"Bilancio 2020, stop Imu su immobili delle aree di punto franco"

“Ci sono due emendamenti alla manovra per dare impulso al porto di Trieste, sollevando dall’IMU sugli immobili le aree di punto franco e intervenendo sulle tasse portuali. Lancio un appello, senza distinzione di appartenenze, affinché non si perda l'occasione di rendere operativo il decreto Delrio istitutivo del punto franco internazionale di Trieste. Questi provvedimenti non vanno a scapito degli altri, perché Trieste rafforza l'intero sistema attraendo più traffici”. Così la senatrice dem Tatjana Rojc rende noti due suoi emendamenti depositati al testo della legge di Bilancio per il 2020.

Relativamente all'IMU, un emendamento della senatrice dispone che “in relazione agli immobili ubicati nel Porto franco nonché nei punti franchi non trovano applicazione le disposizioni di cui al decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, relativamente all'imposta municipale propria
sugli immobili, anche qualora gli immobili siano assentiti in concessione a soggetti privati in base alla legge 28 gennaio 1994, n. 84, in quanto, gravando essa su beni strumentali all'esercizio delle attività in regime di porto franco costituirebbe un gravame indiretto sulle merci non corrispettivo di servizi prestati”.
In materia di tasse e diritti marittimi, un altro emendamento assegna al presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, il potere di determinare “con proprio decreto l'ammontare delle tasse portuali ed erariali da applicare nel Porto Franco di Trieste in funzione del costo di funzionamento, di amministrazione, di manutenzione e di sviluppo del Porto Franco”.