Ex Silos, Adesso Trieste: «Fondi pubblici per valorizzare un’area privata da destinare a parcheggio?»
Dopo la chiusura del Cirque du Soleil a Trieste, il focus si sposta sull'utilizzo di 700mila euro di fondi regionali per interventi su suolo privato. Adesso Trieste e Patto per l’Autonomia chiedono chiarezza
Con la conclusione del tour italiano di Alegría – In A New Light del Cirque du Soleil, che ha portato quasi 72.000 spettatori a Trieste tra giugno e luglio, si accendono ora i riflettori su una questione sollevata da Adesso Trieste e Patto per l’Autonomia – Civica FVG: l’utilizzo di fondi pubblici per infrastrutturare l’area privata dell’ex Silos, dove era stato montato il Grand Chapiteau.
Durante una conferenza stampa svoltasi questa mattina, lunedì 14 luglio 2025, Riccardo Laterza, capogruppo in Consiglio comunale di Adesso Trieste, e Giulia Massolino, consigliera regionale, hanno annunciato la presentazione di due interrogazioni, una al Comune di Trieste e una alla Giunta regionale, per fare luce sulla vicenda.
L’accusa: «700.000 euro per lavori su area privata destinata a parcheggio»
«Ieri si sono spente le luci del tendone del Cirque du Soleil – ha dichiarato Laterza – oggi vogliamo accenderne una sull’utilizzo del milione di euro di contributo regionale, che secondo fonti di stampa sarebbe stato impiegato per oltre 700.000 euro in interventi come la rimozione dei masegni, l’allacciamento elettrico e l’asfaltatura dell’area ex Silos. Un’area di proprietà privata, vincolata da un Accordo di Programma del 2010, mai attuato, che obbligherebbe il privato a realizzare in loco un parcheggio».
Secondo Laterza, senza questi interventi pubblici, la realizzazione del parcheggio non sarebbe stata tecnicamente possibile. «In questo modo – sottolinea – il Teatro Stabile ha di fatto realizzato un’opera di valorizzazione immobiliare che il privato avrebbe dovuto garantire autonomamente. Abbiamo chiesto al Comune se abbia formalmente valutato la legittimità dell’operazione e se sia stato previsto un meccanismo di compensazione».
Interrogazione anche in Regione: «È stato verificato l’interesse pubblico dell’investimento?»
Giulia Massolino ha fatto sapere che un’analoga interrogazione è stata depositata anche in Consiglio regionale. «La Regione era a conoscenza del fatto che parte consistente del finanziamento destinato all’evento culturale sarebbe stato impiegato per l’adeguamento funzionale di un’area privata? Il contributo era destinato anche a questo scopo?».
Pur sottolineando il valore culturale di un evento come il Cirque du Soleil, la consigliera regionale ha ribadito la necessità di trasparenza e tutela dell’interesse pubblico. «Non siamo contrari a eventi culturali di richiamo, ma è essenziale che la Regione verifichi attentamente come vengono spese le risorse pubbliche. Senza chiarimenti, questo rischia di essere un esempio di fondi pubblici utilizzati per accrescere un valore immobiliare privato».
Una questione che riapre anche il dibattito storico sull’ex Silos
Oltre agli aspetti economici e urbanistici, Laterza e Massolino richiamano anche la valenza storica dell’area dell’ex Silos, da tempo al centro di discussioni per il suo ruolo nella memoria migratoria della città. «Un luogo simbolico, che meriterebbe una riflessione culturale e civile – ha concluso Massolino – e non soltanto una destinazione d’uso funzionale e commerciale come un parcheggio».