Trieste: Rilke, musica e poesia per la pace alla mostra “Open” al Porto Vecchio

Trieste: Rilke, musica e poesia per la pace alla mostra “Open” al Porto Vecchio

Sabato 31 maggio alle 18.30, nella Sala Luttazzi del Magazzino 26 del Porto Vecchio – Porto Vivo di Trieste, nell’ambito della mostra “Open. Confini di luce per un mondo di pace”, promossa e organizzata dal Comune di Trieste – Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo e curata da Marianna Accerboni, avrà luogo il primo degli eventi collaterali della rassegna, che sarà introdotto dalla curatrice con il compositore Silvio Donati.

Ci sarà infatti la proiezione ufficiale del video “Un uomo, un castello, un incontro. Rilke. La poesia è musica (39’, in italiano e tedesco). nato da un’idea e con musiche inedite di Donati e con le voci recitanti degli attori Giuseppe Bevilacqua e Karin Kofler, dedicate a Rainer M. Rilke (Praga, Cechia 1875 – Montreux, Svizzera 1926), alle Elegie duinesi, il suo poema più importante, e ad altri suoi versi.

Le Elegie duinesi furono ideate e inizialmente composte dal grande poeta austriaco di origine boema - considerato il maggior autore di liriche in lingua tedesca dell'età moderna - proprio durante uno dei suoi soggiorni al Castello di Duino, da cui trasse ispirazione, ospite dall'ottobre 1911 a maggio 1912 della principessa Marie di Torre e Tasso Hohenlohe, cui dedicò la maggior parte delle Elegie. Pittrice, grande amica e sostenitrice del poeta, la nobildonna tradusse le Elegie e per leggerne le ultime, concluse da Rilke dieci anni dopo, si recò fino al castello di Muzot, a Sierre, nel Cantone vallese in Svizzera, dove lui si era trasferito dal 1921 al 1926.

La Fondazione Rainer Maria Rilke, ente benefico fondato nel 1987 nel Comune di Sierre (Svizzera) con il fine di aumentare la consapevolezza di Rilke e del suo lavoro attraverso varie iniziative culturali e di promuovere gli scambi culturali tra le comunità linguistiche in tutte le forme, ha scritto nella persona di Sara In-Albon, al M° Silvio Donati: “ho visionato il DVD e sono stata profondamente colpita dalla sua composizione musicale. È riuscito a catturare con grande sensibilità l’equilibrio tra malinconia e bellezza, sentimenti spesso evocati nell’opera di Rilke. Le immagini del Castello e del suo parco rafforzano magnificamente questo legame con i momenti vissuti da Rilke in quei luoghi. Le voci scelte per la lettura delle Elegie raggiungono una dimensione emotiva che mi ha colpito molto. Le Elegie sono così belle recitate in italiano…”.

Il video è perfettamente in linea con il tema della mostra, progetto espositivo multimediale di arte visiva e musica che, attraverso la multiforme creatività di 7 artisti contemporanei del Nord Est - Paolo Cervi Kervischer, Claudio Mario Feruglio, Jasna Merkù, Zoran Music, Luigi Spacal, Carlo Vidoni, Toni Zanussi -, suggerisce, nello spirito e nel contesto borderless di GO! 2025 – Gorizia e Nova Gorica Capitale europea della cultura, di cui fa parte, un mondo di pace e di condivisione.

Il Castello

Eretto nel quattordicesimo secolo sulle rovine di un avamposto di guardia romano del periodo di Diocleziano (III d.C.), il castello divenne infatti nel Settecento centro culturale e umanistico, mantenendo tutt’oggi attivissima tale tradizione. Grazie alla liberalità dei principi di Torre e Tasso, ha ospitato nel corso dei secoli grandi personalità di ogni provenienza: da Elisabetta (Sissi) e dall’Arciduca Francesco Ferdinando d’Austria e dai Conti di Chambord a Johann Strauss, Franz Liszt, Hugo von Hofmannsthal, Gabriele d’Annunzio, Paul Valery, Mark Twain, Eugène Ionesco e Karl Popper. E, in particolare durante l’ultima guerra mondiale, ospitò le truppe alleate. Tutt’ora, data la sua posizione strategica, è considerato luogo privilegiato e simbolico d’incontro tra la cultura mitteleuropea e quella italiana.

Rilke, le Elegie e il Castello

Del Castello di Duino Rilke scrisse nella settima elegia "Essere qui è magnifico" e poi a un amico: è "un castello immensamente arroccato sul mare, che come un promontorio di esistenza umana guarda con alcune finestre su una distesa marina smisuratamente aperta, direttamente sul Tutto, verrebbe da dire”.

Uno splendido sentiero, che porta al maniero e guarda il mare dalle rocce, è stato intitolato a Rilke perché il poeta affermò che, mentre passeggiava lungo le falesie a picco sull’Adriatico nei pressi del Castello, udì una voce rivolta a lui pronunciare in modo chiaro i versi iniziali della prima Elegia: “Chi, se pur gridassi, mi udrebbe dalle schiere degli angeli?“, che si affrettò a trascrivere nel suo taccuino. Nei giorni seguenti compose le bozze delle due prime Elegie (di una serie di dieci) nonché frammenti e passaggi che sarebbero stati aggiunti in seguito alle ultime Elegie, comprese le parole d’introduzione alla decima.

 

Il video, che riporta in copertina un’opera dedicata dal pittore triestino Bruno Chersicla a Rilke e alle Elegie, quale omaggio a Donati, intende seguire i passi del poeta in un lembo di terra tra le scintillanti onde dell’Adriatico, visibili anche dalle finestre del maniero a picco sul mare, e tra gli alberi e i cespugli della landa carsica sferzata dalla Bora. E saranno proprio le raffiche del vento a suggerirgli i versi, a farlo vibrare di emozioni, che poi saprà tradurre in riflessioni profonde tanto da giungere a una personalissima interpretazione della vita e dell’uomo. Alle Elegie duinesi e non solo, si è ispirato il compositore Silvio Donati per le musiche originali e gli arrangiamenti che costituiscono la colonna sonora del video. Gli strumenti musicali, le voci degli attori e le immagini ci conducono in un’evocazione quasi onirica, in cui il tempo è ancora inebriato dalla luce antica e da un suono eterno.

Musiche originali e arrangiamenti di Silvio Donati eseguite dall’autore al pianoforte e sintetizzatori / Simona Slokar violoncello / Edit Milibák violino / Marco Bardi oboe / Claudio Verh fagotto / Aleksi Jercog fisarmonica

Riprese video e montaggio: Giovanni D’Alessio ed Enzo Iannacone

Presentazione e drammaturgia: Patrizia Valli

Silvio Donati, triestino, figlio d’arte, compositore e pianista, ha alle spalle un’importante carriera concertistica e compositiva, che lo ha portato ripetutamente all’estero. Diplomatosi al Conservatorio G. Tartini di Trieste, dopo vari stages internazionali, tra cui la specializzazione in musica elettronica e vari concerti a Bayreuth, inizia una carriera concertistica e compositiva che lo condurrà in numerosi stati europei e nel Nord America e per la quale sarà più volte premiato.

Numerose e di pregio sono le sue partecipazioni con accompagnamento a film muti come Little American di C. De Mille, alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone e al film muto Limite del brasiliano Mario Peixoto al Festival Internazionale del Cinema Latino Americano, della giuria del quale fa parte fin dagli esordi per l’attribuzione del premio per la migliore colonna sonora. Per il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia compone e arrangia le musiche di Haydn, Prokofiev e Galluppi per le Marionette di Podrecca. Collabora con il Festival Ingeborg Bachmann di Klagenfurt con uno Special commissionatogli dalla ORF Television channel. Per il Centro Servizi e Spettacoli di Udine realizza la colonna sonora del lavoro teatrale La luce nelle tenebre, che debutta al Mittelfest di Cividale del Friuli e da cui è tratto un CD omonimo, e The Fever di Fallace Shawn, in scena anche a Roma. Alterna l’attività di concertista come solista e con varie formazioni orchestrali e di compositore con diverse pubblicazioni discografiche, tra cui Musica in scena, L’antico incontra il moderno, Impression. Attualmente si dedica alla composizione di musiche per il teatro in Italia e all’estero.

Per quanto riguarda l’attività di sperimentazione, perseguita fin dagli anni giovanili, fa rivivere la musica classica nel presente attraverso l’uso nelle sue composizioni di strumenti elettronici o impiega viceversa gli strumenti del passato per interpretare i ritmi del nostro tempo secondo il concetto L’antico incontra il moderno.

Per la sua attività il Comune di Trieste lo ha insignito del Sigillo Trecentesco della città.

Molto noto per le colonne sonore di film e documentari, nel 2017 ha composto le musiche per il film I dimenticati della Transiberiana, prodotto dalla Prelude Media di Parigi per la regia della francese Christiane Rosato, che le ha definite “l’anima del film”, il quale scopre la grande epopea dei trecento friulani che all’inizio del secolo scorso parteciparono alla costruzione della linea ferroviaria che attraversa la Russia da Ovest a Est.

Seguirà una visita guidata alla mostra “Open” e una degustazione di vini dell’Azienda Agricola Zidarich (Prepotto, Duino Aurisina).

La mostra “Open. Confini di luce per un mondo di pace” resterà aperta fino al 13 luglio 2025 con i seguenti orari: giovedì e venerdì 17 / 20 e sabato, domenica e festivi 11 / 21. Ingresso libero.

Autobus linea 19, fermata Porto Vivo Porto Vecchio - Generali Convention Center