Nuova piscina Acquamarina, idea Babuder: «Centro di sport, fitness, relax e svago»

«NON accontentiamoci di una piscina!! Il crollo del tetto dell'"Acquamarina" ha - ulteriormente - messo in luce la scarsità e la vetustà dei nostri impianti sportivi dedicati agli sport d'acqua, nonostante la diffusa passione e le molte, meritorie, associazioni sportive del territorio». Lo rileva il consigliere comunale di Forza Italia Michele Babuder. «Oltre - continua la nota - alla "piccola" Ancarano, dopo il "Friul", molti di noi conoscono e frequentano le KärntenTherme Warmbad-Villach. Un paradiso di sport, fitness, relax e svago per grandi e piccoli, realizzato con un investimento di 46,4 milioni di Euro, "che sono serviti anche per la costruzione di un parcheggio coperto con 327 posti auto, in aggiunta in un parcheggio all’aperto per 150 stalli"». «Ad accollarsi - ancora -  la spesa sono stati il Comune di Villacco (54%), la holding turistica del Land (34%), la società delle terme della Carinzia (12%) e alcuni privati. L’intervento ha, giustamente, beneficiato di un contributo del Land di 15 milioni (per noi la Regione?). Ecco, credo sia arrivato il momento di aprire gli occhi, di pensare (e realizzare) "in grande", con una visione complessiva volta a favorire e garantire investimenti privati». «Per quanto già abbiamo - riferisce Babuder - , invece, auspico una città in cui le piscine pubbliche, seppur in gestione a enti sportivi terzi, aprano alle 6 (e non alle 9 del mattino) e rimangano aperte (pur non essendo degli stabilimenti balneari) anche la domenica pomeriggio ad esempio, soprattutto se hanno anche una vasca scoperta che sarebbe apprezzata da molti! In quest'ottica credo la nostra Amministrazione debba quanto prima promuovere una manifestazione di interesse e sono certo che, in primis, il sindaco Roberto Dipiazza voglia/possa "osare" una nuova prospettiva». «Alla luce di un tanto - conclude - , vedrei di buon occhio anche se venissero riviste le priorità del piano delle opere finora approvato dal Consiglio, a favore di una struttura innovativa, ambientalmente sostenibile e soprattutto ben collegata. E magari cercando la condivisione delle categorie per finalizzare a tal scopo una parte della tassa di soggiorno».