“Multa da 160 euro se non raccogliete!”: il duro sfogo di un triestino contro i padroni incivili

Foto di Aleksandr Tarlõkov da Pixabay [...]

“Multa da 160 euro se non raccogliete!”: il duro sfogo di un triestino contro i padroni incivili

Un cittadino infuriato ha deciso di rompere il silenzio e affidare a una segnalazione il suo malumore crescente: al centro della polemica, i padroni di cani che non raccolgono i bisogni dei propri animali durante le passeggiate. Il tono è diretto e senza mezzi termini: “Sapete che se non pulite rischiate una multa da 160 euro? Avete iniziato a farlo? Perché se qualcuno controlla davvero, vi sanziona”.

Una denuncia urbana che non può passare inosservata. A Trieste, come in molte altre città italiane, è in vigore l’obbligo di raccogliere le deiezioni canine. Un dovere civico oltre che legale, sancito dai regolamenti comunali, che mira a tutelare la pulizia delle strade, il decoro pubblico e il rispetto degli altri cittadini.

Il nodo dei controlli: chi verifica davvero?

Il lettore si chiede apertamente se chi di competenza stia effettivamente monitorando la situazione: “Non so se ci sono controlli, ma se ci fossero, scatterebbero multe in continuazione”. Una frase che solleva un altro interrogativo: quanto vengono fatte rispettare le norme? Le segnalazioni, purtroppo, non sono nuove e si moltiplicano soprattutto nei quartieri più popolati o nei parchi pubblici.

Il rischio, oltre alla multa, è che si alimentino tensioni tra residenti, soprattutto tra chi rispetta le regole e chi invece ignora del tutto l’obbligo di pulizia.

Un gesto piccolo che fa la differenza

Raccogliere i bisogni del proprio cane è un atto semplice, ma fondamentale per la convivenza civile. Eppure, a Trieste come altrove, sono ancora troppe le persone che fingono di non vedere o si allontanano rapidamente, lasciando i marciapiedi in condizioni indecorose.

Il messaggio del lettore è chiaro: serve responsabilità, ma anche un aumento dei controlli. L’appello si rivolge sia ai cittadini che alle autorità, affinché ognuno faccia la propria parte.