Porto Vecchio, a gonfie vele i lavori del più grande centro congressi polifunzionale del Nord-Est

 Proseguono nel pieno rispetto del cronoprogramma, i lavori per il nuovo Centro Congressi Polifunzionale da parte di Trieste Convention Center – TCC, iniziativa imprenditoriale nata per la progettazione, la realizzazione e la gestione nel Porto Vecchio di Trieste del Centro Congressi.

Al sopralluogo odierno, aperto alla stampa e alle Istituzioni, sono intervenuti: Diego Bravar, Presidente e Amministratore Delegato di TCC, gli assessori comunali ai Lavori pubblici Elisa Lodi e alle Attività economiche Serena Tonel e il direttore dell'Area Lavori pubblici del Municipio Enrico Conte. La visita al cantiere si è sviluppata con l’illustrazione di varie parti del progetto da parte di: Uberto Fortuna Drossi Responsabile dei lavori e project manager del progetto; Ermanno Simonati (MADS ASSOCIATI), Responsabile del procedimento per il concessionario; Paco Ferrante (RE.TE.REALIZZAZIONI TECNICHE SRL), Progettazione Generale e Direzione dei Lavori; di un referente di SGM CONSULTING STP SRL, realtà che si occupa della progettazione impiantistica di TCC; di un referente della Rosso srl, azienda a capo dei lavori edilizi dei Magazzini 27, 28, Ponte e Parcheggio; Andrea Monticolo (Monticolo&Foti), lavori edilizi del Magazzino 28 BIS e realizzazione Impianti.

Durante la visita è stato possibile attraversare la nuova passerella di collegamento tra il Magazzino 27 e il Magazzino 28, lunga trenta metri, l’area di ampliamento e nuova costruzione, il cosiddetto Magazzino 28 bis, dove si collocano il grande auditorium da 1856 posti e il foyer, collegato al Magazzino 28 di cui si sono visitati anche l'area espositiva, la sala conferenze da 420 posti e la zona catering.

IL NUOVO EDIFICIO - L’ampliamento, che permetterà di fare del Trieste Convention Center, il più grande Centro Congressi Polifunzionale di tutto in Nord Est, in grado di ospitare eventi nazionali e internazionali, a partire da ESOF 2020, costituisce il cuore pulsante del futuro complesso e contiene l’ingresso panoramico dal mare con il foyer, la sala principale da 1856 posti con palco e backstage e vari locali tecnici (centro elaborazione dati, cabina elettrica, locale quadri). Le strutture del 28 BIS sono prefabbricate in calcestruzzo armato, con travi di copertura a campata unica in calcestruzzo armato precompresso lunghe 39 metri, che sostengono tutta l’impiantistica esterna e di copertura. La superficie complessiva dell’ampliamento è di 68x39 metri, pari a 2.652 mq e a un volume complessivo di 24.500 mc.

GLI EDIFICI PRE-ESISTENTI – Nei magazzini preesistenti, il 27 e 28, prosegue l’importante opera di ristrutturazione e adeguamento, per dare vita ad un complesso polifunzionale e all’avanguardia affacciato sul mare, dotato di sale modulabili, aree espositive, aree catering, dotazioni impiantistiche e tecnologie innovative, con grande attenzione al risparmio energetico. Nel corso dell’estate sono stati costruiti gli impianti elettrici con la posa all’interno del 27 e 28 delle dorsali principali con quasi 4 km di vie di cavo tra canali portacavi e tubazioni e gli impianti termoidraulici con la realizzazione dell’anello antincendio interno e tutte le dorsali idriche. A seguire sono state posizionate le macchine di condizionamento ad alta efficienza costruite ad hoc per questo cantiere con recupero sia entalpico (recupero del calore e dell’umidità), sia recupero termodinamico (recupero delle temperature del gas refrigerante). Nel magazzino 28 è stato inoltre realizzato il miglioramento sismico con l’installazione di quasi 2.000 staffaggi appositi.

I SOGGETTI IN CANTIERE Alta Sorveglianza: ing. Tommaso Tassi, F&M Ingegneria Spa. Responsabile del procedimento per il concessionario: ing. Ermanno Simonati (MADS ASSOCIATI) Responsabile dei lavori e project manager: p.m. Uberto Fortuna Drossi Direttore lavori e coordinatore della sicurezza in esecuzione: ing. Paco Ferrante (RE.TE.REALIZZAZIONI TECNICHE SRL) Progettazione: ing. Paco Ferrante (RE.TE.REALIZZAZIONI TECNICHE SRL), Arch. Giulio Paladini (METROAREA ARCHITETTI ASSOCIATI) . Progettazione impiantistica: Arch. Daniele Alberico (SGM CONSULTING STP SRL) Lavori edilizi: Monticolo&Foti Edilizia srl (AMPLIAMENTO MAGAZZINO 28/1) e Rosso srl (MAGAZZINO 27, 28, PONTE E PARCHEGGIO). Impianti: Monticolo&Foti Impianti srl (IMPIANTI SU TUTTA LA STRUTTURA), Tiepolo srl (CABINA ELETTRICA), Ranieri impiantistica srl (IMPIANTI). Supporto tecnico interno a TCC: ing. Stefania Musco.

IL CENTRO CONGRESSI – Una volta ultimato, il nuovo Centro Congressi avrà una superficie totale di 9.000 mq, di cui 4.347 per l'area espositiva tra il 27 e il 28 (anche il 28 BIS può essere utilizzato come spazio espositivo, portando il totale a complessivi 6.404 mq), con ambienti di ampiezza tale da consentire l'allestimento di stand espositivi o di impianti di illuminazione e scenografie personalizzati. Nel dettaglio, il magazzino 27, da cui é previsto l’ingresso principale al Trieste Convention Center, attraverso la facciata storica che risale a quando nel manufatto si assemblavano auto Ford, conterrà una reception/guardaroba, uffici gestionali, una sala espositiva polifunzionale di circa 1990 mq, 4 sale congressi di cui una da 110 posti, una da 272 posti e due da 56 posti. Il Magazzino 28, sarà caratterizzato invece da una sala espositiva polifunzionale di circa 2400 mq, un auditorium di 1.856 (nel 28 BIS), una sala conferenze da 420 posti, area servizi (catering, depositi). I due magazzini saranno messi in comunicazione tra loro attraverso un ponte di collegamento tra gli edifici. Esternamente verrà realizzata un’area di parcheggio di circa 4.500 mq con 200 posti auto a servizio del Centro Congressi.

L’INVESTIMENTO - L'investimento per la realizzazione del Centro congressi è di 12 milioni di euro (Iva esclusa) – di cui 9,6 milioni per i lavori previsti fin dall’inizio, 1,4 milioni per quelli aggiuntivi resi necessari in itinere, 1 milione per la progettazione e le spese generali -  ed è sostenuto per il 42% dal Comune di Trieste, che ne ha già erogato una parte, pari a 2,5 milioni €, e per il restante 58% da TCC Srl (16,5% capitale – 2 milioni € completamente versati - e 41,5% con ricorso a strumenti di finanziamento). I mutui già erogati sono di € 500.000,00 ciascuno da parte di  BPM e di BCC di Staranzano. È stato inoltre richiesto un mutuo di 4 milioni di euro al FRIE, che verrà erogato per tramite di Civibank, Banca Intesa San Paolo, Unicredit e Montepaschi. Infine, Civibank, Banca Intesa San Paolo, Unicredit e Montepaschi erogheranno un mutuo di ulteriori € 500.000,00 ciascuno.

L’OBIETTIVO - Obiettivo del progetto, grazie alla concessione ventennale affidata dal Comune di Trieste a TCC, è avere un positivo e duraturo impatto economico e occupazionale sul territorio, attraverso il consolidamento e lo sviluppo della Meeting Industry a Trieste, intesa come punto di incontro del turismo legato a Ricerca, Innovazione e Cultura. Si tratta di circa 20 appuntamenti l’anno, in grado di creare un indotto per la città di circa 30 milioni di Euro all’anno. È stato annunciato come si siano già stretti contratti con una serie di eventi di grande rilievo tra settembre 2020, il Trieste EspressoExpo a ottobre 2020 e due congressi medici internazionali da 1500 presenze tra il 2020 e il 2021.

TEMPI DELL’OPERA - 15 mesi dalla consegna dei lavori da parte del Comune di Trieste a TCC Gennaio 2018: presentazione da parte di TCC al Comune di Trieste una proposta di project financing per la concessione di durata 22 anni (2 di progettazione e 20 di gestione) della struttura. 6 – 14 aprile 2018: la proposta di Finanza di Progetto viene approvata dalla Giunta Comunale, dal Consiglio Circoscrizionale e dal Consiglio Comunale di Trieste. 20 giugno 2018: pubblicazione del bando di gara con durata di 35 giorni 24 luglio 2018: TCC presenta la propria offerta di gara per l’affidamento della concessione 17 settembre 2018: TCC riceve dal Comune l'aggiudicazione definitiva 20 dicembre 2018: “consegna delle chiavi” 31 dicembre 2018: firma Convenzione tra TCC ed il Comune di Trieste 11 febbraio 2019: avvio lavori del lotto 0 11 aprile 2019: fine lavori del lotto 0 e prosecuzione senza interruzione con il resto dei lavori 6 maggio 2019: trasformazione TCC in Società per Azioni 13 giugno 2019: approvazione progetto definitivo-esecutivo da parte del Comune di Trieste 26 giugno 2019: firma atto di costituzione del diritto di superficie 29 luglio 2019: avvio posa della struttura portante del magazzino 28 Bis Aprile 2020: conclusione dei lavori

LA GESTIONE - L'obiettivo di TCC, una volta conclusa la realizzazione del Centro congressi polifunzionale, sarà quello di sviluppare eventi internazionali per i sistemi di ricerca, per le imprese innovative e culturali dell’Italia e dell’Europa Centro Orientale. Le manifestazioni cui TCC rivolgerà attenzione sono i congressi associativi europei e internazionali che comportano un significativo indotto per il territorio ospitante, con lo scopo di accelerare lo sviluppo economico e turistico di Trieste e dei citati territori, favorendo l’incontro tra Ricerca, Innovazione e Cultura. La gestione di TCC potrà contare sull’esperienza quasi quarantennale nell’organizzazione di congressi internazionali, eventi aziendali e grandi manifestazioni di “The Office”, una dei soci fondatori dell’iniziativa.

PERCHÉ UN CONVENTION CENTER POLIFUNZIONALE A TRIESTE. I punti di forza di Trieste che la candidano in maniera naturale a ospitare la nuova struttura sono:

  • l’essere second tier city (destinazione emergente)
  • l’essere una città storicamente multiculturale e multireligiosa
  • il vantare collegamenti aerei internazionali (Trieste / Venezia / Treviso / Lubiana)
  • l’ampliamento in corso della terza corsia autostradale
  • la stazione ferroviaria in centro città
  • la presenza di efficienti strutture ricettive / alberghiere
  • la presenza di una comunità scientifica internazionale e nazionale con la più alta concentrazione per abitante di Istituzioni Scientifiche in Europa e di imprese innovative in Italia
  • la posizione strategica e baricentrica rispetto ai paesi dell'Europa dell'Est e dell'Ovest
  • la sicurezza.

Inoltre nell’area di interesse si collocano: enti di cooperazione regionale per l'Europa Centrale (Cei, Ceric Eric, Euro Argo, Prace, Eccsel), 11 enti acceleratori di impresa, 4 enti di formazione tecnica superiore (Nautico e Volta di Trieste, Malignani di Udine e Kennedy di Pordenone) e un nutrito numero di imprese attive nella meeting industry.

BENEFICI PER IL TERRITORIO - Il turismo d'affari genera almeno 4 volte più reddito rispetto al turismo del tempo libero. A livello nazionale, l'impatto economico generato sul territorio dai congressi è stimato mediamente in 674 euro al giorno (396 di impatto diretto, 278 di impatto indiretto). A regime si prevede che il nuovo Centro Congressi a Trieste ospiti oltre 10 congressi/eventi nazionali e internazionali e una quindicina di congressi nazionali/locali all'anno. Ciò avrà un impatto positivo su alberghi, catering, agenzie viaggio, taxi e trasporto pubblico, servizi di organizzazione congressuale, ristorazione, negozi, tempo libero e intrattenimento. Le previsioni di TCC per Trieste e le sue zone limitrofe stimano un indotto economico, una volta a regime, di circa 30 milioni di euro all'anno, ma soprattutto potrebbe favorire la crescita di un progetto denominato “Trieste Valley”, per l’insediamento di imprese innovative nel Portovecchio.

CDA - Il CDA di TCC è così composto: Presidente e Amministratore Delegato: Diego Bravar, Consiglieri: Cristiana Cambissa Fiandra, Paco Ferrante, Claudio Sambri, Roberto Morelli, Simone Mocchiutti, Adrio Maria de Carolis, Aldo Minucci.

PORTO VECCHIO - Il Porto Vecchio di Trieste è un'area di circa 650.000 mq che si estende dalla stazione ferroviaria a Barcola, costruito tra il 1868 e il 1887 dall'Impero Austroungarico, e consegnato nel 2017 dall'Autorità Portuale di Trieste al Comune in seguito alla sdemanializzazione del dicembre 2014 e del passaggio al Comune della proprietà dell’area intavolata nel dicembre 2016. Alla data odierna in Porto Vecchio si è già realizzata la ristrutturazione di tre edifici (Magazzino 26, Stazione elettrica e Centrale Idrodinamica) ed è in corso l'attuazione di un ulteriore piano di recupero, per cui il Governo Italiano ha stanziato 50 milioni di euro, che include una serie di interventi di urbanizzazione (reti idriche, di alimentazione e distribuzione elettrica, del gas e dell’acqua, fognature, pubblica illuminazione, cablatura nonché, sistemazione della viabilità), il restauro della gru Ursus e la trasformazione del Magazzino 26 in una nuova sede per il Museo del Mare, l’Immaginario Scientifico, le masserizie degli esuli istriani attualmente depositate nel Magazzino 18.