Anpi Trieste: «No equiparazione tra nazismo e comunismo, si accomunano vittime a carnefici»

«Il comitato Provinciale di Trieste di ANPI VZPI, riunito ad Opicina il 25 ottobre 2019, esprime la propria preoccupata contrarietà alla recente risoluzione del Parlamento Europeo in cui, in un palese contrasto con le evidenze storiche, si equipara il nazismo ed il comunismo». Lo rileva in una nota Anpi Trieste. «Tale equiparazione - ancora - , che accomuna le vittime ai carnefici, gli oppressori agli oppressi, i liberatori agli occupanti non solo è basata su una lettura storica distorta e parziale, non citando ad esempio il fascismo che, non dimentichiamolo, fu ispiratore di Hitler e del nazismo, non solo è in contrasto con i principi valoriali dell’Unione Europea, figlia dell’antifascismo e del pensiero dei confinati a Ventotene dal regime fascista italiano, ma può essere occasione foriera della legittimazione delle forze neo fasciste e razziste in Europa ed in particolare nella nostra realtà, dove già da tempo assistiamo all'impunita esibizione, in occasione di celebrazioni e di festività civili della Repubblica Italiana nata dalla Resistenza, di labari, insegne fasciste e saluti romani, in contrasto con il dettato costituzionale e addirittura al colpevole silenzio di alcuni amministratori, sindaci e rappresentanti dello stato che non solo permettono tali esibizioni, ma perfino, come accaduto anche recentemente, li accolgono e li omaggiano». «ANPI VZPI - conclude - si sente pertanto sempre più impegnata in una azione di corretta informazione e di difesa dei valori della Resistenza e della Costituzione italiana»