Regione, poste basi per memorandun Fvg-Virginia

Regione, poste basi per memorandun Fvg-Virginia

L'incontro con il
governatore della Virginia Glenn Youngkin ha posto le basi per la
sigla di un memorandum of understanding tra lo Stato americano e
la Regione Friuli Venezia Giulia per favorire le imprese italiane
e statunitensi a investire nei due territori. Una nuova
opportunità di sviluppo reciproco che contribuirà all'economia
della nostra regione e anche, in ottica più ampia, dell'Italia.

È, in sintesi, quanto emerso dalla riunione tra il vertice
dell'Esecutivo regionale e il governatore Commonwealth of
Virginia Glenn Youngkin, svoltasi nell'ambito della missione
istituzionale della Regione in corso negli Stati Uniti d'America,
alla quale partecipano anche i vertici dell'Agenzia Select Fvg
(la nuova denominazione dell'Agenzia Lavoro & Sviluppoimpresa) e
della Direzione relazioni internazionali.

Come evidenziato dal presidente al termine della riunione, alla
quale ha preso parte anche il console onorario d'Italia a
Philadelphia Gianmarco Bellini, l'accordo permetterà lo scambio
di informazioni tra le realtà produttive in territorio regionale
e oltreoceano, con il coinvolgimento degli stakeholder e delle
realtà istituzionali orientate a favorire la crescita economica e
l'attrazione di investimenti. Il tutto partendo da settori
strategici comuni a entrambi i territori, come la logistica
portuale, la navalmeccanica, l'innovazione e la ricerca e anche
l'agroalimentare.

Ad aprire il ricco calendario di appuntamenti istituzionali in
Virginia è stato l'incontro tra la delegazione Fvg con Antwaun
Griffin, che dopo aver avuto ruoli di rilievo
nell'amministrazione Obama oggi rappresenta un importante player
mondiale nei settori della logistica e dell'online business.
Subito dopo si è svolta una riunione con la Virginia Economic
Development Partnership (Vedp), rappresentata dal suo senior vice
president Stephanie Agee e da Olga Molnar direttore dello United
States Commercial Service di Richmond, nel corso della quale il
capo dell'Esecutivo regionale ha rimarcato l'opportunità di
creare un framework informativo riservato alle imprese del Friuli
Venezia Giulia e della Virginia per favorire la conoscenza
reciproca e di conseguenza la nascita di concrete opportunità
commerciali. Il Vedp è infatti l'autorità pubblica incaricata
dallo Stato della Virginia di favorire lo sviluppo dell'economia
e promuove e incoraggia l'espansione e la diversificazione delle
imprese locali tramite investimenti strategici.

In sintesi il presidente ha evidenziato come l'attuale momento
geopolitico ponga il Friuli Venezia Giulia in una condizione
ottimale per fungere da fulcro di un sistema logistico
intermodale capace di garantire rapido accesso agli Stati del
centro ed est Europa, grazie ai rilevanti investimenti compiuti
sul sistema portuale e retroportuale e sulle infrastrutture di
trasporto, sia attraverso risorse proprie della Regione sia
tramite fondi nazionali e comunitari come quelli del Piano
nazionale di ripresa e resilienza.

Gli appuntamenti istituzionali sono proseguiti all'interno del
Virginia Biotechnology Research Park con la presentazione del
nostro territorio alle imprese aderenti allo Small business
development center, la realtà statunitense che in questi mesi ha
collaborato con la Regione e l'Agenzia Select Fvg,
all'organizzazione del webinar di presentazione del Friuli
Venezia Giulia di febbraio al quale hanno partecipato più di 20
aziende americane assieme ai Cluster Ict e delle Scienze della
vita e al Porto di Trieste.

Nell'occasione il governatore ha evidenziato come la Regione sia
fermamente convinta che le collaborazioni strategiche si debbano
basare non soltanto sugli aspetti istituzionali ma anche su
quelli economici; in tal senso una maggiore cooperazione
economica tra imprese del Friuli Venezia Giulia e statunitensi e
la reciproca presenza sui rispettivi mercati può essere un
elemento di rafforzamento dell'alleanza strategica tra l'Europa,
l'Italia e gli Usa. Il tutto anche nell'ottica di un
consolidamento delle politiche di reshoring e nearshoring più che
mai funzionali a garantire l'autonomia delle nostre imprese e non
vedere alcune filiere condizionate dalle attuali tensioni
internazionali.