Domiciliari e braccialetto per il piromane, Trieste resta sotto shock tra rabbia e paura

Domiciliari e braccialetto per il piromane, Trieste resta sotto shock tra rabbia e paura

Dopo l’arresto all’alba di lunedì per il rogo di 11 veicoli davanti alle “case dei Puffi” a Borgo San Sergio, per il 35enne guardiafuochi triestino scattano gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico. Lo ha deciso la gup al termine dell’udienza di convalida. In attesa dell’installazione del dispositivo, l’uomo è rientrato nella propria abitazione.

Il provvedimento riguarda l’ultimo episodio incendiario, ma l’indagato è sospettato anche di una trentina di incendi avvenuti negli ultimi anni. Durante l’udienza si è avvalso della facoltà di non rispondere, respingendo le accuse. Il suo legale ha riferito che l’uomo è molto provato e che verrà coinvolto il medico curante per valutare un percorso terapeutico.

Al 35enne vengono contestati i reati di incendio, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, per aver ferito un agente durante l’arresto. Le indagini della Polizia Locale di Trieste proseguono anche sugli episodi precedenti, compresi i danneggiamenti alle auto dei dipendenti Asugi nell’area dell’ospedale di Cattinara. A riferirlo il Piccolo