Miramare, le opere di Massimiliano d'Asburgo restituite alla collezione di Miramare (FOTO)
Una piccola scoperta ma una occasione grande per immergersi nel gusto del collezionismo ottocentesco. È stata inaugurata stamattina la mostra “Ritorni. Le opere di Massimiliano d'Asburgo restituite alla collezione di Miramare”, quattro opere del XVII secolo, appartenenti al nucleo più antico della collezione dell’arciduca e custodite da anni nei depositi della Soprintendenza a Trieste, reintegrate nella collezione di Miramare per iniziativa del direttore del Museo, Andreina Contessa.
“Questa operazione – ha detto nel presentare la mostra il direttore Contessa – è stata lungamente attesa e desiderata perché ritengo fondamentale che venga mantenuto integro il senso della collezione e, con esso, possa essere compreso appieno il gusto di Massimiliano nella scelta delle singole opere. Per questo ringrazio la Soprintendente Valentina Minosi e il Funzionario storico dell’arte Claudia Crosera della SAPAB FVG per aver reso possibile la restituzione dei quadri, che rappresentano il nucleo più antico della galleria di Massimiliano e che da anni giacevano nei depositi della Soprintendenza”.
“La restituzione dei quattro quadri – ha continuato il direttore – rappresenta anche una ulteriore tappa nella narrazione parallela della storia di Massimiliano che abbiamo scelto di fare accanto a quella più nota e di impostazione prettamente storica. Riguarda la passione per la scienza e i viaggi, la botanica e la fotografia dell’arciduca. Il nuovo capitolo apre uno sguardo su Massimiliano eclettico collezionista. Il reintegro delle opere nella pinacoteca di Miramare è infatti un tassello importante per ricostruire la formazione della raccolta d’arte di Massimiliano e Carlotta e allargare gli orizzonti di ricerca”.
Alice Cavinato, Funzionario storico dell’arte del Museo di Miramare, nel corso della presentazione ha posto l’accento proprio sull’importanza di ricostruire la collezione per capirne il significato. Nel corso dello studio sono infatti emersi i due criteri usati dall’arciduca Massimiliano per scegliere le opere con le quali comporre la sua quadreria: da un lato gli acquisti da antiquari, dall’altro la cernita delle opere più significative dall’eredità familiare.
Delle quattro tele esposte da oggi a Miramare, la Testa di Vecchia, dell’ambito di Bernardo Strozzi, è quella acquistata per prima da Massimiliano (1853), mentre il Ritratto d’uomo è inventariato storicamente come opera di Jacopo Bassano.
Non sappiamo dove si trovassero le due tele seicentesche Il gusto e L’odorato di Johann Heinrich Schönfeld, di cui non risultano fotografie conservate.
L’occasione della restituzione, ha consentito di ricostruire tutti i passaggi della storia conservativa dei dipinti e le loro collocazioni anche nelle sale del Castello dal 1860 al Novecento. Sono state ritrovate le cornici che negli anni Trenta erano state realizzate per il Gusto e l’Odorato.
Questi quattro dipinti sono oggi nuovamente parte della collezione del Museo Storico, in esposizione nella Sala Rosa dei Venti al pianoterra del Castello. La visita alla mostra è compresa nel biglietto d’ingresso del Museo.