"No all'ovovia", il Comitato promotore lancia il referendum (VIDEO)

Si è costituito il Comitato per il referendum contro l’ovovia. Si tratterà del primo referendum di iniziativa popolare della storia di Trieste, indetto a fronte di un progetto che sta incontrando una forte contrarietà in molte organizzazioni della società civile e in larga parte della cittadinanza, che non è stata minimamente coinvolta nelle fasi decisionali del progetto.

Il Comitato indipendente, costituito dai cinque componenti come da regolamento, sarà sostenuto da una base più ampia di associazioni e partiti che supporteranno le fasi per l’istituzione del referendum.

“La realizzazione dell’ovovia rappresenterebbe un grave danno per il futuro di Trieste: una voragine economica con irreversibili ricadute ambientali e paesaggistiche, un intervento deciso senza il coinvolgimento della cittadinanza che non darebbe nessuna risposta al bisogno di trasporto pubblico efficiente e di qualità della città” - afferma William Starc, coordinatore del Comitato - “Non ci sarebbe stato bisogno di arrivare a indire un referendum se l'amministrazione si fosse impegnata a coinvolgere da subito la cittadinanza nelle fasi decisionali per un progetto così impattante per la città e per chi la abita.” Per impedire la realizzazione dell’infrastruttura si è formato il Comitato No Ovovia, frutto del lavoro di rete delle associazioni ambientaliste del territorio triestino, che già nel 2020 si erano mobilitate contro il progetto, anche attraverso la petizione online che ha superato le 17.000 firme. l

l comitato sarà coordinato da William Starc, architetto ed ex dirigente esperto in urbanistica, lavori pubblici e ambiente. Oltre a lui faranno parte della squadra Andrea Wehrenfennig, presidente del Circolo Verdeazzurro di Legambiente Trieste specializzato in mobilità e trasporti, Gabriella Robba, architetta, esperta di sviluppo urbano sostenibile, progetti partecipativi e di rigenerazione urbana; Elena Declich residente nei pressi del Faro della Vittoria da oltre 50 anni e rappresentante dei comitati di residenti, Bruno Grego, geologo, libero professionista a Trieste e componente del comitato scientifico del WWF di Trieste. Questo nucleo fondante sarà poi supportato da una rete più ampia di associazioni e cittadini.

“Ci sono molte ragioni per la contrarietà. - spiega Andrea Wehrenfennig - Oltre a non rispondere alle esigenze di mobilità della città, c’è la questione ambientale, con il disboscamento di oltre 2 ettari di bosco per il parcheggio a Campo Romano e altri 2 ettari nella fascia di rispetto che passa anche per Bosco Bovedo” “Sono qui in rappresentanza dei residenti che vivono nei luoghi interessati dal percorso dell’ovovia - prosegue Elena Declich - Gli abitanti di queste aree non sono stati nemmeno informati, figurarsi coinvolti. Per noi è una questione fondamentale per la nostra qualità della vita, ma non è solo questo che ci spinge a essere contrari al progetto” “La questione non riguarda solo i residenti lungo il percorso - ricorda Gabriella Robba: per essere economicamente sostenibile l’ovovia dovrebbe avere 11.000 passeggeri al giorno. Sono numeri che non hanno riscontro nella nostra realtà e a rimetterci sarebbero tutti cittadini che dovrebbero coprire con le tasse il deficit economico permanente senza avere avuto in cambio nessun vantaggio per la mobilità della città”.

“Non si possono trascurare - conclude Bruno Grego - i problemi legati alla stabilità dei terreni sui quali fonderanno i piloni, aspetto che, giustamente, preoccupa molto i residenti. Inoltre il previsto disboscamento avrà presumibilmente ripercussioni in campo idrogeologico sulla parte meridionale dell’abitato di Barcola”. “Questi soldi pubblici devono essere usati meglio, per una mobilità che integri centro e rioni periferici, con reali benefici per tutta la città - conclude William Starc - per questo invitiamo tutta la cittadinanza a sostenere il referendum”. Da oggi è possibile visitare il nuovo sito del referendum noovovia.it e iscriversi alla pagina Facebook “Referendum NO ovovia” per sostenere la campagna referendaria. Nei prossimi giorni verrà comunicato il primo appuntamento per raccogliere le 500 firme necessarie a protocollare il quesito referendario “Sei favorevole al progetto denominato “Cabinovia metropolitana Trieste – Porto Vecchio – Carso?”.

La raccolta delle 12.000 firme per l'avvio del referendum partirà invece a marzo. I cinque componenti del comitato referendario No ovovia: William Starc Laureato in Architettura, lunga esperienza lavorativa nella pubblica Amministrazione con ruolo dirigenziale nei Comuni di Muggia, Trieste e nella Provincia del capoluogo giuliano.

È stato componente della Commissione Tecnico Scientifica del Ministero dell’Ambiente e consigliere dell’Ordine degli Architetti di Trieste. Ambiti di competenza professionale: urbanistica, lavori pubblici, ambiente. Impegnato sulle tematiche di sviluppo sostenibile del territorio provinciale, collaborando con le Associazioni che si occupano di ambiente e paesaggio.

Andrea Wehrenfennig Presidente del Circolo Verdeazzurro di Legambiente Trieste. Ha lavorato come bibliotecario alla SISSA di Trieste. È attivo in Legambiente dal 1987 e fa parte dell’Ufficio di Presidenza di Legambiente del Friuli Venezia Giulia.

Si è dedicato alla documentazione e informazione sui rapporti tra mobilità, trasporti e ambiente e gestisce il sito specializzato www.trasportiambiente.it

Negli ultimi anni ha approfondito il tema dei cambiamenti climatici e quello dei rifiuti in mare con l’inquinamento da plastica, che, insieme alla distruzione degli habitat, ormai sono identificati come le tre maggiori minacce per il futuro del mare e del pianeta. Gabriella Robba Architetta, esperta di sviluppo urbano sostenibile, progetti partecipativi e di rigenerazione urbana.

Lavora all’estero come consulente per enti e istituzioni nazionali, internazionali, citta’ e metropoli del sud del mondo, su progetti di pianificazione urbana, politiche di sviluppo del territorio e di contrasto al cambiamento climatico in ambito urbano, applicando metodi partecipativi. Elena Declich Nata a Trieste, abita nei pressi del Faro della Vittoria da oltre 50 anni.

Si è diplomata all’istituto Magistrale ” Uccellis” di Udine nel 1971. Ha svolto la funzione di docente nella scuola primaria per 15 anni, in precariato, presso le scuole dei diversi comuni del Carso triestino e di ruolo, dal 1990, presso la scuola ” Umberto Saba ” di Gretta, Trieste, svolgendo nel corso degli anni, funzione di referente corpo docenti, rappresentante nel Consiglio d’ Istituto e vicepreside, fino al 2019, anno di pensionamento.

Le piacciono i lavori di giardinaggio e di cura delle piante, gli alberi da frutto, soprattutto per i fiori, gli animali selvatici e stravede per i cani.

Le piacciono anche la montagna, le rocce, i boschi, la musica e il silenzio.

Bruno Grego Geologo, libero professionista in Trieste e componente del comitato scientifico del WWF di Trieste. Ha redatto nel 2013 con altri colleghi geologi lo studio per il P.R.G.C. del Comune di Trieste vigente, con particolare riferimento alle carte tematiche e di zonizzazione geologico tecnica del territorio, approfondendo inoltre le normative geologiche di supporto alle norme di piano.

Svolge la sua attività prevalentemente nel campo della geologia urbanistica ed in quella ambientale, opera da 35 anni nei settori della geolo

gia applicata all’edilizia pubblica e privata, acquisendo una buona conoscenza delle problematiche geologiche del territorio regionale.

È consulente di numerose Procure della Repubblica in diverse regioni italiane per i reati ambientali con particolare riferimento alle tematiche dell’inquinamento ambientale da rifiuti di suolo, sottosuolo e acque sotterranee. Recapiti:

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