Una piazza da riscrivere: Dipiazza apre la stagione del rilancio di piazza Garibaldi (VIDEO)
La diretta serale di Trieste Cafe ha riportato piazza Garibaldi al centro dell’attenzione cittadina. Non solo per il video diventato virale in poche ore, con il sindaco Roberto Dipiazza ripreso mentre rimprovera un automobilista fermo in mezzo alla strada, ma anche per le parole con cui il primo cittadino ha descritto lo stato attuale della piazza e le sue intenzioni per il futuro. L’episodio dell’auto che blocca la circolazione, con il conducente deciso ad aspettare la moglie nonostante le richieste di spostarsi, è diventato il simbolo di una doppia criticità: il mancato rispetto delle regole e una piazza che, secondo il sindaco, non è all’altezza della città.
Una piazza “messa male” che il sindaco vuole cambiare
Dipiazza non usa giri di parole nel tratteggiare l’attuale condizione di piazza Garibaldi. La definisce “veramente orrenda”, “messa male”, lasciando intendere che le condizioni estetiche e funzionali non siano soddisfacenti. Proprio in quella stessa mattinata, racconta, era stato un’ora prima in zona a parlare di riqualificazione e di come ripensare la piazza. Il riferimento a un confronto con Michele Babud segnala che il tema è già sul tavolo e che non si tratta di un’irritazione momentanea dovuta al traffico, ma di un progetto che il sindaco ha in mente da tempo.
Nelle sue parole emerge la volontà di “fare anche un po’ questa piazza”, ovvero di intervenire per darle un volto diverso, più decoroso e più coerente con l’immagine di una Trieste che, soprattutto nel periodo natalizio, punta molto sull’attrattività degli spazi pubblici.
Dal rispetto delle regole alla qualità degli spazi urbani
L’episodio dell’auto ferma in mezzo alla strada diventa per Dipiazza il punto di partenza per un discorso più ampio. Da un lato c’è il tema del rispetto: rispetto della città, delle persone che lavorano, di chi ha diritto a muoversi senza rimanere bloccato per la maleducazione altrui. Dall’altro c’è la convinzione che spazi curati, belli, pensati per essere vissuti possano aiutare a cambiare anche i comportamenti, perché una piazza che comunica ordine e attenzione rende più difficile giustificare la sosta selvaggia o l’occupazione indebita della carreggiata.
Il sindaco lega questi elementi alla sua mentalità di imprenditore: chi ha lavorato, dice, è abituato a decidere e a risolvere i problemi, non a ignorarli. E piazza Garibaldi, per come l’ha definita in diretta, rientra chiaramente nella categoria dei problemi da affrontare, non da lasciare com’è.
Piazza Garibaldi come banco di prova per il rapporto con i cittadini
Il caso del video, diventato virale con centinaia di migliaia di visualizzazioni, dimostra anche quanto piazza Garibaldi sia un luogo simbolico del rapporto fra amministrazione e cittadini. Da una parte c’è chi filma, commenta, condivide, dall’altra c’è un sindaco che si espone in prima persona e non nasconde il nervosismo di fronte al mancato rispetto delle regole.
In questo contesto, l’annuncio di voler rifare la piazza va letto anche come un messaggio politico e civico: non solo gestione dell’emergenza traffico, ma volontà di intervenire in profondità su uno spazio che oggi, a detta dello stesso primo cittadino, non rispecchia il livello di qualità che Trieste merita. Per capire come cambierà piazza Garibaldi bisognerà attendere i prossimi passi, ma la diretta ha fissato un punto fermo: nella visione di Dipiazza, non resterà così com’è.
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