“Chromopolis", in arrivo a Trieste 4 nuovi murales: uno sarà dedicato al tram

“Chromopolis – La città del futuro”, 4 interventi artistici ispirati ai temi dell’energia, del riuso e della sostenibilità, che coinvolgeranno, dal 20 al 20 luglio, 3 cabine elettriche (rispettivamente a Opicina, vicino all’Obelisco; in viale Miramare in prossimità dell’ingresso del Porto Vecchio e in piazza Sansovino) e il muro del centro di raccolta di via Carbonara, sono stati presentati oggi (venerdì 2 luglio) nel corso di una conferenza stampa, svoltasi nella sala giunta del palazzo municipale, alla quale sono intervenuti tra gli altri l’assessore comunale ai Giovani Francesca De Santis, Donatella Rocco responsabile del Servizio Giovani del Comune, Paolo Manià responsabile Conduzione e Manutenzione energia elettrica AcegasApsAmga e Giovanni Piccoli responsabile Servizi Ambientali AcegasApsAmga.
 
Promosso da Comune di Trieste e AgegasApsAmga, il progetto vedrà la realizzazione di 4 interventi artistici ispirati ai temi dell’energia, del riuso e della sostenibilità, realizzati dall’affermata artista romana Alessandra Carloni. “Riparte così - ha spiegato l’assessore Francesca Santis – l’edizione 2021 di “Chromopolis”, il progetto diffuso di riqualificazione urbana in città attraverso l’arte, che stiamo già portando avanti da diversi anni e che in questo caso si sviluppa grazie alla sinergia con AcegasApsAmga”. “Il lavoro che sta svolgendo l’assessorato ai giovani – ha detto De Santis – prosegue così con una particolare attenzione alla necessità di veicolare il messaggio della sostenibilità, del riciclo e del riuso alle giovani generazioni e, attraverso la loro attività, anche artistica come in questo caso, a far arrivare il messaggio anche ai più adulti perché solo un patto intergenerazionale potrà creare un futuro più sano”.
 
Il progetto di collaborazione tra la multiutility e il Comune di Trieste -è stato spiegato - nasce con l’obiettivo di valorizzare il territorio attraverso la riqualificazione estetica di tre cabine elettriche e una porzione del muro perimetrale di uno dei centri raccolta della città, attraverso diversi livelli di valorizzazione del territorio. Da un lato l’intervento sulle cabine e sul muro del centro di raccolta, miglioreranno l’estetica di spazi attualmente degradati, per la presenza di graffiti illeciti o pareti rovinate. La riqualificazione degli spazi è direttamente collegata alla loro valorizzazione come luoghi fruibili e percepibili: la distribuzione dell’energia elettrica è uno di quei servizi che risultano in un qualche modo invisibili. Chromopolis offre la possibilità di mostrare uno spazio fino a quel momento ignorato, ricordando come anche l’energia sia sempre presente sul nostro territorio anche se non sempre viene percepita. A ciò si aggiunge l’utilizzo dell’arte di strada per veicolare messaggi relativi al tema dell’energia e al rispetto dell’ambiente. 
 
Ogni intervento è stato studiato dall’artista a partire dal contesto in cui si trova il manufatto per inserirsi nell’ambito urbano, facendosi notare, ma al contempo raccontando il luogo e i suoi abitanti. Gli spazi scelti sono infatti presenti in modo capillare nel territorio: le tre cabine elettriche sono state identificate rispettivamente a Opicina, vicino all’Obelisco, in viale Miramare vicino all’ingresso in Porto Vecchio e in piazza Sansovino. Il Centro di Raccolta scelto è invece quello di via Carbonara, in zona San Giacomo, aperto anche la domenica e, anche in virtù di questo, il più frequentato dai triestini.
 
L’inconfondibile stile della Carloni, che richiama il filone steampunk e dell’energia del sogno, si adatta quindi a tutti e quattro questi luoghi. Nel caso della cabina posta in Viale Miramare, la vicinanza con la pista ciclabile ha richiamato la presenza di un soggetto viaggiatore che in sella a una bicicletta meccanica e surreale porta con sé, in una valigia, il Castello di Miramare. Allo stesso modo l’opera della cabina di Opicina si ispirerà alla famosa linea 2, del tram. Mentre a chiudere il cerchio e per dare l’accento sul tema dell’energia da cui prende il nome il progetto, la cabina elettrica del giardino di piazza Sansovino sarà un omaggio all’energie rinnovabili, sviluppando in chiave surreale e simbolica l’energia solare, eolica e idrica. A integrazione dell’iniziativa, si inserisce l’opera che verrà realizzata su una porzione del muro perimetrale del centro di raccolta rifiuti di Via Carbonara e che rientrata nell’ampio progetto avviato a inizio giugno insieme al Comune di Trieste per valorizzare le stazioni ecologiche. L’opera della Carloni in questo caso suggerirà come l’impegno dei cittadini per una buona raccolta differenziata, dia vita a un circolo virtuoso di rigenerazione delle risorse. 
 
Alessandra Carloni, classe 1984, affianca alla sua attività di pittrice e artista un percorso parallelo come street artist. Vincitrice di premi e concorsi realizza opere murali in diverse città e borghi italiani e all’estero, vincendo numerosi riconoscimenti. Carloni ritorna nella nostra città dopo aver partecipato ad una passata edizione di Artefatto ed è stata scelta tra una rosa di artiste suggerite dal PAG Progetto Area Giovani sempre attento a garantire una equa presenza di giovani donne e professioniste che operano nell’ambito artistico. Sarà possibile seguire l’artista attraverso il work in progress dei lavori sui social e sui siti istituzionali. 
Per informazioni e aggiornamenti pag.comune.trieste.it fb e ig Progetto Area Giovani.

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