Models) aperta a tutti i cani di razza e non, dai 4 mesi in su, con tanti interessanti premi (1° premio una bicicletta pieghevole, 2° premio un tablet, 3° premio una stampante, e poi ancora premi “speciali” per i primi tre meticci, per i tre migliori bassotti, per i 10 cani più belli nello show finale ecc.). Iscrizioni sul posto dalle ore 13 e fino alle 16, a 10 Euro per cane; inizio dell'evento subito dopo, alle ore 16 circa. (informazioni al tel. 329-7185333).

I contenuti: gastronomia, oggettistica e tante, variegate occasioni d'acquisto

Grazie a questa festosa invasione colorata, per quattro intense giornate il centro di Trieste si presenterà come un’Europa in miniatura, ma non solo: una piazza cosmopolita dove sventoleranno, accanto alle europee, anche le bandiere di Marocco, Ecuador, Israele e – per la gastronomia - Thailandia e Senegal. Ma i pezzi forti verranno ancora una volta dal cuore del Vecchio Continente.

A farla da padrona sarà infatti la gastronomia Mitteleuropea. Da Salisburgo un trio di specialisti del palato offrirà le specialità tradizionali tirolesi e austriache: canederli e speck affumicato, zuppe di Gulasch, salsicciotti per tutti i gusti, torta Sacher e i deliziosi Brezel, il pane tipico del Tirolo, normalmente salato, ma anche ricoperto di cioccolato o ripieno di mele. Protagonista assoluto anche lo strudel in tutte le sue varianti: alla mela, alla frutta, alla cannella.

Agli appetiti più robusti si raccomanda il grill gigante con specialità dalla Germania dove tutto è maxi: i würstel, anche da mezzo chilo, gli spiedini di mezzo metro, fino ai colossali stinchi di maiale o alla carne della Turingia aromatizzata alla birra scura e agli immancabili Sauerkraut, naturalmente accompagnati da fiumi di birra.

Per chi preferisce sapori Sudamericani l’ideale è rappresentato dalla carne argentina, l’Asado alla griglia, o dalla specialità dalla ristorazione brasiliana, la Feijoada, preparata con riso, fagioli neri, carne di maiale e di manzo, che porteranno in città un pezzo del Nuovo Continente.

Più delicate ma non meno gustose le polpette di ceci e spezie – le celebri falafel – nello stand israeliano che propone menù con carne di agnello, ma offre proposte anche per chi mangia vegetariano.

Invitantissima è la paella dello stand catalano di Barcellona. Il riso, nelle enormi padelle, è condito con carne o con pesce, o anche con entrambe le “specie” (la cosiddetta paella mixta). Tutto preparato all’istante, sotto gli occhi dei visitatori.

Dalla Russia arrivano invece vodka e caviale nero. Molto attese pure, altra novità, le pietanze della tradizione araba e mediorientale (ma anche balcanica!): baklava, sarma e caffè turco.

E in questo “serpentone”, suggestivo e coloratissimo, non possono mancare gli operatori italiani con le loro specialità regionali. Presenti col meglio del meglio, tra alimentari e non. Grappa veneta e friulana, peperoncini di Calabria, sott’olio e ripieni e non, pasticceria siciliana, salumi e finocchiona del Mugello, formaggi sardi e pane Carasau, birra artigianale non pastorizzata, olive ascolane, bistecche alla Fiorentina, focaccia genovese, taralli e norcineria tipica dell’Alto Lazio e dell’Umbria. Per la prima volta arrivano poi l'aceto balsamico di Modena, specialità di Norcia, formaggi e salumi dalla Basilicata e prodotti tipici valdostani.

Di particolare interesse infine, anche per la forte valenza simbolica, la presenza di un operatore di Amatrice che proporrà le specialità tipiche di quella zona, colpita dal terremoto.

Ma Piazza Europa non è solo cibo. Per chi ama arredare la casa in stile British, niente di meglio delle porcellane inglesi. Prodotte da un consorzio di artigiani dello Staffordshire che operano come si faceva nell’Ottocento, hanno più volte fatto il pieno di gradimento. Piatti, vassoi, vasi e tazze di tutte le misure sono andate a ruba: non di rado Jason Miller è tornato a casa senza più una teiera, ma anche senza un barattolo delle celebri confetture inglesi (al lampone, alla fragola, all’arancia: tutte da provare) o senza una confezione di Cheddar, il formaggio britannico (piccante o dolce) conosciuto in tutto il mondo. Assolutamente da gustare anche il Fudge, dolce tipico della Gran Bretagna. E quest’anno, per la prima volta, si potranno gustare anche le tradizionali e gustose Jacket potatoes.

Trieste, dato il periodo di svolgimento della manifestazione, è particolarmente fortunata, perché il mercato si tiene nella stagione ottimale per la produzione dei celebri bulbi olandesi. Il loro periodo di conservazione è molto limitato, e in marzo ci sono le condizioni ideali per trapiantarli. Non tutte le città toccate dal circuito di mercati Fiva Confcommercio li hanno avuti e l’operatore riferisce con orgoglio che la gente percorre anche 300 chilometri per assicurarseli.

Per i bambini, stand da non perdere sono quelli di marionette e pupazzi di pezza ungheresi e di ceramiche artigianali lituane. Completeranno l’offerta: stampe d’epoca, complementi d’arredo, giochi di prestigio e tanto altro ancora. Tra le novità 2018, anche i foulard in bamboo e le spezie da tutto il mondo.

E come ogni anno, ci sarà spazio pure per il Premio per i banchi più originali: sarà il pubblico ancora una volta a valutare e premiare i prodotti e gli operatori favoriti.

Tra gli stand più curiosi e votati, va citato sicuramente quello di Tania e Svetlana da San Pietroburgo. Con il loro stand di ‘cimeli’ sovietici hanno più volte sbancato le piazze in cui hanno fatto tappa i mercati internazionali di Fiva Confcommercio. Le “anticaglie” dell’Unione Sovietica – dalle spillette dell’Armata Rossa a quelle del Kgb, dagli elmetti della seconda Guerra mondiale alle maglie a righe rosse o blu da marinaio, dai cannocchiali con falce e martello alle matrioske – vanno letteralmente a ruba. Sono la parte più accessibile di un assortimento ricchissimo, che presenta dei pezzi forti assolutamente ineguagliabili: su tutti, un casco bianco e una tuta arancione da astronauta del tutto simili a quelli indossati da  Yuri Gagarin, il primo uomo ad andare nello spazio. Molto richieste anche le gigantografie di Lenin (in stoffa) e le prime pagine con cui il Corriere della Sera e la Pravda – nel 1953 – annunciavano al mondo la morte del “maresciallo Stalin”.

Oltre all’oggettistica e alle “memorabilia” ex CCCP, sono presenti anche le specialità della gastronomia russa: caviale rosso e caviale nero, vodka per tutti i gusti e per tutte le tasche, pesce secco di fiume e di mare, biscotti e manicaretti vari.  Il tutto – neanche a dirlo – servito rigorosamente in costume tradizionale e colbacco.

Sempre affollatissimo è poi lo stand irlandese, dove verde e nero sono i colori dominanti. Il verde d’Irlanda la fa da padrone soprattutto sulle maglie da rugby della nazionale del trifoglio”, ma si trova un po’ su tutti gli articoli. Perfino su quelli musicali: tamburelli, strumenti vari, cd di musica tradizionale celtica. I simboli di una cultura millenaria compaiono su t-shirt, spille e sui mille gadget proposti. Il nero invece è quello inconfondibile della birra Guinness, che nell’occasione non è solo da bere, ma pure da indossare: su cappelli con visiera dall’inconfondibile marchio, polo-shirt, polsini, spillette, bandane e maglioni invernali, con o senza cappuccio.

Per la prima volta all’edizione triestina di Piazza Europa arriva un operatore ungherese specializzato nella produzione dei Kürtőskalács caratteristico e golosissimo dolce cilindrico a spirale – il più antico d’Ungheria - disponibile in vari gusti e da gustare appena sfornato.

Dall’Olanda, per addolcire i palati dei visitatori, arriveranno le dolcissime crepes e gli squisiti formaggi e, dal Belgio, i tessuti delle Fiandre.

Dalla Francia giungono invece spezie e formaggi, terrine e biscotti bretoni, aceto balsamico e profumatissime essenze provenzali oltre a precisissima coltelleria. Per sfidare il prossimo inverno, ecco infine maglioni pesantissimi, copricapi e pelli di renna finlandesi.