Sabato al via “Run4hope Italia 2021”, prima staffetta podistica s favore della ricerca medica

Un progetto nato solamente nel 2019 ma che è già riuscito a coinvolgere oltre 400 associazioni sportive di atletica leggera di tutta Italia e disegnare circa 500 tappe per questa prima edizione. Sono questi i numeri della “RUN4HOPE Italia 2021”, la prima staffetta podistica capace di coinvolgere tutta le regioni d’Italia per correre in favore della ricerca medica. Questo sabato alle 11, da ogni regione d’Italia, sarà dato il via alla staffetta che vedrà coinvolti atleti professionisti, amatori, corridori della domenica ma anche semplici camminatori. Il viaggio di questa “RUN4HOPE Italia 2021” si concluderà domenica 30 maggio, in un’avventura che vedrà coinvolta anche la nostra regione. Il percorso che attraverserà il Friuli Venezia Giulia toccherà questi abitati come sedi di partenza e arrivo: Muggia, Trieste, Monfalcone, Gorizia, Cividale, Udine, Aviano, Pordenone, Palmanova. La prima tappa, Muggia-Trieste, e l’ultima Palmanova-Trieste saranno curate dalla Trieste Atletica assieme all’EvinrudeMuggia con l’idea di dare spazio anche ai più piccoli, perché «il contributo alla ricerca può essere dato da ogni cittadino e cittadina senza alcuna distinzione». Sabato, nella tappa d’apertura, alle 11 gli staffettisti incominceranno la propria fatica nel centro di Muggia per poi passarsi il testimone uno con l’altro, fino all’arrivo di giornata fissato in Piazza Unità. Per maggiori informazioni visitare il sito: https://www.run4hope.it/.
 
 «La nostra Onlus “Run4Hope”, che ha sede a Vicenza, è nata nel 2019 con l’intenzione di utilizzare lo sport per far vincere la solidarietà e soprattutto con la volontà di muovere grandi masse di persone, aprendoci dunque a tutto il territorio nazionale», racconta Massimo Giammetta, presidente della Onlus, curatrice di un evento che vuole dare il proprio contributo all’attività di due tra gli enti più attivi della Ricerca italiana, come la Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro e l’AIL (Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma). «Abbiamo scelto queste due realtà per i risultati che sono state capaci di raggiungere in questi ultimi anni. Prendiamo l’AIRC: grazie anche alla sua azione in Italia il 75% dei tumori infantili vengono curati. Con il nostro evento vogliamo sottolineare come queste problematiche siano da risolvere tutti assieme. Sia perché in ogni famiglia ci sono delle persone che soffrono di queste malattie sia perché la ricerca italiana ha assolutamente bisogno del sostegno degli enti privati, da affiancare ai fondi statali».